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La Natura di Dio: L’essenza

  La Natura di Dio: L’essenza “Essenza” deriva dal latino “essentia”, significa “ciò che una persona”, o “cosa è in se stessa o in se stesso”, a parte tutto ciò che è accidentale.  Dio è un essere personale che esiste, ed esiste distintamente da ogni cosa, è un essere indipendente; esiste di per Sé e per Sé; non è connesso, o dipende e deriva da altro per la Sua esistenza, è un essere eterno (cfr. per esempio Salmo 90:2). Alcuni nomi di come si è rivelato, come “Dio” (Elohim), e “Signore” (Yahweh) si riferiscono direttamente all'essenza eterna, divina.  Alcuni studiosi come Thiessen H. C., & Doerksen V. D. fanno una differenza tra l’essenza e gli attributi di Dio, scrivono: “I termini ‘essenza’ e ‘sostanza’ sono praticamente sinonimi quando si parla di Dio. Possono essere definiti come ciò che sta alla base di ogni manifestazione esteriore; la realtà stessa, materiale o immateriale; il substrato di qualsiasi cosa; ciò in cui risiedono le qualità o gli attributi. ...

Salmo 89:35: La santità di Dio è l’eccellenza della Sua natura.

Salmo 89:35: La santità di Dio è l’eccellenza della Sua natura. "Una cosa ho giurato per la mia santità, e non mentirò a Davide….".  Anche Amos 4:2 dice: “ Il Signore, DIO, l'ha giurato per la sua santità: ‘Ecco, verranno per voi dei giorni in cui sarete tirate fuori con gli uncini, e i vostri figli con gli ami da pesca; voi uscirete per le brecce, ognuna davanti a sé, e sarete scacciate verso l'Ermon’, dice il SIGNORE”.  La santità è il principale e il più glorioso attributo di Dio perché la santità di Dio è l’eccellenza della Sua natura. Noi vediamo che la santità è l'eccellenza della natura di Dio nel Salmo 30:4 dove è scritto di celebrare la santità del Signore.

2 Corinzi 3:18: La trasformazione progressiva del credente.

2 Corinzi 3:18: La trasformazione progressiva del credente. “E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione del Signore, che è lo Spirito”.  Il credente può contemplare a viso scoperto senza velo il Signore, questo significa che le nostre menti non sono più nelle tenebre perché siamo convertiti (2 Corinzi 3:15-16).  “A viso scoperto” (anakekalummenō- perfetto passivo participio) sottolinea la permanenza e l'irreversibilità del suo stato svelato. Il cristiano può sempre contemplare la gloria del Signore!  “Contemplando” (katoptrizomenoi-presente medio participio) è riflettere se stessi in uno specchio. Quindi quando ci specchiamo nella gloria del Signore, siamo trasformati nella Sua stessa immagine. Se dobbiamo individuare lo “specchio” in cui si vede la gloria di Dio, è probabile che sia Cristo com’è presente nel Vangelo (2 Corinzi 4:4-6; C...

Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia.

Matt.5:6: Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati. Quando pensiamo alla parola affamati pensiamo a essere affamati di hamburger, di vittoria sportiva, o affamati di amore per una persona speciale, o di potere, ma essere affamati di giustizia, per come la intende Gesù, certamente molti non l’hanno mai sentita o la ignorano!  In questa meditazione vediamo cosa significhi essere affamati e assetati di giustizia, e la promessa che saranno saziati. ma la promessa non è semplicemente per coloro desiderano la giustizia, ma è per quelli che hanno un desiderio intenso costante per la giustizia, è un desiderio che continua per tutta la vita, e che hanno i veri cristiani, coloro che sono zelanti per il Signore Gesù.