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Visualizzazione dei post con l'etichetta rivelazione

Luca 4:22: La reazione scioccante

 Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario?  Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga.  Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto.  Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative?  A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...

Colossesi 1:27: La rivelazione del mistero di Dio

 Colossesi 1:27: La rivelazione del mistero di Dio Questo versetto fa parte della lettera di Paolo ai Colossesi, una comunità di cristiani situata nell'antica Colosse.  Nella lettera, Paolo affronta alcune false dottrine che circolavano nella comunità e ribadisce i principi fondamentali della fede cristiana.  Il versetto 27 si inserisce in questo contesto, sottolineando la centralità di Gesù Cristo e la speranza a Lui collegata. Paolo nel v.27 ribadisce che Dio ha preso l’iniziativa di far conoscere ai santi quale sia la ricchezza della gloria del mistero fra gli stranieri, cioè Gesù in voi la speranza della gloria. Il v.27 si tratta di un'amplificazione della precedente proposizione del v.26 riguardo la manifestazione del mistero che era stato tenuto nascosto per tutti i secoli: “Ma che ora è stato manifestato ai suoi santi”, cioè Dio ha voluto far conoscere loro quali sono le ricchezze della gloria di questo mistero tra gli stranieri, cioè i non Giudei.   I “santi”...

Salmo 24:3-6: La rivelazione della purezza del Signore

 Salmo 24:3-6: La rivelazione della purezza del Signore Spurgeon disse: “Ci dovrebbe essere una certa preparazione del cuore nel venire all'adorazione di Dio. Considera chi è colui nel cui nome ci riuniamo, e sicuramente non possiamo affrettarci insieme senza pensarci. Considera chi professiamo di adorare, e non ci affretteremo alla sua presenza come si corre al fuoco”. Non dobbiamo essere frettolosi nell’adorazione del Signore, ma dobbiamo preparare i nostri cuori adeguatamente considerando chi è. Questi versetti mettono in evidenza il fatto che Dio è santo e quindi implica l'assenza di ogni impurità morale e imperfezione, e il possesso, in grado infinito, di tutto ciò che è moralmente puro, amabile ed eccellente.  Pertanto il peccato è una cosa vile e detestabile a Dio, è un abominio.  (cfr. per esempio Proverbi 3:31-32; Abacuc 1:13). Matthew Henry disse: “Nessun attributo di Dio è più terribile per i peccatori della sua santità”. Per molti studiosi, questo salmo descri...

La natura di Dio: Introduzione agli attributi di Dio

La natura di Dio: Introduzione agli attributi di Dio La Bibbia ci parla della grandezza di Dio e c’invita a lodarlo (Salmo 150:2). Dio ha fatto molte opere potenti, ma anche se non le avesse fatte, sarebbe sempre degno di lode per la grandezza della sua persona. La grandezza di Dio è descritta in molti modi nella Bibbia, anche come attributi. Certo, secondo Louis Berkhof: “Il nome ‘attributi’ non è ideale, poiché trasmette la nozione di aggiungere, o assegnare qualcosa a uno, ed è quindi atto a creare l'impressione che qualcosa sia aggiunto all'Essere divino. Indubbiamente il termine ‘proprietà’ è migliore, in quanto indica qualcosa che è proprio di Dio e solo di Dio”; ma non useremo la parola “attributi” per aggiungere qualcosa a Dio, ma per indicare le perfezioni intrinseche di Dio, e perché è di uso comune nello studio che lo riguarda. Lo studio degli attributi di Dio è importante non solo perché ci fanno conoscere chi è Dio, ma anche per quello che ci si può aspettare da Lu...

Osea 1:1: La Parola di Dio rivelata

 Osea 1:1: La Parola di Dio rivelata “Conoscere Dio senza Dio è impossibile; poiché egli è la fonte di ogni conoscenza, deve essere la fonte della conoscenza di se stesso” (John Blanchard). Nessuno meno di Dio può portarci informazioni vere e affidabili su se stesso ed è proprio quello che fa attraverso la Sua rivelazione attraverso i profeti, in questo caso di Osea. Osea iniziò il suo ministero durante un periodo di prosperità sotto il regno di Geroboamo II verso la fine del suo regno. Osea era del regno del Nord, d’Israele, servì il Signore nel periodo che precedette la caduta d’Israele da parte dell'Assiria che è avvenuta nel 722 a.C. John MacArthur scrive: “Osea era probabilmente nativo del regno del nord, come risulta evidente dalla sua familiarità con la storia, gli eventi e la topografia della zona settentrionale del paese (cfr.4:15; 5:1,13; 6:8-9; 10:5; 12:11-12; 14:6). Questo fa di lui e di Giona gli unici profeti-scrittori del regno del nord. Sebbene si rivolga tanto a Is...

