Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta lamento

Salmo 77:7-10: Il lamento di Asaf. I dubbi di Asaf

  Salmo 77:7-10: Il lamento di Asaf. I dubbi di Asaf David Hubbard scrive: “Niente come il silenzio di Dio di fronte all'angoscia porta il sentimento di disperazione che affonda”. Questo è quello che è avvenuto ad Asaf, e avviene oggi anche ai cristiani più spirituali. Dai vv.1-6 abbiamo visto la depressione spirituale di Asaf perché si è sentito abbandonato da Dio, perché non ha risposto alla sua richiesta di essere liberato dall’afflizione. La dissonanza nella mente di Asaf tra ciò che ha vissuto nel passato e ciò che sta affrontando nel presente, suscita in lui una serie di domande che evidenziano i suoi dubbi (vv.7-9), con una deduzione sbagliata (v.10). Cominciamo a vedere: I LE DOMANDE DI ASAF (vv.6-9)  Leggiamo nel v.6: “Durante la notte mi ricordo dei miei canti; medito, e il mio spirito si pone delle domande”. Asaf, durante le notti insonni, ricordava le canzoni che aveva scritto, o cantato e che in precedenza confortavano il suo cuore.  Ma guardare indietro ai t...

Salmo 77:2-6: Il lamento di Asaf . La depressione di Asaf (2)

 Salmo 77:2-6: Il lamento di Asaf . La depressione di Asaf (2) Il primo ministro inglese Winston Churchill era un oratore molto eloquente, con i suoi discorsi ha sollevato il morale dell'Inghilterra, ma ha combattuto la depressione per tutta la vita, l’ha chiamata il "cane nero".  Anche i credenti soffrono di depressione, anche spirituale, e questa a volte è una tattica del diavolo come ci ricorda Martyn Lloyd-Jones: “L'unico scopo del diavolo è deprimere così tanto il popolo di Dio da poter andare dall'uomo del mondo e dire: C'è il popolo di Dio. Vuoi essere così?” Nella predicazione precedente abbiamo visto come Asaf ha affrontato la sua depressione spirituale, con fede gridando al Signore in preghiera. Oggi continuiamo a vedere meglio la sua circostanza di depressione spirituale. In questo testo vediamo: I IL PROBLEMA (v.2)  Nel problema c’è: A) La ricerca  Il v.2 dice: “Nel giorno della mia afflizione ho cercato il Signore; la mia mano è stata tesa durante...

Salmo 77:1: Il lamento di Asaf - La depressione di Asaf (1)

 Salmo 77:1: Il lamento di Asaf - La depressione di Asaf (1) Donald Williams scrive: “Da dove viene la depressione? Per molti la depressione deriva dalla perdita. È rabbia introversa vissuta come dolore. Morte, malattia, divorzio, disoccupazione, trasferimento in un'altra città, abusi di vario genere, ritiro dell'amore: tutto questo e molto altro può scatenare la depressione. Quando arriva, molti si ritirano e si chiudono in se stessi. Si rifiutano di stare con le persone. Smettono di mangiare. Vogliono dormire eccessivamente. Si ammalano fisicamente. In casi estremi vogliono morire. Spesso, a noi sconosciute, la depressione ha radici spirituali. Le persone si sentono lontane da Dio. ‘Deve odiarmi’, pensano. Il fallimento morale crea senso di colpa, con conseguente aridità spirituale e abbandono. Come spesso accade a livello umano, le persone sentono la perdita dell'amore di Dio. Suppongono: ‘Non potrebbe mai perdonarmi’. L'intimità con il Padre celeste è sostituita dal...

La chioccia e i suoi pulcini (Matteo 23:37-39)

 La chioccia e i suoi pulcini (Matteo 23:37-39) In questi versetti vediamo il lamento di Gesù per Gerusalemme. William Hendriksen riguardo questi versetti scrisse: “Il discorso pubblico finale di Cristo si chiude opportunatamente con un commovente lamento, in cui si rivelano sia la sua solenne tenerezza che la severità del giudizio divino su tutti coloro che hanno risposto a tale meravigliosa compassione con disprezzo”. Quindi, in questo lamento di Gesù vediamo sia la Sua tenerezza e sia la Sua severità. Bontà e severità sono caratteristiche che troviamo anche in Dio Padre (cfr. Romani 11:22). Ci sono molti che pensano solo a Gesù come il Gesù di amore, di compassione, ma questo passo ci parla anche della Sua severità. Gesù era attento alla reazione comportamentale delle persone verso di Lui; non era indifferente. Ho diviso questa predicazione in tre punti. Cominciamo a considerare, il primo punto: I IL DOLORE DI GESÙ (v.37) 

Matteo 23:37-39: Il lamento di Gesù su Gerusalemme

 Matteo 23:37-39: Il lamento di Gesù su Gerusalemme In questi versetti vediamo il lamento di Gesù per Gerusalemme. William Hendriksen riguardo questi versetti scrisse: “Il discorso pubblico finale di Cristo si chiude opportunatamente con un commovente lamento, in cui si rivelano sia la sua solenne tenerezza che la severità del giudizio divino su tutti coloro che hanno risposto a tale meravigliosa compassione con disprezzo”. Quindi, in questo lamento di Gesù vediamo sia la Sua tenerezza e sia la Sua severità. Bontà e severità sono caratteristiche che troviamo anche in Dio Padre (cfr. Romani 11:22). Ci sono molti che pensano solo a Gesù come il Gesù di amore, di compassione, ma questo passo ci parla anche della Sua severità. Gesù era attento alla reazione comportamentale delle persone verso di Lui; non era indifferente. Ho diviso questa predicazione in tre punti. Cominciamo a considerare, il primo punto:

Salmo 3:3-5: La tranquillità di Davide.

Salmo 3:3-5: La tranquillità di Davide. In una Cattedrale ci sono tre iscrizioni sulle rispettive via d'accesso. Sulla porta di destra c’è questo motto: “Tutti i nostri piaceri sono per un momento”. Sulla porta a sinistra le parole sono: “Tutti i problemi sono per un momento”. Ma sulla porta centrale c’è una semplice frase: “Nulla è importante salvo quello che è eterno”.  Le cose che contano sono quelle eterne, ma su questa terra, molti sono i problemi, allora come affrontarli?  Quella che avrebbe potuto essere una triste lamentela diventa una preghiera fiduciosa, nel momento in cui tutto viene presentata al Signore. Generalmente si pensa che i Salmi 3 e 4 siano delle preghiere rispettivamente del mattino e della sera, in seguito a un periodo di grave pericolo in cui si è sperimentato la protezione di Dio. Questo salmo è un lamento, ma anche una supplica, con un espressione di fiducia in cui si chiede a Dio protezione e liberazione dai nemici, o dalla soffer...