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1 Corinzi 12:20-27: Un corpo - molte membra

 1 Corinzi 12:20-27: Un corpo - molte membra. Viviamo in una cultura “dell’amore liquido” e del “capitalismo emotivo” “dell’insieme ma soli”, della “cultura dell’opportunismo” - dove le relazioni si consumano come prodotti da supermercato. Ma quello che vediamo nella società di oggi, lo constatiamo anche nella chiesa? È una minaccia, o siamo già diventati una “chiesa usa e getta” dove si coltivano amicizie utilitaristiche? Relazioni basate sull’interesse? Dove scegliamo di avere comunione con i membri a nostro piacere? Immaginate per un momento di trovarvi in un’orchestra sinfonica. Ogni musicista ha il suo strumento, ogni strumento ha il suo suono unico, eppure quando suonano insieme creano un’armonia che trascende le singole note. Questo è ciò che Paolo cerca di comunicare alla chiesa di Corinto quando scrive queste parole, incredibilmente attuali anche per noi dopo duemila anni.  Siamo un’orchestra dove c’è armonia che glorifica Dio? La chiesa di Corinto era divisa. C’erano...

Lamentazioni 3:26: Il valore dell'attesa silenziosa

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 Lamentazioni 3:26: Il valore dell'attesa silenziosa  Immagina un bambino che aspetta una festa di compleanno tanto attesa. La torta è pronta, i palloncini sono gonfiati e gli amici sono invitati, ma i genitori dicono che devono aspettare ancora un po'. Il bambino si agita per l'eccitazione e il terrore, incerto se la festa avrà davvero luogo! Ma alla fine, il momento gioioso arriva; le risate riempiono l'aria e gli amici emergono dietro la porta. Proprio come quel bambino, spesso sentiamo il peso dell'attesa, ma come dice Lamentazioni 3:26: "È bene aspettare in silenzio la salvezza del Signore".  Questo versetto ci ricorda il valore dell’attesa fiducioso e pazienza nella salvezza del Signore durante i periodi di sofferenza e incertezza, quando la vita sembra opprimente. Questo versetto si colloca all’interno di una delle sezioni più speranzose del libro delle Lamentazioni, un testo che altrimenti è caratterizzato da profondo dolore e lamento per la devast...

Matteo 13:44: Serendipity - La scoperta e il valore del regno dei cieli

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  Matteo 13:44: Serendipity  La scoperta e il valore del regno dei cieli La serendipità è la capacità di fare scoperte fortunate, o piacevoli per caso.  Il termine deriva dal nome del paese immaginario di Serendip, che compare nel racconto persiano "I tre principi di Serendip". Nel 1754, lo scrittore inglese Horace Walpole coniò il termine "serendipity" per descrivere la sua abilità nel fare scoperte fortuite.  Da allora, la parola è entrata a far parte di diverse lingue, inclusa l'italiano. La serendipità può verificarsi in qualsiasi ambito della vita, dalla scienza all'arte alla vita quotidiana.  Ecco alcuni esempi di serendipità: Per esempio, la scoperta accidentale della penicillina da parte di Alexander Fleming nel 1928. O la scoperta dei raggi X da parte di Wilhelm Röntgen nel 1895. O l'invenzione del microonde, avvenuta per caso quando un'apparecchiatura radar fece sciogliere una barretta di cioccolato. O un musicista che sta improvvisando al ...

1 Samuele 12:21: La motivazione per non allontanarsi dal Signore

 1 Samuele 12:21: La motivazione per non allontanarsi dal Signore “Non ve ne allontanate, perché andreste dietro a cose vane, che non possono giovare né liberare, perché sono cose vane”. Il profeta Samuele, dopo aver esortato il popolo d’Israele a non allontanarsi dal Signore (v.20), ora lo ribadisce di nuovo e dice la motivazione specificando e sottolineando due volte che andrebbero dietro a cose vane, che non possono giovare né liberare. “Allontanarsi” (sûr) indica “deviare” “cambiare direzione”, soprattutto in relazione all'abbandono di un corso o di un percorso prestabilito (cfr. per esempio Giudici 14:8; 1 Samuele 6:12), in questo caso significa lasciare il Signore, voltarsi indietro e andare via da Lui, quindi abbandonarlo (cfr. 2 Cronache 25:27; Geremia 6:23; 17:5; Ezechiele 6:9) e seguire altro, che Samuele chiama “cose vane”. “Cose vane” (hattōhû) si riferisce a cose senza valore, inconsistenti, inutili, vuote, che non c’è niente come un deserto (cfr. per esempio Isaia 24:...

Matteo 6:19-21: Il vero valore di un tesoro

 Matteo 6:19-21: Il vero valore di un tesoro Il vero valore del tesoro è determinato dalla natura della sua collocazione, questo è ciò che vediamo in questi versetti. Gli esseri umani hanno un istinto ad accumulare cose che ritengono abbia un valore duraturo, sono naturalmente orientati, fortemente inclini a ricercare e a godere i beni materiali.  John Stott disse: " Le ambizioni mondane hanno un forte fascino per noi. L'incantesimo del materialismo è molto difficile da rompere ". Il materialismo è un idolo, ci sono diversi motivi per cui la gente accumula ricchezze sulla terra: sicurezza nella vita, valore personale, potere, indipendenza, piacere. Ma quali ricchezze dobbiamo ricercare?

Efesini 1:18: La preghiera che riguarda l’aldilà (2)

Efesini 1:18: La preghiera che riguarda l’aldilà (2) Conoscere la ricchezza della gloria dell’eredità di Dio Sir John Waller sarebbe stato più ricco di un milione di dollari se sua moglie avesse dato alla luce un figlio anziché una figlia. "Ma è la bambina più bella che abbia mai visto. È meravigliosa", canticchiava Waller mentre cullava la bambina tra le sue braccia al Queen Charlotte's Hospital a West London. E Lady Waller dichiarò con orgoglio: "È perfetta. Dell’eredità non mi importa nulla!". Ci sono vari tipi di eredità, come l’esempio che ho riportato, e quindi la successione di un patrimonio, o trasmissioni di valori morali, o culturali, o caratteriali e così via. Anche Paolo in questo versetto parla di eredità. Senza l’illuminazione dello Spirito Santo, non saremo in grado di comprendere queste le realtà spirituali. Nei versetti precedenti, nella sua preghiera per i credenti di Efeso, Paolo prega affinché il Padre della gloria possa dare loro uno spirito...