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Luca 1:18-25: L ’incredulità di Zaccaria.

Luca 1:18-25: L ’incredulità di Zaccaria. Horatius Bonar un predicatore scozzese vissuto nel 1800 riguardo l’incredulità disse: “In ogni incredulità ci sono queste due cose: una buona opinione di sé e una cattiva opinione di Dio”. Quando una persona è incredula, mette sé stesso prima di Dio, crede di più a sé stesso che in Dio. Certo anche noi credenti possiamo avere momenti d’incredulità, dubitiamo della Parola o delle promesse di Dio proprio come Zaccaria, e questo avviene perché guardiamo la nostra vita, gli altri e le circostanze, o le condizioni solo da un punto di vista umano e non da quello di Dio. In questa predicazione vediamo il pessimismo di Zaccaria, la punizione di zaccaria e la promessa mantenuta.

L’incredulità di Zaccaria (Luca 1:18-25).

                                                L’incredulità di Zaccaria (Luca 1:18-25). Horatius Bonar un predicatore scozzese vissuto nel 1800 riguardo l’incredulità disse: “In ogni incredulità ci sono queste due cose: una buona opinione di sé e una cattiva opinione di Dio”. Quando una persona è incredula, mette sé stesso prima di Dio, crede di più a sé stesso che in Dio. Certo anche noi credenti possiamo avere momenti d’incredulità, dubitiamo della Parola o delle promesse di Dio proprio come Zaccaria, e questo avviene perché guardiamo la nostra vita, gli altri e le circostanze, o le condizioni solo da un punto di vista umano e non da quello di Dio. Continuando il nostro studio biografico su Giovanni Battista abbiamo visto lo sfondo della sua nas...

Giacomo 5:19-20: Una parola conclusiva d’incoraggiamento.

Giacomo 5:19-20: Una parola conclusiva d’incoraggiamento. Nell'estate del 1989, un adolescente di Memphis divenne famoso come un eroe perché ha salvato una ragazza più grande di lui di quattro anni che stava per annegare. Questo ragazzo era sorpreso per l’attenzione su di lui dei mass-media. Un giornalista televisivo gli chiese i dettagli di come andarono i fatti, aspettandosi chissà quale risposta, lui semplicemente e con naturalezza rispose: "L'ho vista in piscina che stava annegando, mi sono buttato e lo tirata fuori dalla piscina ". La maggior parte di noi forse ci penserebbe due volte prima di tuffarsi in una piscina o di salvare qualcuno intrappolato dentro un’auto in fiamme per paura di farsi male. Purtroppo facciamo la stessa cosa per le cose spirituali, per quanto riguarda la salvezza dei peccatori, abbiamo paura di farci male: paura delle reazioni che ci trattino male. Ma Giacomo, sempre con un tono pastorale e amorevole- li chiama nuovamente “fratelli ...

Giacomo 5:16-18. La preghiera efficace.

                                                Giacomo 5:16-18. La preghiera efficace. J. Sidlow Baxter pastore e teologo (1903-1999) disse: “Gli uomini possono disprezzare i nostri appelli, rifiutare il nostro messaggio, opporsi ai nostri argomenti, disprezzare le persone, ma sono impotenti contro le nostre preghiere”. La preghiera e la risposta sono un pò misteriose per me, mi sfugge qualcosa, ma ciò che vediamo nella Bibbia che Dio ascolta le preghiere dei suoi, di chi gli appartiene.       Giacomo aveva parlato che possiamo pregare Dio sia quando siamo in uno stato gioioso e sia quando siamo in periodi difficili. Ci esorta a confessare i peccati e pregare gli uni per gli altri per essere guariti. Ora ci ricorda quale sia la p...

Giacomo 5:15-16. Le motivazioni per pregare.

Giacomo 5:15-16. Le motivazioni per pregare. Che cosa è la preghiera? La preghiera per dirla con le parole di David A. Hubbard: “La preghiera è la nostra dichiarazione di dipendenza da Dio”. Chi prega riconosce che ha bisogno di Dio, riconosce i propri limiti e necessità, riconosce che non è un supereroe, e perciò riconosce che ha bisogno di Dio e quindi prega. Nel sermone precedente abbiamo visto l’esistenza di un Dio per tutte le stagioni della nostra vita, lo possiamo cercare, pregare sia nei momenti allegri e sia nei momenti difficili come la sofferenza e la malattia. Giacomo, continua ancora il discorso sulla preghiera e ci dice in questi versetti quali sono le motivazioni per pregare nella circostanza di una persona malata. La prima motivazione è: 

Giacomo 5:13-14. Un Dio per tutte le stagioni!

