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Osea 1:8-9: Lo-Ammi non siete il mio popolo

 Osea 1:8-9: Lo-Ammi non siete il mio popolo Ci sono molti simboli nella vita che rappresentano qualcosa, per esempio la ‘Croce Rossa’ sul fondo bianco è simbolo dell’organizzazione mondiale per il soccorso dei feriti e dei rifugiati di guerra. Nella storia ci sono stati simboli davvero particolari come per esempio quella di una scritta su una tomba. A Stroudsburg, in Pennsylvania, c'è la tomba di un soldato della Guerra Civile. La pietra porta la data della sua nascita e morte, e ci sono scritte queste parole: "Il sostituto di Abraham Lincoln". Nel dolore e nell'angoscia della guerra, rendendosi conto che migliaia e migliaia di soldati stavano morendo al suo posto sul campo di battaglia, il presidente Lincoln scelse di onorare un particolare soldato come suo sostituto e di renderlo un simbolo, per così dire, del fatto che i soldati che morivano in battaglia morivano perché altri potessero vivere. Ora, come abbiamo visto già precedentemente nel capitolo 1 di Osea, i n...

Osea 1:6-7: Lo-Ruama niente più compassione di Dio

 Osea 1:6-7: Lo-Ruama niente più compassione di Dio Ci sono persone che credono nella “teologia del Babbo Natale”; secondo questa teologia i peccati non creano nessun problema; Dio perdona sempre e non punisce nessuno, anche coloro che hanno uno stile di vita immorale e idolatra, non dobbiamo temerlo, chi lo fa è giudicato antiquato, bigotto, puritano.  Ma questo non rispecchia ciò che dice la Bibbia, ciò che troviamo scritto in Osea 1:4-9. Dopo la chiamata di Osea da parte di Dio di sposare una moglie prostituta, Gomer, e fare figli di prostituzione, ecco che Gomer concepì e partorì il primo figlio che il Signore disse a Osea di chiamarlo Izreel. Nei vv.6-7 vediamo la nascita di una figlia, che è simbolo di negazione della compassione di Dio verso Israele, il Regno del Nord. Se mentre il nome del primo figlio si concentrava sia sul giudizio sulla dinastia del re Ieu, della monarchia e su Israele, ora con questo nome simbolico del secondo figlio, il giudizio si concentra solo ...

Matteo 1:21:Gesù si è fatto uomo per salvare il suo popolo dai loro peccati.

Matteo 1:21:Gesù si è fatto uomo per salvare il suo popolo dai loro peccati.  “Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati”.  Nei versetti precedenti Matteo dice che un angelo del Signore apparve a Giuseppe dicendogli che il bambino nel grembo della fidanzata Maria è stato generato dallo Spirito Santo; ora il messaggero di Dio gli comunica altri aspetti importanti riguardo questo bambino: il nome come lo doveva chiamare e la sua missione.  Giuseppe doveva prendere, a casa sua Maria per formalizzare il matrimonio (v.20), e doveva dare il nome al bambino generato in Maria dallo Spirito Santo. In questo modo, Gesù poteva essere stabilito della discendenza di Davide, infatti, il dargli anche il nome (Matteo 1:21; 1:25), significava che Giuseppe riconosceva formalmente Gesù, come proprio figlio, e quindi in questo modo faceva parte della discendenza del re Davide attraverso Giuseppe, che era della sti...