Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Salvatore

Luca 1:67-71: La lode profetica di Zaccaria (1)

Immagine
Luca 1:67-71: La lode profetica di Zaccaria (1) Vi siete mai sentiti così sopraffatti dalla gioia che le parole non bastavano a descriverla?  È accaduto a Zaccaria, quando improvvisamente pieno dello Spirito Santo scoppia in un canto gioioso di lode.  Luca dopo aver parlato della nascita di Giovanni Battista, ora riporta la reazione del padre Zaccaria, ovvero la lode, o com’è stato chiamato: “Il cantico di Zaccaria”, o “Il Benedictus”, chiamato così perché deriva dalla prima parola di questo cantico nella versione latina. Zaccaria era un sacerdote ed era sposato con Elisabetta, una donna sterile.  Entrambi erano anziani quando un angelo del Signore apparve a Zaccaria nel tempio, annunciandogli la nascita di un figlio, Giovanni Battista, che sarebbe stato un profeta e precursore del Messia. A causa della sua incredulità - non credeva che potessero avere un figlio visto la loro tarda età - Zaccaria rimase muto fino alla nascita di Giovanni.  Quando il bambino fu circon...

Salmo 24:3-6: La rivelazione della purezza del Signore

 Salmo 24:3-6: La rivelazione della purezza del Signore Spurgeon disse: “Ci dovrebbe essere una certa preparazione del cuore nel venire all'adorazione di Dio. Considera chi è colui nel cui nome ci riuniamo, e sicuramente non possiamo affrettarci insieme senza pensarci. Considera chi professiamo di adorare, e non ci affretteremo alla sua presenza come si corre al fuoco”. Non dobbiamo essere frettolosi nell’adorazione del Signore, ma dobbiamo preparare i nostri cuori adeguatamente considerando chi è. Questi versetti mettono in evidenza il fatto che Dio è santo e quindi implica l'assenza di ogni impurità morale e imperfezione, e il possesso, in grado infinito, di tutto ciò che è moralmente puro, amabile ed eccellente.  Pertanto il peccato è una cosa vile e detestabile a Dio, è un abominio.  (cfr. per esempio Proverbi 3:31-32; Abacuc 1:13). Matthew Henry disse: “Nessun attributo di Dio è più terribile per i peccatori della sua santità”. Per molti studiosi, questo salmo descri...

Luca 19:1-5: Il contesto della conversione di Zaccheo

 Luca 19:1-5: Il contesto della conversione di Zaccheo  L'incontro di Gesù con Zaccheo giunge al termine del viaggio verso Gerusalemme. La conversione di Zaccheo illustra il frutto (la salvezza) del pentimento e della fede, come anche la folla come un ostacolo per vedere Gesù, come lo era la cecità per il cieco che Gesù ha guarito prima di entrare a Gerico (Luca 18:35-43).  L'enfasi in questo racconto della conversione di Zaccheo è un’illustrazione che le cose impossibili agli uomini come la salvezza di una persona ricca, è possibile per Dio, come vediamo nell’incontro del giovane ricco con Gesù (Luca 18:18-30). La conversione di Zaccheo ci parla dell'iniziativa di Gesù nel cercare e trovare appunto Zaccheo per salvarlo (Luca 19:10). La storia di Zaccheo è il secondo evento di Gerico che descrive gli elementi della conversione, o del ravvedimento, l’altro è del figliol prodigo. Nel contesto della conversione di Zaccheo vediamo prima di tutto:

