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Come liberarsi dal senso di colpa (1)

 Al di sopra dei problemi Come liberarsi dal senso di colpa (1) Alzate la mano se vi è mai capitato di sentirvi schiacciati dal peso del senso di colpa. Quante volte avete commesso un errore e poi vi siete tormentati per giorni, settimane, mesi, o addirittura anni? Il senso di colpa è un'esperienza comune a tutti noi, può essere causato da errori grandi o piccoli, reali o immaginari. Il senso di colpa è come un fardello di grossi sassi, o addirittura un peso come una casa che c’impediscono di muoverci e di vivere serenamente. È come un'ombra che ci perseguita ovunque andiamo, facendoci rivivere continuamente i nostri errori e le nostre mancanze. È come una voce interiore che ci tormenta con rimproveri e accuse. È come una prigione mentale, può imprigionarci in una gabbia di pensieri negativi, impedendoci di vedere il futuro con speranza. Il Signore, il Dio della Bibbia è Colui che ci libera dai sensi di colpa! J. I. Packer disse: “Il fatto fondamentale della religione biblica è...

La condizione del credente: esecutore della Parola di Dio.

Giacomo 1:22-25: La condizione del credente: esecutore della Parola di Dio. Qualcuno pensa che essere un buon cristiano significa frequentare la chiesa, ascoltare solo la Parola di Dio senza metterla in pratica, ma non è così! L'obbedienza alla Parola di Dio è il requisito spirituale e la dimostrazione inequivocabile di coloro, che sono discepoli di Gesù, e quindi il denominatore comune per tutti i veri credenti (cfr. Giovanni 8:31). La linea di demarcazione tra il discepolo di Gesù o i figli di Dio e il peccatore o i figli del diavolo, è abbondantemente chiara nella Bibbia e quindi nella vita (1 Giov.2:3-4; 3:9-10). Se i vv.19-20, indicano, la prontezza nell’ascoltare la Parola, il v.21 il modo come riceverla, i vv.22-25 l’enfasi è sul metterla in pratica. 

Come liberarsi dal senso di colpa.

Terza Lezione: Come liberarsi dal senso di colpa. J. I. Packer: “Il fatto fondamentale della religione biblica è che Dio perdona e accetta i peccatori credenti”.  Tutti noi abbiamo fatto cose che ci dispiacciono, cose che avrebbe fatto qualsiasi cosa per annullarle o cancellarle. Nessuno di noi è perfetto, tutti commettiamo errori, tutti siamo peccatori (Rom.3:10-12,23). Ora ci sono due estremi riguardo il senso di colpa, da una parte vediamo in questa società che la stragrande maggioranza(non penso sia esagerato)   non vuole riconoscere i propri errori o essere ritenuto responsabile di uno sbaglio, di conseguenza, non si ha il senso di colpa, e ci si giustifica dando la colpa ad altri del passato, secondo questo pensiero, se oggi abbiamo sbagliato è perché ho avuto un tipo di educazione, un’ esperienza negativa, ecc. Quindi riguardo agli errori nel presente ci giustifichiamo perché ci sentiamo vittime oppure abbiamo agito di conseguenza ad azioni di altri. Questo è un est...

Chi è l'uomo beato?

Giacomo 1:12: Chi è l'uomo beato? Il tema della perseveranza nel tempo della sofferenza ci riporta ai versetti 2-4 dello stesso capitolo di Giacomo, sofferenza dovuta per la persecuzione con ogni probabilità. In quella occasione Giacomo aveva detto di affrontare le prove con gioia sapendo che  la prova produce costanza e la costanza operi affinché il credente può essere perfezionato, che il suo carattere possa maturare moralmente e spiritualmente parlando. Anche qui vediamo che la perseveranza porta la benedizione di Dio. Questa benedizione, naturalmente, è qualcosa che i cristiani possono godere in questa vita, ma l'attenzione di Giacomo è nel futuro, il culmine di questa benedizione è dopo la morte. I cristiani che perseverano sotto la prova, saranno approvati da Dio e quindi riceveranno la corona della vita che Dio ha promesso a quelli che lo amano. La costanza porta l'approvazione di Dio e la Sua approvazione porta la corona della vita.  Ora l'uomo che perseve...