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Visualizzazione dei post con l'etichetta apatia spirituale

1 Cronache 16:24-25: Raccontate la gloria di Dio a tutti!

  1 Cronache 16:24-25: Raccontate la gloria di Dio a tutti!  Stiamo parlando delle nostre azioni in relazione alla gloria di Dio. L’ultima volta ci siamo lasciati di non gloriarci di noi stessi, ma di gloriarci del nome santo di Dio, cioè di essere orgogliosi, di vantarci, e quindi non vergognarci di Lui in mezzo a questa società! Parlando di apatia e insensibilità spirituale riferendosi a Giovanni 3:17 che dice: “Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui”, Tozer affermava: “L'avvincente messaggio di Giovanni 3:17 è più di una dichiarazione dell'intenzione di Dio nei confronti del genere umano, perché in realtà costituisce un ‘annuncio straordinario’... Perché c'è un'indifferenza vuota e un'incredibile apatia nei confronti di un annuncio così straordinario delle migliori intenzioni di Dio nei nostri confronti? Sui nostri occhi sembra essere caduta una strana penombra. Nelle nostre orecchie...

Aggeo 1:1-3: La chiamata alle guide per un risveglio.

Aggeo 1:1-3: La chiamata alle guide per un risveglio. Molto spesso, questo capitolo è citato solo in quei momenti della vita ecclesiale, quando devono essere fatti dei lavori nel locale di culto. Ma questo capitolo non deve essere pensato solo per motivare la costruzione, o per ristrutturare un locale di culto. Ai tempi di Aggeo, la casa del Signore era in rovina, il problema di questa trascuratezza era che avevano messo i propri interessi prima di quelli di Dio! "Ricostruire la casa di Dio" va pensata, anche come metafora più ampia di mettere Dio e la Sua opera al primo posto, e di servirlo nelle varie forme, non solo per il locale di culto! Vediamo brevemente il contesto. Grazie all’editto di Ciro di Persia (cfr. Esdra 1:1-4) nel 538 a.C., il popolo giudeo - circa 50.000 persone - potè fare ritorno nella propria terra, sotto l’autorità del governatore Zorobabel e del sommo sacerdote Giosuè (Esdra 3:2). Nel 536 a.C. il popolo iniziò con grande entusia...

Dio è geloso.

Dio è geloso. Quando pensiamo alla gelosia, pensiamo a una di quelle emozioni poco attraenti, pensiamo a qualcosa di brutto, di solito considerato un tratto negativo piuttosto che positivo. Così possiamo trovare difficile l'idea che Dio sia geloso. In questa predicazione sulla gelosia di Dio vediamo: la prova, la particolarità e la pratica. I LA PROVA.  La gelosia di Dio è affermata più volte nella Bibbia. Cominciamo a vedere: A) Nell’Antico Testamento. La gelosia esprime un'emozione molto forte. I termini ebraici tradotti per “gelosia” vengono da una radice (qnʾ) che significa "essere zelanti" o "essere invidiosi". Quindi possiamo dire che c’è un aspetto positivo della gelosia e uno negativo, o peccaminoso. Per quanto riguarda Dio, la gelosia non è peccaminosa perché in Lui non c’è peccato in quanto è santo (per esempio Isaia 6:3; Giacomo 1:13).