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Luca 1:67-71: La lode profetica di Zaccaria (1)

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Luca 1:67-71: La lode profetica di Zaccaria (1) Vi siete mai sentiti così sopraffatti dalla gioia che le parole non bastavano a descriverla?  È accaduto a Zaccaria, quando improvvisamente pieno dello Spirito Santo scoppia in un canto gioioso di lode.  Luca dopo aver parlato della nascita di Giovanni Battista, ora riporta la reazione del padre Zaccaria, ovvero la lode, o com’è stato chiamato: “Il cantico di Zaccaria”, o “Il Benedictus”, chiamato così perché deriva dalla prima parola di questo cantico nella versione latina. Zaccaria era un sacerdote ed era sposato con Elisabetta, una donna sterile.  Entrambi erano anziani quando un angelo del Signore apparve a Zaccaria nel tempio, annunciandogli la nascita di un figlio, Giovanni Battista, che sarebbe stato un profeta e precursore del Messia. A causa della sua incredulità - non credeva che potessero avere un figlio visto la loro tarda età - Zaccaria rimase muto fino alla nascita di Giovanni.  Quando il bambino fu circon...

Salmo 74:12: Il contrasto tra la circostanza e Dio

 Salmo 74:12: Il contrasto tra la circostanza e Dio Immaginatevi di svegliarvi un giorno e scoprire che tutto ciò che avete amato è stato distrutto. La vostra casa, il luogo dove avete trascorso momenti felici con la vostra famiglia, è in rovine.  La vostra comunità (amici, parenti, conoscenti), unita e forte, è stata dispersa. Questo è ciò che hanno provato i Giudei quando Gerusalemme fu saccheggiata dai Babilonesi. Ma in mezzo a quella desolazione, il salmista Asaf ha trovato una speranza inaspettata; ha ricordato chi era Dio e cosa aveva fatto per il suo popolo in passato. Il modo migliore per affrontare la sofferenza con tutte le nostre perplessità è quello di concentrarci su chi è Dio e sulle Sue azioni storiche. Questo è il messaggio che troviamo nel salmo 74, dove il salmista Asaf, dopo aver descritto la devastazione di Gerusalemme, si concentra sulla maestà e il potere di Dio. Il salmista passa a ricordare le grandi opere che Dio ha compiuto in passato, quasi a voler r...

Osea 3:4: Un amore che sa disciplinare

  Osea 3:4: Un amore che sa disciplinare Avete mai ricevuto un regalo che inizialmente vi ha deluso, ma che poi si è rivelato essere esattamente ciò di cui avevate bisogno?  A volte, l'amore più profondo e vero si manifesta in modi che non comprendiamo subito.  Oggi esploreremo un tipo di amore simile: l'amore di Dio che sa disciplinare. L’amore di Dio è un amore così profondo, così vero, che è disposto a fare qualsiasi cosa per renderci migliori, anche se significa farci attraversare momenti di dolore.  Questo è l'amore di Dio che troviamo in Osea 3:4.  L'amore di Dio, come un fuoco purificatore, a volte ci spoglia di ciò che per noi è importante per rivestirci della Sua gloria, trasformando le nostre privazioni in opportunità di rinascita spirituale e di intimità più profonda con Lui. In questa predicazione vedremo insieme un passo che potrebbe sembrare duro a prima vista, ma che in realtà rivela il cuore di un Padre che ama così intensamente da essere dispost...

2 Re 18:5-6: La consacrazione di Ezechia

  2 Re 18:5-6: La consacrazione di Ezechia Quale re di Israele o di Giuda è stato il migliore di tutti?  Molti potrebbero rispondere il re Davide, perché era un uomo secondo il cuore di Dio (1 Samuele 13:14; Atti 13:22). Ma i libri dei Re presentano altri due re che potrebbero meritare il titolo di “migliore di tutti”, vale a dire il re di Giuda Ezechia come anche il suo pronipote, il re Giosia (2 Re 23:25), infatti ricevono elogi straordinariamente alti da chi ha scritto 2 Re.  Se Salomone è noto per la sua saggezza; Giosia per la sua conversione al Signore; Ezechia è noto per la sua fiducia nel Signore. La fede e fedeltà di Ezechia al Signore erano esemplari. Ma prima volevo dire due parole sul contesto storico. Con la distruzione del regno di Israele nel nord e il disastroso regno di Acaz nel sud, la minaccia Assira in quella regione, raggiunse il suo apice. Nonostante ciò, il giovane re Ezechia intraprese l’audace compito di riformare la religione di Giuda e di ribell...

