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Matteo 23:23-24: L’obbedienza parziale è ipocrisia

 Matteo 23:23-24: L’obbedienza parziale è ipocrisia Dopo aver partecipato a un culto in una chiesa, un dentista disse al pastore: "Non posso più frequentare la tua chiesa". Quando il pastore gli chiese il motivo, il dentista rispose: "Uno dei tuoi membri stava cantando lodi a Dio attraverso i denti che si è rifiutata di pagare".  Questa storia ci fa capire come possiamo essere ipocriti con un’obbedienza parziale: la domenica adoriamo il Signore e durante la settimana ci comportiamo come ci pare! La controversia di Gesù con le autorità ebraiche porta a una condanna delle pratiche "ipocrite" degli "scribi e Farisei", e a un solenne avvertimento di un prossimo giudizio (capitolo 23). L’occasione della condanna agli scribi e ai Farisei è iniziata al capitolo 22:41-46 in seguito a una domanda per provarlo chiedendogli quale fosse il gran comandamento nella legge, e da qui Gesù inizia un confronto con i Farisei sul Messia. Matteo riporta poi la condann...

Salmo 46:1-3: La promessa di aiuto.

Salmo 46:1-3: La promessa di aiuto  L'anno 1527, probabilmente è stato l’anno più difficile del riformatore Martin Lutero. Dopo dieci anni impegnativi di lotte e guida riguardo la riforma, il 22 Aprile di quell’anno fu colto da forti vertigini mentre stava predicando tanto che fu costretto a smettere di predicare.  Lutero temeva per la sua vita. Il 6 luglio, mentre mangiava a cena con gli amici, sentì un acuto ronzio nell'orecchio e si appoggiò, ancora una volta convinto che fosse la fine della sua vita, questa convinzione fu anche alimentata da problemi cardiaci e dalle complicazioni intestinali gravi. Di questa prova, Lutero scrisse: “Ho trascorso più di una settimana in morte e in inferno. Tutto il mio corpo era dolorante e tremavo. Completamente abbandonato da Cristo, ho lavorato nella titubanza, nelle tempeste di disperazione e di blasfemia contro Dio”. Quel che era peggio, era la terribile peste nera che era entrata in Germania e si diffuse a Wittenberg. Molte persone fu...

Giuda 11: Le caratteristiche dei falsi insegnanti (2).

Giuda 11: Le caratteristiche dei falsi insegnanti (2). “Guai a loro!” (ouai autois) è un'esclamazione di dolore, terrore, lamento di fronte alla disgrazia o alla miseria (1 Samuele 4:7; 1 Re 13:30; Salmo 120:5; Proverbi 23:29; Ecclesiaste 4:10; Geremia 22:18; Matteo 24:19).  Nell’Antico Testamento si tratta di una dichiarazione profetica di giudizio su coloro che hanno abbandonato Dio, un tipo specifico di profezia centrata sul dolore imminente che cadrà sui peccatori risoluti (Isaia 3:9,11; 5:1–30; 45: 9-10; Geremia 4:13, 31; 10:19; 13:27; 22:13–17; 23:1–4; Osea 7:13; Amos 6:1–8; Abacuc 2:6–20).  Si tratta di una denuncia profetica e di una dichiarazione di sventura, di un’esclamazione introduttiva di minaccia profetica, un annuncio di giudizio. Quindi “guai" sono oracoli profetici sul popolo ebraico che si è ribellato contro Dio, che ha vissuto una vita peccaminosa, e pertanto merita il giudizio divino. Anche Gesù nei Vangeli usa la parola “guai” per rimprov...