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1 Corinzi 15:1: Un Vangelo da ricevere.

1 Corinzi 15:1: Un Vangelo da ricevere. “Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato, che voi avete anche ricevuto, nel quale state anche saldi”. “Ricevuto”, indica accogliere, accettare e approvare, qualcosa che è trasmessa, in questo caso il Vangelo che Paolo ha predicato, che gli era stato trasmesso dal Cristo risorto e da nessun altro (Galati 1:9,12; cfr. Atti 9:3-6). Così “ricevere” significa qualcosa di più attivo del semplice sentirlo predicare, è accogliere nel cuore e quindi diventare cristiani. Ora ricevere il Vangelo implica una serie di cose. 1) Implica morire a se stessi. Nei Vangeli vediamo più volte che quando Gesù chiama, chiama a rinunciare  a se stessi e a seguirlo (Matteo 16:24-25; 8:34-35; Luca 8:26). Significa rinunciare al nostro egoismo, egocentrismo, orgoglio, autonomia, autodeterminazione, per diventare servi di Gesù Cristo (Romani 1:1; 12:11; 1 Tessalonicesi 1:9).

Giovanni 10:9-10: Gesù è la porta della salvezza.

Giovanni 10:9-10: Gesù è la porta della salvezza. "Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà pastura. Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io son venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza".  Questi versetti rivelano che Gesù è l’unica porta della salvezza!  Gesù è l’unica via di salvezza che ci conduce a Dio (Giovanni 14:6). Cosa significa entrare per la porta? Entrare per la porta, equivale a credere in Gesù. Chi crede in Gesù è salvato, è al sicuro (Giovanni 3:16; Efesini 2:8-9).  Gesù non è “una” porta, ma “la” porta della salvezza! È l’unico Salvatore del mondo, che salva i peccatori (Giovanni 4:42; Atti 4:12; 1 Giovanni 4:14; 1 Timoteo 1:15). È l’unico mezzo attraverso il quale le pecore, i credenti, possono avere pastura. È l’unica fonte che può soddisfare il nostro bisogno spirituale di salvezza.

I dettagli dell'amore di Dio

1 Giovanni 4:9-10 I dettagli dell'amore di Dio. Qualche tempo fa vi era una donna il cui marito l’aveva lasciata per un’altra. Quando il divorzio fu completato, il marito si risposò ed ebbe vari figli con la nuova consorte. A un certo punto si ammalò di cancro, ma sapeva che la nuova moglie non era capace di prendersi cura dei suoi figli, così, conoscendo anche la profonda compassione della prima moglie, chiese a quest’ultima se poteva adottare i suoi figli e farli crescere come se appartenessero a lei. Incredibilmente, la donna accettò questa sfida e responsabilità! Quando, in seguito, le chiesero come aveva potuto allevare i figli del suo ex marito infedele e adultero, ella replicò: “L’amore di Dio mi ha donato la grazia per perdonare e accettare i suoi figli come se fossero miei”.  Quando l’amore di Dio è presente nella vita di una persona, questo sarà dimostrato nell’amare il prossimo anche se il prossimo umanamente parlando non lo merita! In 1 Giovanni 4:7-8 abbiamo vist...