Isaia 64:1-4,9-10: La preghiera appassionata per un risveglio (3) La preghiera per la presenza di Dio

Isaia 64:1-4,9-10: La preghiera appassionata per un risveglio (3)  La preghiera per la presenza di Dio Continuiamo le nostre meditazioni sulla preghiera per un risveglio. Nelle predicazioni precedenti abbiamo visto la passione e la particolarità della preghiera d’Isaia (Isaia 63:15-16). Poi abbiamo visto le motivazioni per cui Isaia prega, vale a dire, perché il Signore non è presente nella vita del Suo popolo a causa dei peccati che ha commesso. Isaia prega che il Signore ritorni in mezzo al Suo popolo mettendo in evidenza l’identità di Dio: è Padre e Salvatore, e l’identità del popolo d’Israele: sono i Suoi servi e la Sua eredità (Isaia 63:15,17-19). Ora in Isaia 64:1-4, vediamo la sostanza della preghiera, lo scopo della preghiera, lo sprone alla preghiera.

Giovanni 14:6: Gesù l’unico modo per avvicinarsi a Dio.

Giovanni 14:6: Gesù l’unico modo per avvicinarsi a Dio. Gesù non è una via, una verità e una vita!  Gesù è la via, la verità e la vita!  Non ci sono altre vie o modi per essere condotti a Dio.  Dopo aver fatto il lavaggio dei piedi ai Suoi discepoli, durante l’ultima cena (Giovanni 13:1-17), Gesù annunzia alcune verità sconvolgenti: uno di loro lo avrebbe tradito, Egli stava per lasciarli e Pietro lo avrebbe rinnegato. Presto i discepoli avrebbero visto che il loro Maestro sarebbe stato portato via, processato e crocifisso.  La loro fede sarebbe stata messa duramente alla prova, e quindi si sarebbero scoraggiati, così Gesù li consola dicendo di non essere turbati, di avere fede in Dio e in Lui perché và a preparare un luogo per loro e poi ritornerà e li accoglierà presso di Lui. Tommaso gli disse che non conoscono dove Gesù sta andando e chiede come possono sapere la via ed ecco che “Gesù gli disse: 'Io sono la via, la verità e la vita; nessuno...

Salmo 1:1-3: La via del devoto.

Salmo 1:1-3: La via del devoto. Dante Alighieri inizia la divina commedia con queste parole: “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita”. Invece Charles H. Spurgeon ci ricorda: “Camminate con Dio, e voi non potete sbagliare strada, voi avete un’infallibile sapienza a dirigervi, permanente amore a confortarvi ed eterna potenza a difendervi”.    Sappiamo che ci sono molte strade diverse per ogni persona, una serie di scelte che stanno davanti a noi: la scelta della scuola, del lavoro, con chi sposarsi e così via.  ORA LE SCELTE SEGNANO IL NOSTRO DESTINO: IN BASE A CIÃ’ CHE SCEGLIAMO FAREMO E SAREMO!  CIÃ’ CHE SCEGLIAMO DETERMINERÀ LA NOSTRA VITA! La stessa cosa vale per la nostra vita spirituale presente e futura. Per la Bibbia, la vita è un viaggio che offre solo due strade! Infatti in questo salmo vediamo alla fine che ci sono due tipi di scelte: la via dell’alto e la via del basso, del cielo e della terra...

Introduzione alla Bibbia: Rivelazione

Introduzione alla Bibbia. Rivelazione Tutto quello che noi conosciamo del cristianesimo è stato rivelato a noi da Dio.  Il termine rivelazione deriva dal latino "revelatio" che significa scoprimento.  La parola ebraica per rivelare è "galah", invece una parola greca comune per "rivelare" è "apokalypto".  Rivelare esprime sia l'idea della scoperta e anche quello che era nascosto.  Così rivelazione indica svelare qualcosa di nascosto, in modo che possa essere visto e conosciuto per quello che è; vuol dire svelare rimuovendo un velo da qualcosa che era celato. L’idea, dunque è di rendere le cose oscure chiare, portare alla luce cose nascoste, affinché la persona a cui è rivolto il messaggio possa vedere, sentire, percepire, capire e conoscere. Per quanto riguarda Dio, indica che svela se stesso, si fa conoscere.  Giorgio Girardert scriveva: “Tutto il messaggio biblico è fondato sul presupposto che Dio esiste, ma è inaccessibile, c...

Ebrei 11:7: La fede di Noè.

Ebrei 11:7: La fede di Noè. Un giornalista sportivo, qualche tempo fa, intervistò un giocatore professionista prima del Super Bowl, la finale del campionato della National Football League. Il giornalista chiese quante probabilità ci fossero di vincere per la sua squadra. Il giocatore rispose: “Crediamo che se facciamo solo quello che dice l'allenatore, vinceremo”. Il giocatore e la squadra avevano assoluta fiducia nella saggezza del proprio allenatore. Ma i giocatori sapevano anche che la vittoria dipendeva anche dal fatto che dovevano fare ciò che l’allenatore diceva. Così se noi ci atteniamo con fede a ciò che ci dice il nostro “Sommo Allenatore”, saremo sicuramente vittoriosi come lo è stato Noè, che per fede fu obbediente a Dio e si salvò dal giudizio del diluvio, mentre tutti coloro che furono ribelli a Dio perirono a causa del diluvio (cfr. Genesi 6-8; 1 Pietro 3:19-20).

La predicazione per un risveglio (Atti 2:14-41).

La predicazione per un risveglio (Atti 2:14-41). John Piper scrive: “Il risveglio spirituale è certamente un’opera sovrana di Dio. Egli si serve però di strumenti, e usa specialmente la predicazione”. (1 Corinzi 1:21; Giacomo 1:18). Dio usò la predicazione di Pietro per salvare circa tremila persone! Perché questa predicazione è stata così efficace? Vediamo alcune caratteristiche della predicazione di Pietro.

La Rivelazione dell’Antico Testamento

La Rivelazione dell’Antico Testamento L’uomo si è sempre posto delle domande su Dio, sulla morte, sulla propria esistenza, dove possiamo trovare le risposte a queste domande esistenziali? Come possiamo conoscere Dio? Una cosa è certa: era necessario che Dio si rivelasse a noi per avere le risposte alle domande che tutti ci siamo posti o ci poniamo sulla vita, l’aldilà,ecc. Parlando dell’introduzione generale dell’Antico Testamento è importante parlare anche della dottrina della rivelazione e dell’ispirazione. La Bibbia è un libro unico. Da un lato si tratta di un pezzo eccezionale di letteratura umana, ma dall'altro ha anche un origine divina. I termini teologici chiave, appunto, di questa unicità sono rivelazione e ispirazione. Rivelazione si riferisce alla divina manifestazione della verità nelle Scritture, riguarda l'origine e la donazione della Verità (1 Corinzi 2:10). Invece ispirazione si riferisce alla prima ricezione umana di quella verità sollecitate dallo Spir...

L'importanza della preghiera per la conoscenza.

Efesini 1:17-23: L'importanza della preghiera per la conoscenza. Paolo credeva che la preghiera è importante! Pregava per sé stesso, ma, come vediamo nelle sue lettere, pregava anche per gli altri, e chiedeva agli altri di pregare per lui (Efesini 6:18-20; Colossesi 4:2). Paolo c'insegna a non trascurare la preghiera di supplicazione d 'intercessione.  In questi versetti vediamo l’importanza della preghiera per la nostra crescita spirituale. Paolo sapeva che la preghiera è fondamentale per la fede e per la nostra vita e crescita spirituale. Paolo aveva sentito parlare di questi credenti della  loro fede e del loro amore per tutti i credenti. In questa preghiera (Efesini 1:15-23) vediamo tre insegnamenti importanti sulla preghiera di Paolo: è accompagnata dal ringraziamento, quindi noi impariamo che le nostre preghiere devono avere sempre una componente di gratitudine a Dio; è dottrinale, infatti, vediamo che parla di Dio, dello Spirito Santo, della speranza in cielo, ...

La preghiera: la misura spirituale del credente.

Salmi 34:15; 1 Tessalonicesi 5:17. La preghiera è la misura spirituale del credente ! Quando pensi alla preghiera a cosa pensi? Alla lista della spesa? A una telefonata ad un amico? A una noiosa cerimonia? A una lotta spirituale? Che posto dovrebbe occupare la preghiera nella vita cristiana? Se la preghiera è qualcosa, allora è tutto! Questo ci rivela la Bibbia! I riformatori del xvi secolo oltre ad essere uomini di preghiera scrissero sulla preghiera perché pensavano che questa era parte della teologia. Per Lutero pregare era l’opera della fede, lui si domandava: "Che cosa è la fede se non pura preghiera?" La preghiera ha un posto fondamentale nella vita del cristiano è un requisito indispensabile per la salvezza. Noi siamo diversi per carattere, per salute, per nazionalità, per lavoro, ma abbiamo una cosa in comune che siamo stati salvati e lo siamo perché Dio lo ha voluto e ci ha salvati mediante la preghiera. Dio secondo il suo piano ci ha dato la preghiera per chiede...