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Colossesi 1:27: La rivelazione del mistero di Dio

 Colossesi 1:27: La rivelazione del mistero di Dio Questo versetto fa parte della lettera di Paolo ai Colossesi, una comunità di cristiani situata nell'antica Colosse.  Nella lettera, Paolo affronta alcune false dottrine che circolavano nella comunità e ribadisce i principi fondamentali della fede cristiana.  Il versetto 27 si inserisce in questo contesto, sottolineando la centralità di Gesù Cristo e la speranza a Lui collegata. Paolo nel v.27 ribadisce che Dio ha preso l’iniziativa di far conoscere ai santi quale sia la ricchezza della gloria del mistero fra gli stranieri, cioè Gesù in voi la speranza della gloria. Il v.27 si tratta di un'amplificazione della precedente proposizione del v.26 riguardo la manifestazione del mistero che era stato tenuto nascosto per tutti i secoli: “Ma che ora è stato manifestato ai suoi santi”, cioè Dio ha voluto far conoscere loro quali sono le ricchezze della gloria di questo mistero tra gli stranieri, cioè i non Giudei.   I “santi”...

Marco 4:18-19: Gli ostacoli alla parola di Dio

 Marco 4:18-19: Gli ostacoli alla parola di Dio Un professore in visita al Fuller Theological Seminary ha raccontato una storia sulla predicazione di un sermone in un paese in via di sviluppo in cui centinaia di persone si sono fatte avanti come espressione del loro desiderio di camminare con Gesù.  Pochi mesi dopo, ha predicato lo stesso sermone in una chiesa negli Stati Uniti; non solo nessuno si è fatto avanti al suo invito, ma anche la chiesa sembrava visibilmente annoiata dal messaggio biblico.  Questa storia è un grande promemoria della verità che dobbiamo “seminare” il vangelo, ma il frutto dipende dalla ricettività degli ascoltatori e dell'opera del Signore nei loro cuori. Il vangelo è la più bella notizia che l’umanità possa ascoltare e ricevere; così anche tutta la bibbia. La bibbia, la parola di Dio, può fare miracoli in noi, può operare efficacemente (cfr. per esempio 1 Tessalonicesi 2:13), ma ci possono essere degli ostacoli che gli impediscono di operare nel...

Matteo 6:19-21: Il vero valore di un tesoro

 Matteo 6:19-21: Il vero valore di un tesoro Il vero valore del tesoro è determinato dalla natura della sua collocazione, questo è ciò che vediamo in questi versetti. Gli esseri umani hanno un istinto ad accumulare cose che ritengono abbia un valore duraturo, sono naturalmente orientati, fortemente inclini a ricercare e a godere i beni materiali.  John Stott disse: " Le ambizioni mondane hanno un forte fascino per noi. L'incantesimo del materialismo è molto difficile da rompere ". Il materialismo è un idolo, ci sono diversi motivi per cui la gente accumula ricchezze sulla terra: sicurezza nella vita, valore personale, potere, indipendenza, piacere. Ma quali ricchezze dobbiamo ricercare?

La parabola dei quattro terreni.

Matteo 13:1-23: La parabola dei quattro terreni. Nei capitoli precedenti, due temi sono stati sottolineati, insieme al conflitto che portano. In primo luogo, Gesù è il Figlio unico di Dio (Matteo 11:25-27) e in Lui Dio sceglie di stabilire il suo regno (Matteo 12:28). In secondo luogo, i nemici potenti, tuttavia, si oppongono a Lui, gli sono ostili e lo rifiutano (Matteo 11:12; 12:24). I discepoli devono lottare con questo dilemma: come può essere possibile che Gesù il Figlio di Dio non è ovunque e sempre convincente?  Al capitolo 13 Gesù da loro una risposta riguardo questo dilemma con una serie di parabole relative alla natura del Suo regno. Tra queste parabole c’è appunto, la parabola “del seminatore”, ma in realtà dovrebbe essere chiamata “dei quattro terreni”, perché l’attenzione è proprio posta sui quattro terreni. Gesù, dunque, insegnava in parabole.  "Parabole" (parabolé), nella traduzione greca dei LXX, traduce la parola ebraica māšāl che, oltre al signif...