Filippesi 3:20-21: L’attesa del ritorno di Gesù Cristo

 Filippesi 3:20-21: L’attesa del ritorno di Gesù Cristo Con il passare degli anni, spesso ci troviamo deboli e indifesi, e possiamo essere scoraggiati nel vedere i nostri corpi che stanno invecchiando, decadendo e avvicinando alla morte.  Al pensiero della morte moltissime persone ne sono angosciate, ma la speranza dei veri cristiani è la loro cittadinanza eterna nei cieli da dove verrà anche il Salvatore e Signore Gesù Cristo che trasformerà i nostri corpi rendendoli gloriosi. La glorificazione è la trasformazione radicale sia del corpo che dell'anima dei credenti, perfezionandoli nella santità, e quindi adattandoli alla vita eterna in perfetta comunione con il Dio uno e trino.  Questi versetti ci dicono perché dovremmo dirigere la nostra attenzione alle cose celesti. Prima di tutto vediamo: I L’ATTESA IMPAZIENTE   Nel v. 20 leggiamo: “La nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore”. La cittadinanza dei veri c...

Giovanni 3:14-15: La seconda reazione di Gesù a Nicodemo (2)

 Giovanni 3:14-15: La seconda reazione di Gesù a Nicodemo (2) La necessità del sacrificio di Gesù Nei vv.9-13 abbiamo visto la seconda reazione di Gesù a Nicodemo, dopo aver parlato della natura e della necessità nuova nascita per vedere ed entrare nel regno di Dio. I vv.14-15 ci parlano ancora della seconda reazione di Gesù con l’insegnante d’Israele. Nei vv.14-15 troviamo un'altra chiara e forte affermazione del principio che la nostra salvezza dai peccati, è sempre un’opera della grazia di Dio. Questa salvezza è per mezzo il sacrificio di Gesù sulla croce, la Sua resurrezione ed esaltazione in cielo. Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così è stato necessario che il Figlio dell'uomo, Gesù, doveva essere innalzato per dare la vita eterna a chi crede in Lui! Nella Bibbia ciò che vediamo che la salvezza e quindi la vita eterna, non è per le buone opere, ma per sola grazia di Dio per la sola fede! (cfr. per esempio Romani 4:4; Galati 2:16; Efesini 2:8-9; Tito 3:5). Ci son...

Matteo 25:1-13: La parabola delle dieci vergini

 Matteo 25:1-13: La parabola delle dieci vergini  Questa parabola è stata raccontata da Gesù ai Suoi discepoli negli ultimi giorni prima della Sua crocifissione; con il Suo insegnamento Gesù avvertì i discepoli riguardo la fine dei tempi.  La mancanza di un'adeguata preparazione al Suo ritorno è eternamente disastrosa!! Questa parabola sottolinea la necessità di preparazione di fronte a un ritardo inaspettatamente lungo del ritorno di Gesù Cristo. In questa parabola troviamo tre figure: lo sposo che è Gesù Cristo (Matteo 9:15; cfr. Giovanni 3:29; Efesini 5:27; Apocalisse 19:7), che nell’Antico Testamento è Dio (Isaia 54:4–6; 62:5; Geremia 31:32; Osea 2:16,19). Le cinque vergini sagge sono i cristiani fedeli, o vigilanti e le cinque vergini stolte sono i credenti infedeli, o incuranti; e il rifiuto da parte dello sposo di lasciare le stolte fuori dal banchetto nuziale chiudendo loro la porta, è il giudizio finale, alla venuta del Figlio dell'uomo di cui si parla nel passag...

Deuteronomio 4:39: Il Signore è Dio ovunque!

 Deuteronomio 4:39: Il Signore è Dio ovunque! “Sappi dunque oggi e ritieni bene nel tuo cuore che il SIGNORE è Dio lassù nei cieli, e quaggiù sulla terra; e che non ve n'è alcun altro”. Dal v.32 fino al v.38, Mosè descrive Dio come Creatore Sovrano e Salvatore potente e anche la Sua unicità, infatti le Sue azioni non hanno precedenti. Il popolo è invitato a ricercare anche nei tempi antichi per vedere se ci fosse stato qualcuno simile a Dio. Mosè fa una serie di domande. Sappiamo benissimo che fare le domande giuste è un'abilità importante per insegnare la verità, e dall’altra parte, per chi le ascolta, le domande sono importanti per far riflettere e imparare la verità. Questa serie di domande retoriche implicano una risposta negativa: “No!”

Salmo 14:5-7: L’immanenza di Dio

Salmo 14:5-7: L’immanenza di Dio.  In questi versetti vediamo l’immanenza di Dio. Tradizionalmente, nella teologia cristiana, l'immanenza di Dio indica l'essere, o l'agire di Dio all'interno dell'umanità, o nel mondo, in contrasto con la trascendenza di Dio, che denota il Suo essere al di là, o al di sopra dell'umanità, o del mondo. Ma l’uno non contraddice l’altro perché Dio è nello stesso tempo trascendente e immanente. Martin Robinson dice: “Dio non è solo al di sopra della creazione, è anche potente in essa”.

Isaia 64:8-12: La preghiera appassionata per un risveglio (5). Ricordare a Dio la desolazione del Suo popolo

Isaia 64:8-12: La preghiera appassionata per un risveglio (5).  Ricordare a Dio la desolazione del Suo popolo In questi versetti Isaia prega il Signore con lo scopo di persuaderlo ad agire in favore del Suo popolo, ricordandogli che è Padre, Salvatore e Signore, e ricordandogli la desolazione della nazione, compresa la distruzione del tempio a Gerusalemme.  Così questa preghiera può essere una guida per una preghiera di risveglio, facendo considerare al Signore che cos’è la chiesa per Lui e la condizione attuale di certe chiese locali completamente desolate, morte, con la richiesta che possa intervenire per ridare di nuovo vita! John W. Basham diceva: “La preghiera è la spina dorsale di un risveglio ... Invece di sostituire nuove idee come film religiosi, o spettacoli sociali, perché non provare davvero il metodo dato da Dio per i risvegli: ‘Prega incessantemente?’” L’unica possibile via d'uscita dalle circostanze desolate del popolo d’Israele era il Signore...

Isaia 63:15-16: La preghiera appassionata per un risveglio (1)

Giovanni 10:9-10: Gesù è la porta.

Giovanni 10:9-10: Gesù è la porta. Un soldato romano andò da Giulio Cesare chiedendo il permesso di suicidarsi. Era una persona infelice e disperata, senza vitalità. Cesare lo guardò e gli disse: “Uomo, sei mai stato veramente vivo?" Chi è veramente vivo, gli piace vivere! Senza Gesù non c’è la vera vita! Quando sperimentiamo veramente Gesù, arriva una nuova vitalità, una sovrabbondanza di vita.  Solo quando viviamo con Cristo la vita diventa veramente degna di essere vissuta e iniziamo a vivere nel vero senso della parola. Nel contesto troviamo che Gesù sta facendo un’analogia che Lui è il buon pastore, in contrasto con i ladri e i briganti che pensano solo ai loro interessi  a scapito delle pecore, cioè i credenti, il Suo gregge, la Sua chiesa. Questi versetti rivelano che Gesù è la porta! 

Giovanni 14:6:L’unicità dell’Intercessione di Gesù.

Giovanni 14:6:L’unicità dell’Intercessione di Gesù. “Gesù gli disse: 'Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”.  Gesù non è uno dei tanti modi per avvicinarsi a Dio, o il migliore, è l'unico modo! Questa è una delle affermazioni più belle e importanti che troviamo nella Bibbia e non solo, che indicano l’unicità e l’esclusività dell’intercessione di Gesù tra Dio e gli uomini. Gesù è la via, la verità e la vita, l’unico che ci conduce a Dio! Non ci sono altre vie, o modi per essere condotti a Dio. Gesù è la via per arrivare a Dio perché è la verità e la vita! Questi versetti ci parlano che Gesù è l’unico mediatore tra Dio e gli uomini. 

Deuteronomio 12:31: Il nostro culto a Dio deve essere speciale perché Dio è speciale.

Deuteronomio 12:31:  Il nostro culto a Dio deve essere speciale perché Dio è speciale. “Non farai così riguardo al SIGNORE tuo Dio, poiché esse praticavano verso i loro dèi tutto ciò che è abominevole per il SIGNORE e che egli detesta; davano perfino alle fiamme i loro figli e le loro figlie, in onore dei loro dèi”. Nei vv.29-30 l’esortazione che viene fatta al popolo d’Israele è di non cadere nel laccio di seguire l’esempio dei popoli di Canaan che offrivano sacrifici ai loro dèi, anche umani, in diversi luoghi. Questo è abominevole per il Signore. In un passaggio precedente Mosè aveva scritto un avvertimento sul culto cananeo e sui suoi dèi: se li avessero seguiti, li avrebbe distrutti. Gli israeliti dovevano distruggere i loro altari e le loro statue (Deuteronomio 7:4-5; cfr. 12:2-3). Il Signore esigeva un culto esclusivo (Esodo 20:3; Deuteronomio 6:4-5; Matteo 4:10) e strutturato in modo completamente diverso dalla pratica dei Cananei. Perché? Perché il Signore è degno d...

Salmo 1:4-6: La via degli empi.

Salmo 1:4-6: La via degli empi. Il versetto 4 passa bruscamente dalla benedizione dei giusti, alla punizione degli empi. Nella precedente predicazione abbiamo visto la via del giusto, del devoto. Il devoto è l'uomo benedetto che conduce una vita incontaminata e prospera in conformità con la Parola del Signore. L’empio, invece, non è beato, è la persona che vive senza Dio, è moralmente corrotto, sarà condannato e dannato per sempre!  Anche se gli empi possono avere successo nei loro progetti malvagi (Salmo 37:7), un giorno saranno condannati da Dio!!

1 Corinzi 15:1-2: Il dono più prezioso.

1 Corinzi 15:1-2: Il dono più prezioso. Dio ci ha dato e ci dà doni preziosi, ma ce ne uno che più prezioso di tutti!! È un dono che è più prezioso dell’oro, dell’argento, e di qualsiasi altra cosa! È un dono impagabile, eppure è gratuito! È riservato non solo per Natale, ed è per tutti: giovani e anziani, maschi e femmine, di tutte le nazionalità. È un dono che non invecchia mai, è sempre attuale.  Questo dono prezioso è il Vangelo di Dio che riguarda Gesù Cristo! Tutte le dottrine della Bibbia sono importanti, ma il Vangelo è più prezioso di ogni dottrina, perché chi lo riceve è salvato dai suoi peccati! Paul D. Washer scrive: “Viviamo in un mondo che ci offre possibilità praticamente illimitate, e le opzioni che gareggiano per afferrare la nostra attenzione, sono innumerevoli. Si potrebbe affermare la stessa cosa riguardo il cristianesimo e all’ampia gamma di tematiche teologiche che è a disposizione di ogni studente. Si può trascorrere  una v...

Abacuc 3:16-19: La fede di Abacuc

Abacuc 3:16-19: La fede di Abacuc Questi ultimi versi di Abacuc contengono alcune delle parole più belle e profonde mai state scritte.  James Montgomery Boice ha scritto: “Che cosa rende questo capitolo, e in particolare i versi finali, così forte? Secondo me è il modo coraggioso in cui Abacuc abbraccia tutte le calamità che può immaginare e tuttavia trionfa su di loro nella conoscenza e nell'amore del suo Salvatore”.  Nella parte finale del suo salmo di preghiera, Abacuc esprime nuovamente i propri pensieri e sentimenti come aveva fatto all'inizio del capitolo (Abacuc 3:2).  In questi versetti vediamo come il profeta ha reagito alla rivelazione di Dio su quello che accadrà attorno a lui.  Il suo non è un atteggiamento di rassegnazione, né è un tentativo di nascondersi da ciò che accade intorno a lui.  Non cerca di raccogliere da sé le risorse morali, o psicologiche necessarie per far fronte a una situazione drammatica.  Abacuc si concentra su chi è Dio in ...

1 Timoteo 1:15: Un’affermazione degna di fiducia.

1 Timoteo 1:15: Un’affermazione degna di fiducia. “Certa è quest'affermazione e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori”. Il Gesù della fede non deve essere separato dal Gesù storico! Alcuni pensano che sono due aspetti separati: credere in Gesù nel senso spirituale è solo una questione di fede e non di storia, perché non possiamo sapere con certezza nulla della Sua esistenza! Ma l’affermazione che Gesù è venuto nel mondo, quindi (Gesù esisteva prima della sua nascita terrena, Giovanni 3:13,16; Giovanni 17:5) per salvare i peccatori è certa e degna di essere pienamente accettata.

Giovanni 3:17-18: Gesù è l’unico Salvatore.

Giovanni 3:17-18: Gesù è l’unico Salvatore. " Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.  Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio".  Gli uomini hanno bisogno di essere salvati e l’unico che ci può salvare è Gesù! Gesù è l’unico Salvatore e Signore che salva dai peccati, mandato da Dio perché ama il mondo (Giovanni 3:16; 4:42; Romani 8:1-3; 10:9-10; 1 Timoteo 1:15). Chi crede (cioè si affida completamente) in Gesù non è giudicato, non perirà, chi non crede nel presente in Gesù è già sotto giudizio, sotto l’ira di Dio e non solo lo sarà dopo la morte (Giovanni 3:36; Ebrei 9:27; Romani 5:9-11). “Salvato” (sózō) è l’opposto di essere condannato (vedi anche Giovanni 12:47) e comporta il ritrovarsi sotto la protezione del Buon Pastore (Giovanni 10:9). Ma la salvezza per tutti coloro che credono, implica il gi...

Matteo 1:21:Gesù si è fatto uomo per salvare il suo popolo dai loro peccati.

Matteo 1:21:Gesù si è fatto uomo per salvare il suo popolo dai loro peccati.  “Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati”.  Nei versetti precedenti Matteo dice che un angelo del Signore apparve a Giuseppe dicendogli che il bambino nel grembo della fidanzata Maria è stato generato dallo Spirito Santo; ora il messaggero di Dio gli comunica altri aspetti importanti riguardo questo bambino: il nome come lo doveva chiamare e la sua missione.  Giuseppe doveva prendere, a casa sua Maria per formalizzare il matrimonio (v.20), e doveva dare il nome al bambino generato in Maria dallo Spirito Santo. In questo modo, Gesù poteva essere stabilito della discendenza di Davide, infatti, il dargli anche il nome (Matteo 1:21; 1:25), significava che Giuseppe riconosceva formalmente Gesù, come proprio figlio, e quindi in questo modo faceva parte della discendenza del re Davide attraverso Giuseppe, che era della sti...

Giovanni 6:51:Gesù è il pane della vita.

Giovanni 6:51:Gesù è il pane della vita. “Io sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che io darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo”. Gesù è il pane vivente disceso dal cielo. È stato mandato dal Padre (Giovanni 3:16; 6:57).  “Cielo” (ouranós) indica un posto trascendente, il posto dove Dio dimora (Matteo 5:16; 23:22; Atti 7:55; Apocalisse 11:13). Gesù discende dal cielo, dove condivideva la gloria con Dio (Giovanni 17:5; 3:13; Atti 1:10-11; 7:55).  “Il pane vivente” è sinonimo di pane della vita e indica che Gesù dà la vita, la Sua carne, cioè il suo corpo per la vita del mondo. Questa è un’allusione alla Sua morte sulla croce, al Suo sacrificio (Matteo 20:28; 2 Corinzi 5:21; Galati 1:4; 2:20; 3:13; Efesini 5:2, 25; 1 Timoteo 2:6; Tito 2:14; 1 Pietro 2:24; 1 Giovanni 2:2). Anche la preposizione “per” (hyper) ci parla di sacrificio, infatti, è ripetutamente trovato in un contesto sacrificale ...