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Matteo 10:16. Come serpenti e colombe.

Come serpenti e colombe (Matteo 10:16). Adoniram Judson, voleva diventare il primo missionario dell'America all’estero, si innamorò di una bella ragazza Ann Hasseltine, figlia di un diacono di Bradford, Massachusetts.  Judson scrisse una lettera al padre di questa ragazza per chiedere la sua mano e diceva così:  “Ora chiedo se puoi accettare di separarti da tua figlia, se tu puoi accettare la sua partenza verso una terra pagana e la sua sottomissione alle difficoltà e alla sofferenza di una vita missionaria? Se puoi accettare la sua esposizione ai pericoli dell'oceano, all'influenza mortale del clima meridionale dell'India, a ogni tipo di voglia e di disagio, di degrado, insulto, persecuzione e forse una morte violenta”. John Hasseltine acconsentì e la coppia si sposò nella casa di Hasseltine il 5 febbraio 1812. Il giorno dopo furono commissionati come missionari e presto lasciarono le sponde americane. La loro nuova casa, Rangoon, Birmania, era una città sporc...

Come serpenti e colombe (Matteo 10:16).

Come serpenti e colombe (Matteo 10:16). Adoniram Judson, voleva diventare il primo missionario dell'America all’estero, si innamorò di una bella ragazza Ann Hasseltine, figlia di un diacono di Bradford, Massachusetts.  Judson scrisse una lettera al padre di questa ragazza per chiedere la sua mano e diceva così:  “Ora chiedo se puoi accettare di separarti da tua figlia, se tu puoi accettare la sua partenza verso una terra pagana e la sua sottomissione alle difficoltà e alla sofferenza di una vita missionaria? Se puoi accettare la sua esposizione ai pericoli dell'oceano, all'influenza mortale del clima meridionale dell'India, a ogni tipo di voglia e di disagio, di degrado, insulto, persecuzione e forse una morte violenta”. John Hasseltine acconsentì e la coppia si sposò nella casa di Hasseltine il 5 febbraio 1812. Il giorno dopo furono commissionati come missionari e presto lasciarono le sponde americane. La loro nuova casa, Rangoon, Birmania, era una città sporc...

Matteo 12:34; 23:33: La similitudine delle vipere.

Matteo 12:34; 23:33: La similitudine delle vipere. Gesù parla della similitudine delle vipere sia in Matteo 12:34 e sia in Matteo 23:33. Il contesto di Matteo 12:34 si riferisce all’incredulità dei farisei riguardo la guarigione di Gesù di un indemoniato cieco e muto; i farisei dicevano che le Sue liberazioni demoniache erano dovute all’ aiuto del diavolo.  Gesù dice che ogni peccato e bestemmia sarà perdonata, tranne quella contro lo Spirito Santo, cioè il non riconoscere l’attività evidente di Dio attraverso l’azione di Gesù Cristo nel fare gli esorcismi (v.28), quindi dimostrando di essere più forte del diavolo (v.29). Dunque, i farisei rifiutavano Gesù e attribuivano il potere di Gesù al potere satanico, e non alla potenza dello Spirito Santo, questa era la bestemmia contro lo Spirito Santo! Mentre Matteo 23:33 si riferisce alla condanna degli scribi e farisei per la loro ipocrisia religiosa.

La similitudine delle vipere (Matteo 12:34; 23:33).

La similitudine delle vipere (Matteo 12:34; 23:33). Gesù parla della similitudine delle vipere sia in Matteo 12:34 e sia in Matteo 23:33. Il contesto di Matteo 12:34 si riferisce all’incredulità dei farisei riguardo la guarigione di Gesù di un indemoniato cieco e muto; i farisei dicevano che le Sue liberazioni demoniache erano dovute all’ aiuto del diavolo.  Gesù dice che ogni peccato e bestemmia sarà perdonata, tranne quella contro lo Spirito Santo, cioè il non riconoscere l’attività evidente di Dio attraverso l’azione di Gesù Cristo nel fare gli esorcismi (v.28), quindi dimostrando di essere più forte del diavolo (v.29). Dunque, i farisei rifiutavano Gesù e attribuivano il potere di Gesù al potere satanico, e non alla potenza dello Spirito Santo, questa era la bestemmia contro lo Spirito Santo! Mentre Matteo 23:33 si riferisce alla condanna degli scribi e farisei per la loro ipocrisia religiosa.