1 Samuele 12:20: Chiamati a servire il Signore con tutto il cuore!

 1 Samuele 12:20: Chiamati a servire il Signore con tutto il cuore! Samuele rispose al popolo: ‘Non temete; è vero, voi avete fatto tutto questo male; tuttavia non allontanatevi dal SIGNORE, ma servitelo con tutto il vostro cuore’”. Il popolo era consapevole dei suoi peccati e a questi aveva aggiunto anche il peccato di chiedere un re come le atre nazioni (1 Samuele 12:19), che implicava il rifiuto con disprezzo del Signore come Re! Samuele conferma i peccati del popolo, ma li rassicura dicendogli di non temere (il giudizio di Dio), e li esorta a non allontanarsi dal Signore, ma a servirlo con tutto il cuore. Samuele li rassicura perché, sebbene abbiano peccato, rimane la possibilità di un nuovo inizio con il Signore, in cui il popolo è chiamato a vivere nella fedeltà, non voltando le spalle, ma dando se stesso completamente nel servizio fedele. Così Samuele non minimizza il peccato degli Israeliti; tuttavia, non voleva che si soffermassero sui loro peccati, ma che svoltassero per ...

1 Samuele 8:6: Il desiderio sbagliato di volere un re

 1 Samuele 8:6: Il desiderio sbagliato di volere un re “A Samuele dispiacque questa frase: ‘Dacci un re che amministri la giustizia in mezzo a noi’…”. Ai tempi dell'Antico Testamento i re controllavano tutte le funzioni di governo: quello legislativo, esecutivo e giudiziario.  Il popolo doveva fedeltà totale al suo sovrano, e il sovrano a sua volta proteggeva il suo popolo guidandoli in guerra e in pace. Come originariamente concepito, Israele era una teocrazia, un popolo il cui Re era Dio. Secondo il Patto Mosaico, Dio s’impegnava a combattere le battaglie di Israele e a far prosperare la nazione. A loro volta il popolo doveva obbedire alle Sue leggi e dare la loro fedeltà completamente a Lui (Levitico 26; Deuteronomio 28-30). Quando gli anziani d’Israele chiedono a Samuele di nominare un re che amministrasse la giustizia in mezzo a loro come tutte le altre nazioni (1 Samuele 8:5), chiaramente hanno in mente più di un semplice cambio di leader, vogliono un cambio di istituzio...

Osea 1:3-5: Izreel la punizione di Dio

  Osea 1:3-5: Izreel la punizione di Dio La chiamata di un profeta a volte era bizzarra perché Dio poteva chiedergli di fare cose fuori dalla normalità per illustrare situazioni del popolo e lanciare così un messaggio; il profeta stesso così era un segno per il popolo. Questo era il caso anche di Osea, Dio gli ha chiesto di sposare una prostituta e fare figli di prostituzione, e Osea lo ha fatto. Se la moglie Gomer rappresenta la nazione con i suoi peccati, i figli di prostituzione rappresentano i singoli Israeliti. Dio dice anche a Osea come deve chiamare i figli, questi nomi particolari che troviamo nei vv.4-9, simboleggiano l’azione del Signore sul popolo d’Israele, servivano come messaggi di Dio (cfr. Isaia 7:3; 8:3-4; Ezechiele 23:4) per essere elaborati e spiegati dal profeta. Dunque questi nomi erano di cruciale importanza nel ministero di Osea ed esprimevano lo sdegno, la disapprovazione del Signore per tutto il popolo per il suo adulterio spirituale, per la mancanza di dev...

La parabola delle nozze (Matteo 22:1-13)

La parabola delle nozze (Matteo 22:1-13) Questa è una parabola di avvertimento. Gesù si trova a Gerusalemme, in quella che è la settimana della sua passione (Matteo 21:1-13,18-26,46); si trova nel tempio dove risponde alle domande dei capi dei sacerdoti e degli anziani (Matteo 21:23,45-46). In questo contesto racconta tre parabole sul regno di Dio, questa è l’ultima (Matteo 21:28-22:14). Come le altre due parabole, anche questa è fortemente allegorica. Queste parabole sono indirizzate proprio ai responsabili del popolo: ai capi sacerdoti e farisei (Matteo 21:45-46), e forse anche agli anziani (cfr. Matteo 21:23) che hanno sfidato l’autorità di Gesù, si sono opposti e sono stati increduli verso di Lui.

Matteo 22:1-13: La parabola delle nozze

Matteo 22:1-13: La parabola delle nozze Questa è una parabola di avvertimento. Gesù si trova a Gerusalemme, in quella che è la settimana della sua passione (Matteo 21:1-13,18-26,46); si trova nel tempio dove risponde alle domande dei capi dei sacerdoti e degli anziani (Matteo 21:23,45-46). In questo contesto racconta tre parabole sul regno di Dio, questa è l’ultima (Matteo 21:28-22:14). Come le altre due parabole, anche questa è fortemente allegorica. Queste parabole sono indirizzate proprio ai responsabili del popolo: ai capi sacerdoti e farisei (Matteo 21:45-46), e forse anche agli anziani (cfr. Matteo 21:23) che hanno sfidato l’autorità di Gesù, si sono opposti e sono stati increduli verso di Lui.

Salmo 2:6-9: Il regno invincibile (2). L’intenzione di Dio riguardo al Figlio.

Salmo 2:6-9: Il regno invincibile (2). L’intenzione di Dio riguardo al Figlio. A volte rimaniamo sbigottiti riguardo il potere che hanno avuto e che hanno degli uomini sulle nazioni, ma sono poteri e regni che oggi esistono e domani non esistono più. NON COSÌ IL REGNO DI DIO E DEL MESSIA: IL SUO REGNO NON SARÀ SCOSSO!  Ci hanno provato in tanti a distruggerlo, fra questi ricordiamo l’imperatore Diocleziano (245-313 d.C).  Impose la figura divina dell’imperatore attuando una violenta persecuzione contro i cristiani.  Su una medaglia, o moneta, Diocleziano fece scrivere che il cristianesimo è estinto e fece costruire dei monumenti con delle scritte che in tutto l’impero aveva abolito la superstizione di Cristo.  OGGI, INVECE SAPPIAMO CHE L’IMPERO ROMANO NON ESISTE PIÙ, DIOCLEZANO SI SUICIDÒ  E IL CRISTIANESIMO ESISTE ANCORA!! I RE DI QUESTO MONDO HANNO I LORO TEMPI, LE LORO ESPANSIONI E LA LORO ROVINA, NON COSÌ PER DIO!

Salmo 2:1-5: Il regno invincibile (1). La ribellione contro Dio e il Suo Unto.

Salmo 2:1-5: Il regno invincibile (1). La ribellione contro Dio e il Suo Unto.  Secondo gli studiosi, insieme al Salmo 1, il Salmo 2 costituisce un'introduzione in due parti al Salterio.  Mentre il Salmo 1 si concentra sulla via dei giusti in contrasto con gli empi, il Salmo 2 si concentra sulla vittoria dell’unto del Signore sulle nazioni, e può servire come introduzione agli altri salmi il cui soggetto è l’unto, il re di Dio (18; 20; 21; 45; 72; 89; 110; 144). Il Salmo 2, allora è il primo esempio nel Salterio della categoria dei salmi noti come "salmi regali",  composizioni che riguardavano principalmente i re di Giuda. Alcuni studiosi dicono che questo salmo si basava su un evento storico e veniva cantato per l’incoronazione di un re come quello riportato in 2 Samuele 5:3 quando venne unto re Davide. È una dichiarazione rituale, che il re di Gerusalemme, grazie al Signore è inattaccabile e invincibile. Oppure va visto alla luce della profezi...

Matteo 6:13: La lode finale del Padre nostro.

Matteo 6:13: La lode finale del Padre nostro.  “Perché a te appartengono il regno, la potenza e la gloria in eterno, amen”. Josè M. Martinez riguardo queste parole scrive: “Suonano come un’esplosione di giubilo trionfale. In mezzo e sopra tutti i mali, pericoli e prove, sta il nostro Padre celeste come Signore supremo, onnipotente, eternamente sovrano”. Dopo i soggetti di preghiera che riguardano i nostri bisogni, problemi e limitazioni, si ritorna alla verità della grandezza di Dio e alla Sua completa sufficienza.  Ogni preghiera dovrebbe finire per come va cominciata e cioè innalzando Dio con l’adorazione e la lode, questa è la misura della nostra spiritualità.  Questa parte finale della preghiera si concentra sulla grandezza e sulla la gloria del nostro Dio.  Il Padre nostro  inizia con la lode di Dio e si chiude con la lode di Dio.

Le parabole dell’attenta decisione (Luca 14:28-32).

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Le parabole dell’attenta decisione (Luca 14:28-32). Un grande pianista è stato accolto dopo un concerto da un ammiratore che gli ha detto che avrebbe dato la sua vita per suonare come lui. Il pianista rispose che sarebbe davvero costato tanto tutto questo, perché aveva dato la vita per poter suonare il piano con eccellenza. Si era allenato per ore e ore. Aveva rinunciato a tutte le altre attività della vita per essere un grande pianista. Il grande costo per il pianista era che la sua vita fosse pienamente impegnata nel suonare il pianoforte. Così c’è un grande costo a essere discepoli di Gesù! Tutti i veri cristiani sono discepoli di Gesù, essere cristiano e discepolo, non sono due cose separate. Una persona non può dire di essere cristiana senza essere discepolo, il cristiano è un discepolo di Gesù!  Per tre volte nei vv. 26,27 e 33 vediamo che Gesù dice: “Essere mio discepolo”.

Salmo 47:2,8-9: Dio è il Re dell’universo.

Salmo 47:2,8-9: Dio è il Re dell’universo.  “Poiché il SIGNORE, l'Altissimo, è tremendo, re supremo su tutta la terra. Poiché Dio è re di tutta la terra; cantategli un inno solenne. Dio regna sui popoli; Dio siede sul suo trono santo” (2 Re 19:15; Salmo 22:28; 1 Timoteo 1:17; 6:15;ecc.). Dio è re supremo su tutta la terra, regna sui popoli, la Scrittura dice che Dio è Dio lassù in cielo (Deuteronomio 4:39; 10:14) un gran Re sopra tutti gli dèi (Salmo 95:1-3), che regna in eterno (Esodo 15:18; Salmo 29:10; 93:1-2; ecc.). Avendo una visione di un re, o governante umano, possiamo intendere in modo distorto il governo di Dio, perché un uomo non ha tutto sotto controllo, nel senso che non conosce tutte le cose e non è presente dappertutto, invece Dio conosce ogni cosa, essendo Onnisciente ed è presente dappertutto, essendo Onnipresente (Salmo 139) e niente è fuori il suo controllo.

Luca 3:23-38. La discendenza di Gesù.

Luca 3:23-38. La discendenza di Gesù. La città intera si ammassa nel tribunale per un processo. L'avvocato dell’accusa chiama alla deposizione il suo primo testimone, una donna anziana, si avvicina a lei chiedendole: “Signora Jones, mi conosce ?” Lei risponde: “Certo che vi conosco signor Williams. Vi conosco da quando eri un ragazzo. E, francamente, voi siete stato una grande delusione per me, ingannate vostra moglie,  manipolate la gente e parlate di loro dietro le spalle. Chissà che cosa pensate di essere, ma in realtà voi siete senza cervello e non vi rendete conto che non realizzerete mai niente di buono… certo vi conosco signor Williams”.  L'avvocato era stordito. Non sapendo altro che fare, punta verso la signora e le chiede: “Signora Jones, conosce l'avvocato difensore ?”  Lei risponde: “ Naturalmente conosco il Signor Bradley da quando egli era un ragazzo.  Gli ho fatto da baby sitter….Ma anche lui, è stato una delusione per me. Egli è pigro, bigo...

Marco 1:1: Il contenuto del Vangelo.

Marco 1:1: Il contenuto del Vangelo. Inizio del Vangelo di Gesù Cristo Figlio di Dio.  Il Vangelo è più di una narrazione di eventi storici, noi vediamo anche la teologia, oltre la storia, vediamo l’identità di Gesù.  Noi vediamo in primo luogo che Gesù è il Salvatore. Il nome “Gesù” (Iēsoús) è la forma greca dell’ebraico “Yēshūʿa”  che significa  Dio o il Signore è la salvezza.  È il nome rivelato dall'angelo a Giuseppe prima che Gesù nascesse, per indicare la natura della Sua missione di salvare il suo popolo dai loro peccati (Matteo 1:21; cfr. Luca 1:31; 2:21).  Gesù è venuto per salvare ciò che era perduto (Matteo 18:11; Luca 19:10).  Gesù è il Salvatore del mondo (Giovanni 4:42), l’unico Salvatore (Atti 4:12) Noi vediamo in secondo luogo che Gesù è il Re. “Cristo” (Christos) è l'equivalente della parola ebraica Messia (māšîaḥ) che significa Unto.  Nell’Antico Testamento venivano unti con olio i profeti (1 Re 19:16;Isaia...

La visione della gloria di Dio: Isaia.

La visione della gloria di Dio: Isaia. ( Isaia 6:1-13). Noi nella Bibbia troviamo i profeti, i messaggeri di Dio che a volte sono chiamati davanti il trono di Dio. Per questo motivo non siamo sorpresi, poi, che molti di loro parlano spesso della gloria di Dio. Gli studiosi non sono concordi se questo capitolo si riferisca alla chiamata iniziale di Isaia, quindi ad un’esperienza iniziale  oppure se si riferisca ad una commissione, quindi ad un’esperienza successiva, ma al di là di quale possa essere la giusta interpretazione, quello che noi vediamo in questi versetti è la dinamica della consacrazione in seguito alla visione e alla purificazione che Isaia ebbe della gloria di Dio. La domanda è: perché molti che si dicono credenti non sono consacrati al Signore? La risposta è perché o non sono veri credenti oppure non sono veramente consapevoli della gloria di Dio! La qualità della vita cristiana dipende dalla consapevolezza che abbiamo della gloria di Dio. Molti credenti non hann...

Il regno imbattibile

Salmo 2. Ci sono diversi salmi che vengono chiamati messianici perché parlano del Messia , parlano profeticamente di Gesù , come questo salmo (Cfr. Matteo 3:17; Marco 1:11; Luca 3:22; 9:35; Atti 4:25-28; 13:32-33; Ebrei 1:3-6; Apocalisse 12:5; 19:15-19, ecc.). Il Salmo riflette il patto di Dio con il re Davide e di conseguenza con la sua discendenza, comporta la promessa che attraverso la dinastia davidica, Dio stabilisce il Suo dominio universale sulla terra e in modo definitivo nella persona di Gesù, che è della stirpe di Davide (Matteo 1:1; Luca 1:32; 2:4,11). Alcuni studiosi dicono che questo salmo si basava su un evento storico e veniva cantato per l’incoronazione di un re come quello riportato in 2 Samuele 5:3 quando venne unto re Davide, è una dichiarazione rituale, che il re di Gerusalemme, grazie a Yahweh è inattaccabile, imbattibile, e invincibile, ma era cantato in tempi di crisi nazionali quando le il popolo aveva bisogno di ricordare che Dio aveva stabilito il loro ...