                                           Giacomo 5:13-14. Un Dio per tutte le stagioni! Il passo di Giacomo 5:13-18, è stato ed è un campo di battaglia, dove i vari interpreti nel corso della storia l’hanno usato per affermare le loro convinzioni, per esempio i cattolici usano questo passo per sostenere la convinzione dell’estrema unzione. Oppure i guaritori di ogni genere l’hanno usato per insegnare che tutti i cristiani possono essere guariti attraverso la preghiera. Questo passaggio solleva una serie di difficili questioni interpretative. Comunque, oggi, in questa predicazione, vedremo in modo particolare l’esortazione alla preghiera. È tipico nelle sezioni finali delle lettere del Nuovo Testamento, concludere con l’esortazione a pregare (Romani 15:30-32; Efesini 6:18-20...

Le condizioni della pienezza dello Spirito Santo.

                                            Le condizioni della pienezza dello Spirito Santo. Charles Spurgeon (1834-1892) scriveva: “ Vi possono essere uomini poveri e privi di cultura, le loro parole possono essere sgrammaticate, ma se la potenza dello Spirito Santo è con loro, il più umile fra loro avrà certamente più successo di un dottore della legge del più eloquente predicatore. Ciò che può cambiare il mondo oggi è la potenza che viene da Dio e non i talenti che ciascun uomo può mettere al servizio del Signore”. Ci sono tre condizioni necessari per la pienezza, tre imperativi.

I risultati della pienezza dello Spirito Santo.

I risultati della pienezza dello Spirito Santo. La pienezza dello Spirito Santo è indispensabile per la vita cristiana di ogni credente! Noi siamo come il guanto che senza la mano è inerte, così senza lo Spirito Santo non possiamo fare nulla! Lo Spirito Santo è la presenza e l’azione di Dio, che opera nella vita degli uomini (Salmo 104:29-30; Giobbe 33:4; Isaia 42:1) e agisce con un’azione irresistibile, vedi per esempio Sansone: aveva una forza irresistibile (Giudici 13:25; 14:6,19). Ma lo Spirito Santo non è una forza impersonale, un fluido cosmico, un’entità generica, o un’idea, è una persona unita al Padre e a Gesù, della stessa natura del Padre e del Figlio (Giovanni 14:18-23);  procede tanto dal Padre  (Matteo 10:20), che dal Figlio (Galati 4:6). Abbiamo visto alcuni risultati nella predicazione precedente, oggi ne vediamo altri. Riguardo il risultato della pienezza:

Giacomo 5:12: L’alternativa al giuramento.

                                                   Giacomo 5:12: L’alternativa al giuramento. Ricordate com’è cominciato il problema, o tutti i problemi dell’umanità? La risposta è con una bugia! La bugia di Satana a Eva che mangiando il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male lei e Adamo non sarebbero morti. La bugia è un peccato molto diffuso, chi si permette di dire, una bugia una volta, trova molto più facile dirla una seconda e una terza volta, finché alla fine diventa un bugiardo abituale, un bugiardo professionista. È necessario avere una buona memoria una volta che hai mentito perché quando dici una bugia, dopo la puoi smentire senza farlo apposta contraddicendoti perché hai dimenticato che hai detto quella bugi...

Giacomo 5:7-11: Un richiamo alla pazienza!

Giacomo 5:7-11: Un richiamo alla pazienza! C’era una volta un credente che pregava così: “Signore dammi pazienza, ma dammela subito”. Giacomo si riferisce ai credenti e li incoraggia a essere pazienti, infatti, i versetti da 7 a 11 si focalizzano proprio sulla pazienza. In questi versetti vediamo almeno tre esortazioni (imperativi Giacomo 5:7, 8, 9, 10) alla pazienza. L’esortazione a essere pazienti fino alla venuta del Signore (parussia), l’esortazione a essere pazienti verso le persone e l’esortazione a essere pazienti nella pena. Partiamo dal primo punto: