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La motivazione a non avere panico (Isaia 41:10)

La motivazione a non avere panico (Isaia 41:10). Una bambina e suo padre stavano tornando dal funerale della loro amata madre e moglie.  Alcuni vicini di casa li hanno invitati a trascorrere alcuni giorni con loro in modo che non fossero soli in casa con tutti i loro tristi ricordi.  Tuttavia, il padre decise che sarebbe stato meglio andare a casa.  Quella notte il padre mise il letto della bambina accanto al suo, ma nessuno dei due riusciva ad addormentarsi.  La figlia disse: “Papà, è buio, non posso vederti. Ma ci sei, non è vero?”  "Sì, cara, papà è qui vicino a te. Cerca di dormire”.  Alla fine la piccola si addormentò. Nell'oscurità e nella profondità della notte e del dolore, il padre in lacrime pregò ad alta voce: "O Padre celeste, è così buio, e il mio cuore trabocca di dolore. Ma tu ci sei, non è vero?”  E immediatamente gli venne in mente il brano del profeta Isaia: “Tu, non temere, perché io sono con te; non ti smarrire, perché io sono il t...

La provvidenza di Dio e il male

La provvidenza di Dio e il male Il problema del male è probabilmente il problema più difficile in tutta la teologia. Molte volte i cristiani non sanno che dire davanti le tragedie, gli atti terroristici, le malattie, le epidemie, le pandemie, i terremoti, e così via. Quando si parla del male si intende due cose: il male nel senso morale, riguardo il peccato (atti terroristici, omicidi, stupri, ecc.) e il male nel senso fisico o naturale (sofferenze dovute alle tragedie come: terremoti, alluvioni, malattie, epidemie, pandemie, ecc.). Alcuni pensando alla presenza del male negli uomini e nella loro storia si sono chiesti: “Se niente sfugge al controllo di Dio, come si spiega il fatto che il male esiste? E come addirittura, il male, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di Dio? Perché ci sono bambini che nascono con delle malformazioni? Perché esiste un’ingiustizia sociale? Perché ci sono le guerre?” Ma la perplessità non è solo per il male in sé, ma per l’intensità, l’atrocità e...