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Visualizzazione dei post con l'etichetta natura umana

Ecclesiaste 1:9-10: Niente di diverso!

 Ecclesiaste 1:9-10: Niente di diverso! La vanità del mondo umano La vita è come un orologio a pendolo che scandisce il tempo in modo ripetitivo. Oppure come un disco rotto!  Vi ricordate quei dischi in vinile danneggiati o graffiati, che ripetevano continuamente la stessa parte della registrazione. O ancora un “déjà vu”, in francese che letteralmente significa "già visto".  Immaginate di rivivere la stessa giornata, in un loop infinito, cioè in una sequenza di azioni, eventi o processi che si ripetono ciclicamente o continuamente. Svegliarsi, fare colazione, andare al lavoro, tornare a casa, cena, sonno. E poi di nuovo, e ancora, e ancora. Un “déjà vu” che pervade ogni aspetto della nostra esistenza. I vv.4-11 sono la spiegazione, o l’illustrazione, e rispondono alla domanda del v.3: “Che profitto ha l'uomo di tutta la fatica che sostiene sotto il sole?” Nei vv.4-11, l’ecclesiaste enfatizza la monotonia della natura, l’attività ripetuta e continua. L’ultima volta, commen...

Marco 1:35: Gesù un uomo di preghiera

 Marco 1:35: Gesù un uomo di preghiera  Una volta una cara sorella nella fede si lamentava della sua vita cristiana dicendomi che non aveva una vita abbondante come aveva promesso Gesù in Giovanni 10:10. Penso che non sia l’unica a sperimentare questo! A volte si ha quella sensazione che quei fiumi di acqua viva dello Spirito Santo non scorrono in noi (Giovanni 7:38), sembra che dentro di noi ci sia acqua stagnante! Certamente la colpa non è dello Spirito Santo! A volte ci chiediamo come mai la nostra vita cristiana sia deprimente, sterile, ci sentiamo stanchi e svuotati spiritualmente.  Ci possono essere diversi motivi, uno di questi è la mancanza di una vita quotidiana di preghiera! C. H. Spurgeon credeva molto nella preghiera, disse: “Non potrei dubitare dell'efficacia della preghiera più di quanto potrei non credere alla legge di gravità”. Anche Gesù credeva nell’efficacia della preghiera! La preghiera era vitale per Gesù e faceva di tutto per andare in disparte per p...

Giovanni 3:3-5,7: L’importanza della nuova nascita

 Giovanni 3:3-5,7: L’importanza della nuova nascita  Nicodemo era un uomo molto religioso, un fariseo, uno dei capi del Sinedrio; va a trovare Gesù, riconosce in Lui un insegnante venuto da Dio e Dio è con Lui perché fa i miracoli. Questa è l’occasione per Nicodemo di sapere quello che è davvero importante per lui, come anche per tutte le persone, cioè la nuova nascita. La nuova nascita è un argomento che sta alla base della salvezza spirituale.   La nuova nascita è un atto sovrano, invisibile, misterioso totalmente di Dio in una persona a cui impartisce una nuova vita spirituale.  È l’esperienza di un cambiamento radicale interiore, una nuova creazione che si vede nel carattere e nel comportamento, e non è quindi, un miglioramento della nostra natura umana peccaminosa! La nuova nascita non è semplicemente un nuovo inizio; è una vita completamente nuova! Dopo aver visto già, la natura della nuova nascita, consideriamo ora l’importanza della nuova nascita. Gesù s...

Deuteronomio 31:21: Dio conosce la nostra natura umana.

Deuteronomio 31:21: Dio conosce la nostra natura umana.  “…Infatti io conosco quali sono i pensieri che essi concepiscono, anche ora, prima che io li abbia introdotti nel paese che giurai di dar loro”. Gli avvenimenti futuri non sarebbero stati una sorpresa per il Signore, perché conosce la nostra natura umana! Nonostante abbia comandato che la legge doveva essere insegnata fedelmente e regolarmente a Israele, il Signore disse a Mosè, alla vigilia della sua morte, che il popolo si allontanerà da Lui. Quando il popolo godrà della prosperità, e seguirà altri dèi stranieri nella terra promessa, e disprezzerà il Signore e violerà il patto che ha stabilito con lui, Dio lo abbandonerà, e molti mali e molte angosce piomberanno addosso al popolo! Avendo abbandonato Dio, il popolo sarebbe stato abbandonato da Dio! (vv.16-20).

Geremia 13:23: Possiamo cambiare la nostra natura umana?

Geremia 13:23: Possiamo cambiare la nostra natura umana? “Può un Cusita cambiare la sua pelle o un leopardo le sue macchie? Solo allora anche voi, abituati come siete a fare il male, potrete fare il bene”. Le persone possono vivere come se il peccato non avesse conseguenze, ma quelle gravi conseguenze arriveranno! (Romani 6:23). Il contesto di questo versetto è: il popolo di Giuda è avvertito del giudizio di Dio a causa dei suoi peccati. Ora questo versetto ci dice che un Cusita, non può cambiare il colore della sua pelle nera, e nemmeno un leopardo può cambiare le sue macchie. A queste due impossibilità corrisponde una terza: Giuda non è in grado di cambiare il suo comportamento peccaminoso. Il popolo di Giuda era arrivato a un punto in cui non poteva separarsi dal suo peccato, non aveva le forze per cambiare le sue abitudini malvagie.

Che cosa mostra l’incarnazione di Gesù?

Che cosa mostra l’incarnazione di Gesù? Quando si parla dell’incarnazione di Gesù si riferisce al fatto che il preesistente Gesù (esisteva prima della creazione) si è fatto uomo (Giovanni 1:1-14; Filippesi 2:5-7; 1 Timoteo 1:15). Ma non implica alcun cambiamento nella natura del Figlio, la divinità di Gesù non è stata convertita nella nostra umanità, piuttosto, Gesù ha assunto la nostra natura umana, ma senza perdere la Sua divinità. L’incarnazione di Gesù mostra tre verità dottrinali importanti. (1) Mostra che la salvezza viene da Dio (Galati 4:4-5). Dio prende l’iniziativa di venire a salvare il peccatore, non è stata un’iniziativa umana. La nascita miracolosa di Cristo da una vergine (Isaia 7:14; Matteo 1:18; Luca 1:34-35) è una specie di promemoria che la salvezza non è iniziativa umana e non avviene per sforzo umano, ma è opera di Dio.  L’uomo è completamente incapace di salvarsi da solo, è stato necessario l’intervento di Dio nella storia umana. L’incarnazione d...