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Luca 1:76: La lode profetica di Zaccaria (4)

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 Luca 1:76: La lode profetica di Zaccaria (4)  Immagina un bambino di pochi giorni, appena nato, a cui viene profetizzato un futuro straordinario; un futuro che non ha scelto, ma che gli è stato donato. Questa è la storia di Giovanni Battista, un bambino destinato a grandi cose. Siamo ancora al capitolo 1 di Luca, stiamo meditando sulla reazione del sacerdote Zaccaria che nel periodo della circoncisione del figlio, esplode in una lode profetica, dopo che aveva recuperato la voce. Zaccaria esplode in questa lode profetica non solo perché il figlio Giovanni sarà uno strumento del Signore, ma soprattutto perché non c'era stato nessun profeta tra gli Ebrei per quattrocento anni! Dopo secoli di silenzio, Dio scelse un momento speciale nella storia per agire per il Suo popolo nel perdono e nella salvezza.  Lo fece portando al mondo due bambini speciali, uno dal grembo di una donna anziana e sterile, l'altro da una giovane adolescente vergine che celebrava il suo fidanzamento e ...

Efesini 3:20: L'esplosione della potenza di Dio nel credente

 Efesini 3:20: L'esplosione della potenza di Dio nel credente La mancanza di consapevolezza della potenza di Dio che un cristiano ha, può portare a scelte sbagliate e a una vita priva della pienezza che Dio desidera per lui. C'è la storia di un giovane di nome Danny Simpson.  All'età di ventiquattro anni, rapinò una banca di Ottawa, in Canada, sotto la minaccia di una pistola. Ha derubato la banca di 6.000 dollari. Poco dopo è stato catturato.  La tragedia di questa storia vera è che l'arma usata per rapinare la banca era una Colt semi automatica calibro 45 del 1918 del valore di 100.000 dollari!  Danny Simpson ha rapinato una banca per 6.000 dollari con un'arma del valore di 100.000 dollari! Il problema di Danny era che non sapeva cosa aveva in mano; se lo avesse saputo, probabilmente non avrebbe scelto di fare il ladro.  Quello che aveva in mano gli avrebbe dato molto di più se l’avesse venduto! Questa storia sottolinea l'importanza di riconoscere e comprender...

Ebrei 11:14-16: La fede è il desiderio assoluto della patria celeste

 Ebrei 11:14-16:  La fede è il desiderio assoluto  della patria celeste  Questi versetti ci parlano che la fede è il desiderio assoluto della patria celeste. Il credente desidera andare nella patria celeste e non rimanere in quella terrena e avendo così l’approvazione di Dio. L’autore dell’epistola agli Ebrei sta parlando della fede dei patriarchi. Al v.13 parla della loro perseveranza nonostante non avessero ricevuto le promesse perché avevano una percezione spirituale di fede e professavano pubblicamente di forestieri e pellegrini sulla terra. I vv.14-16 rafforzano ciò che è stato detto al v.1; quindi vediamo la ragione e il risultato della fede. Cominciamo con: I LA RAGIONE DELLA FEDE (vv.14-15) Nei vv.14-15 leggiamo:“Infatti, chi dice così dimostra di cercare una patria; e se avessero avuto a cuore quella da cui erano usciti, certo avrebbero avuto tempo di ritornarvi!” Il contesto rende abbastanza ovvio che solo Abramo, Sara, Isacco e Giacobbe sono inclusi in que...

1 Corinzi 15:57: La vittoria delle vittorie!

 1 Corinzi 15:57: La vittoria delle vittorie! “Ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo”. Sembrerebbe assurdo ed è certamente difficile parlare di vittoria in un momento drammatico e doloroso come la morte di una persona fedele a Dio che conosciamo. Come possiamo parlare di vittoria davanti la cessazione di una vita, quando un nostro caro muore, quando fisicamente non c’è più, quando non sentiremo più la sua voce, la sua risata, i suoi consigli, o quando non toccheremo più il suo volto, o le sue mani, o non vedremo più i suoi occhi che incrociano i nostri? Come possiamo parlare di vittoria per la morte di un nostro caro, quando non vedremo più il suo sorriso, o sentiremo più il suo amore, o anche dargli il nostro amore? Come possiamo parlare di vittoria per la morte di un nostro caro quando è strappato dalla nostra presenza per sempre, quando lascia un vuoto incolmabile? La morte è qualcosa che tocca tutti! Lo scrittore e poeta Argentin...

1 Corinzi 10:13: Dio ci darà una via di uscita!

 1 Corinzi 10:13: Dio ci darà una via di uscita! L'incrocio più pericoloso per gli incidenti negli Stati Uniti tra il 1999 e il 2000 è stato l'angolo tra Flamingo Road e Pines Boulevard a Pembroke Pines, in Florida, appena a nord di Miami. Così ha riferito “State Farm Insurance” nel 2001.  Durante il periodo di due anni, ci sono stati 357 incidenti segnalati in questo incrocio, che è circondato da tre centri commerciali e dal CB Smith Park. Secondo le statistiche di State Farm, quasi 90.000 auto passano attraverso l'incrocio ogni giorno.  L'incrocio ha una media di quasi un incidente automobilistico ogni due giorni, con un costo di oltre 1 milione di dollari in danni alla proprietà ogni anno. Ora la vita è piena di incroci pericolosi, piena di tentazioni per la nostra vita morale e spirituale!  Ma abbiamo la promessa che il Dio fedele è con noi e ci aiuta contro le tentazioni! “Nessuna tentazione vi ha còlti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetter...

