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1 Corinzi 15:1: Un Vangelo da proclamare e ricordare.

1 Corinzi 15:1: Un Vangelo da proclamare e ricordare. “Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato”. Il Vangelo è il messaggio centrale del cristianesimo. Il Vangelo è una notizia che deve essere comunicata perché è qualcosa che abbiamo ricevuto (v. 3) e creduto (2 Corinzi 4:13). L’apostolo Paolo era un predicatore e si sentiva obbligato a predicare il Vangelo (Romani 1:14; 1 Corinzi 9:16), era stato prescelto e chiamato da Dio per proclamare Suo Figlio (Atti 9:15; Galati 1:15-16; 2:7-8; Efesini 3:1-13). Come per il profeta Geremia, la Parola di Dio, quindi il Vangelo, ardeva nel cuore dell’apostolo, come un fuoco impossibile da reprimere (Geremia 20:9). Questo versetto ci dice che Paolo aveva predicato il  Vangelo alla chiesa di Corinto (Atti 18:1-18), era il loro padre spirituale (1 Corinzi 4:15), e ora riteneva necessario ricordarglielo ancora.

Tre implicazioni importanti riguardo il regno dei cieli.

Matteo 13:44-52: Tre implicazioni importanti riguardo il regno dei cieli. D. Martyn Lloyd-Jones disse: “La chiave per la storia del mondo è il regno di Dio”. Non so a che cosa si riferisse di preciso il dottor Jones, ma possiamo dire che tutta la storia gira, oppure è proiettata o può essere capita in relazione al regno di Dio. Idee diverse si intrecciano in queste raccolta di parabole. Ognuna inizia con la frase: “Il regno dei cieli è simile. ...” Questo non significa che il regno è come un uomo, o una perla, una rete o un padrone di casa, ma che il regno è simile a quello che traspare in queste storie. Le idee principali di queste parabole sono: (1) Il regno ha un valore enorme (2) vale rinunciare a tutto ciò che una persona ha per esserne partecipi (vv. 44-46). (3) Ci sarà un giudizio finale: i malvagi saranno separati dai giusti e saranno gettati all’inferno (vv.47-50). (4) Infine, i discepoli hanno raggiunto una comprensione che li rende responsabili di insegnare agli a...