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Come sepolcri imbiancati! (Matteo 23:27-28)

                                          Come sepolcri imbiancati! ( Matteo 23:27-28) In Costa Azzurra, avere un balcone su un appartamento è uno status symbol così importante che è abbastanza comune vedere balconi dipinti sui muri dei condomini.  Le persone dipingono persino il bucato bagnato appeso a uno stendibiancheria, solo per dargli un tocco di realtà, ma è solo apparenza! Così anche la Bibbia ci dice che ciò che è visibile all'esterno può rivelare la vera persona (Per esempio Proverbi 15:13; Matteo 7:16-20; Giacomo 2:17-18), ma a volte è fuorviante, l'aspetto esteriore può essere anche ingannevole (Isaia 29:13; Matteo 7:15; 15:1-9; 2 Corinzi 11:13-15; Colossesi 2:23) come in questo caso degli scribi e dei farisei. Come c’insegnano questi versetti, mentre le persone giudicano e possono essere ingannati dall’apparenza, Dio invece non lo è! (cfr. Salmo 139:1-2; Proverbi 21...

Matteo 23:27-28: Come sepolcri imbiancati!

 Matteo 23:27-28: Come sepolcri imbiancati! In Costa Azzurra, avere un balcone su un appartamento è uno status symbol così importante che è abbastanza comune vedere balconi dipinti sui muri dei condomini.  Le persone dipingono persino il bucato bagnato appeso a uno stendibiancheria, solo per dargli un tocco di realtà, ma è solo apparenza! Così anche la Bibbia ci dice che ciò che è visibile all'esterno può rivelare la vera persona (Per esempio Proverbi 15:13; Matteo 7:16-20; Giacomo 2:17-18), ma a volte è fuorviante, l'aspetto esteriore può essere anche ingannevole (Isaia 29:13; Matteo 7:15; 15:1-9; 2 Corinzi 11:13-15; Colossesi 2:23) come in questo caso degli scribi e dei farisei. Come c’insegnano questi versetti, mentre le persone giudicano e possono essere ingannati dall’apparenza, Dio invece non lo è! (cfr. Salmo 139:1-2; Proverbi 21:2; Luca 16:14–15; Apocalisse 2:22-23; 3:15-17). Per esempio in 1 Cronache 28:9 leggiamo: “E tu, Salomone, figlio mio, riconosci il Dio di tuo ...

Matteo 11:28: Un invito di Gesù per gli abbattuti.

Matteo 11:28: Un invito di Gesù per gli abbattuti. “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo”. “Venite a me” è un invito di Gesù ad avere fiducia in Lui (vv.25-27; cfr. Giovanni 3:16; 6:35), a entrare in una relazione con Lui. A Gesù è stata data autorità dal Padre (Matteo 11:25; 28:18; Giovanni 3:35), è l’unico mediatore tra Dio e gli uomini, e Dio lo ha mandato per salvare il mondo. Solo Gesù ci fa conoscere Dio (Giovanni 1:18; 14:6; 1 Timoteo 2:4-5), questa è la vita eterna (Giovanni 17:3), il perdono (Atti 10:43)e la salvezza dai peccati (Matteo 1:21; Luca 19:10; 1 Timoteo 1:15). Le persone a cui è rivolta la chiamata sono gli abbattuti. “Siete affaticati” suggerisce che sono coloro che diventati stanchi attraverso un lavoro faticoso. Porta l'idea di lavorare fino al punto di esaurimento totale, oppure di essere esausti per un viaggio. Questo verbo dà l'idea di continua stanchezza e spossatezza, senza un minuto di sollievo.

Matteo 12:34; 23:33: La similitudine delle vipere.

Matteo 12:34; 23:33: La similitudine delle vipere. Gesù parla della similitudine delle vipere sia in Matteo 12:34 e sia in Matteo 23:33. Il contesto di Matteo 12:34 si riferisce all’incredulità dei farisei riguardo la guarigione di Gesù di un indemoniato cieco e muto; i farisei dicevano che le Sue liberazioni demoniache erano dovute all’ aiuto del diavolo.  Gesù dice che ogni peccato e bestemmia sarà perdonata, tranne quella contro lo Spirito Santo, cioè il non riconoscere l’attività evidente di Dio attraverso l’azione di Gesù Cristo nel fare gli esorcismi (v.28), quindi dimostrando di essere più forte del diavolo (v.29). Dunque, i farisei rifiutavano Gesù e attribuivano il potere di Gesù al potere satanico, e non alla potenza dello Spirito Santo, questa era la bestemmia contro lo Spirito Santo! Mentre Matteo 23:33 si riferisce alla condanna degli scribi e farisei per la loro ipocrisia religiosa.

La similitudine delle vipere (Matteo 12:34; 23:33).

La similitudine delle vipere (Matteo 12:34; 23:33). Gesù parla della similitudine delle vipere sia in Matteo 12:34 e sia in Matteo 23:33. Il contesto di Matteo 12:34 si riferisce all’incredulità dei farisei riguardo la guarigione di Gesù di un indemoniato cieco e muto; i farisei dicevano che le Sue liberazioni demoniache erano dovute all’ aiuto del diavolo.  Gesù dice che ogni peccato e bestemmia sarà perdonata, tranne quella contro lo Spirito Santo, cioè il non riconoscere l’attività evidente di Dio attraverso l’azione di Gesù Cristo nel fare gli esorcismi (v.28), quindi dimostrando di essere più forte del diavolo (v.29). Dunque, i farisei rifiutavano Gesù e attribuivano il potere di Gesù al potere satanico, e non alla potenza dello Spirito Santo, questa era la bestemmia contro lo Spirito Santo! Mentre Matteo 23:33 si riferisce alla condanna degli scribi e farisei per la loro ipocrisia religiosa.