Luca 19:6-8: La conversione di Zaccheo

 Luca 19:6-8: La conversione di Zaccheo  Un uomo è stato salvato grazie al lavoro della Wycliffe Bible Translators in Brasile, dove un team di linguisti aveva finito di tradurre il vangelo di Luca in una lingua di una popolazione locale e aveva iniziato a registrare la colonna sonora per il film “Jesus”. Quando arrivò il momento di registrare la sezione in cui Gesù chiamò Zaccheo, l'unico uomo disponibile a leggere la parte di Zaccheo era qualcuno che era conosciuto come un mascalzone, un uomo che era sempre alla ricerca su come trarre profitto a spese degli altri.  Quando quest'uomo registrò la parte della storia in cui Zaccheo si pentì dei suoi peccati, non riuscì a pronunciare le parole "ho frodato", ma invece disse "ha frodato".  Quando gli è stato fatto notare, ha negato di aver commesso un errore e si è rifiutato di registrare nuovamente la sua parte. Questa è la difficoltà che tutti abbiamo: è così difficile per noi ammettere il nostro peccato.  Ma al...

Giovanni 14:1-3: La promessa di Gesù

 Giovanni 14:1-3: La promessa di Gesù Come dovrebbe comportarsi un cristiano nelle difficoltà e nelle sofferenze, quando la vita si fa dura?   Vogliamo essere forti, ma poi ci dimostriamo deboli.  A volte ci sentiamo, smarriti, frustrati, depressi, disperati, ma come possiamo affrontare queste situazioni?  Noi dobbiamo guardare alla promessa di Gesù per noi!  Spurgeon diceva: "Cristiano, medita molto sul cielo, ti aiuterà ad andare avanti e a dimenticare la fatica del cammino. Questa valle di lacrime non è che la via verso un paese migliore: questo mondo di sventura non è che il trampolino di lancio verso un mondo di beatitudine. E, dopo la morte, cosa viene? Quale mondo delle meraviglie si aprirà alla nostra vista stupita?"  Dopo aver fatto il lavaggio dei piedi ai Suoi discepoli, durante l’ultima cena (Giovanni 13:1-17), Gesù annunzia alcune verità sconvolgenti: uno di loro lo avrebbe tradito, Egli stava per lasciarli e Pietro lo avrebbe rinnegato....

Salmo 73:23-24: La certezza del credente

Salmo 73:23-24: La certezza del credente  La sezione che va dai vv. 23-27, sviluppa la certezza del Salmista che Dio è sempre lì, sempre al proprio fianco. Nella precedente predicazione abbiamo visto la consacrazione del credente, quindi la perseveranza e la priorità. Nei vv.23-24 si parla ancora della perseveranza dei credenti! I credenti come l’autore di questo salmo, Asaf, possono avere dei periodi di crisi, ma non perderanno definitivamente la fede e la salvezza perché sono sostenuti da Dio, Dio nel Suo piano li ha già salvati e fatti sedere nei luoghi celesti (cfr. per esempio Romani 8:29-30; Efesini 2:6). Molte persone quando pensano a Dio lo pensano come se fosse là chissà dove e non si prende cura degli uomini; pensano a Dio come un essere distaccato, indaffarato da qualche altra parte, ma Dio è con noi! È presente in modo dinamico e operativo! E come diceva John Wesley: “La cosa migliore è che Dio è con noi”.

Giovanni 10:14: Gesù il buon pastore conosce le sue pecore.

Giovanni 10:14: Gesù il buon pastore conosce le sue pecore. “Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me”. La “conoscenza” (ginó̄skō) a cui si riferisce Gesù, è una conoscenza che va al di là di una conoscenza intellettuale, è una conoscenza intima, ed è una relazione personale, infatti, la stessa parola la troviamo per indicare un rapporto d’amore (Genesi 4:1,17,25; Matteo 1:25).  “Conoscere” indica, dunque, un rapporto intimo, speciale, personale, esclusivo che Dio ha con il Suo popolo, che ha scelto sovranamente e incondizionatamente (Genesi 18:19; Esodo 33:12; Amos 3:2 ; Romani 9:10-11; Efesini 1:4). Perciò se il credente conosce Dio e perché prima Dio ha conosciuto il credente (Galati 4:8). Quindi è una conoscenza reciproca esperienziale che rispecchia la conoscenza reciproca intima tra il Padre e il Figlio (v.15). Include l’idea dell’amore e della cura, dell’amicizia di grazia di Dio con il Suo popolo (Esodo 2:25; 19:4; Osea 13:5). Significa ch...