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Luca 4:23-24: La provocazione sconcertante

 Luca 4:23-24: La provocazione sconcertante  Durante la Seconda Guerra Mondiale, un prezioso dipinto di Rembrandt fu nascosto in una semplice fattoria olandese. Anni dopo, quando un esperto d’arte lo identificò, i contadini che avevano vissuto accanto ad esso per anni rimasero scioccati. “Ma era solo un vecchio quadro nella stanza degli ospiti”, dissero.  Avevano guardato un capolavoro ogni giorno senza riconoscerne il valore. Questa storia ci introduce perfettamente all’incontro di Gesù nella sinagoga di Nazaret; i suoi concittadini avevano il Figlio di Dio in mezzo a loro, eppure vedevano solo “il figlio di Giuseppe”.  La familiarità aveva offuscato la loro visione, impedendo loro di riconoscere il Messia che camminava tra loro. Nel brano di oggi, Luca 4:23-24, assistiamo a uno dei momenti più intensi del ministero terreno di Gesù. Dopo aver letto dalla Scrittura e aver dichiarato che quelle parole profetiche si stavano adempiendo in Lui, Gesù lancia una provo...

Luca 1:67-71: La lode profetica di Zaccaria (1)

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Luca 1:67-71: La lode profetica di Zaccaria (1) Vi siete mai sentiti così sopraffatti dalla gioia che le parole non bastavano a descriverla?  È accaduto a Zaccaria, quando improvvisamente pieno dello Spirito Santo scoppia in un canto gioioso di lode.  Luca dopo aver parlato della nascita di Giovanni Battista, ora riporta la reazione del padre Zaccaria, ovvero la lode, o com’è stato chiamato: “Il cantico di Zaccaria”, o “Il Benedictus”, chiamato così perché deriva dalla prima parola di questo cantico nella versione latina. Zaccaria era un sacerdote ed era sposato con Elisabetta, una donna sterile.  Entrambi erano anziani quando un angelo del Signore apparve a Zaccaria nel tempio, annunciandogli la nascita di un figlio, Giovanni Battista, che sarebbe stato un profeta e precursore del Messia. A causa della sua incredulità - non credeva che potessero avere un figlio visto la loro tarda età - Zaccaria rimase muto fino alla nascita di Giovanni.  Quando il bambino fu circon...

Osea 1:1: La Parola di Dio rivelata

 Osea 1:1: La Parola di Dio rivelata “Conoscere Dio senza Dio è impossibile; poiché egli è la fonte di ogni conoscenza, deve essere la fonte della conoscenza di se stesso” (John Blanchard). Nessuno meno di Dio può portarci informazioni vere e affidabili su se stesso ed è proprio quello che fa attraverso la Sua rivelazione attraverso i profeti, in questo caso di Osea. Osea iniziò il suo ministero durante un periodo di prosperità sotto il regno di Geroboamo II verso la fine del suo regno. Osea era del regno del Nord, d’Israele, servì il Signore nel periodo che precedette la caduta d’Israele da parte dell'Assiria che è avvenuta nel 722 a.C. John MacArthur scrive: “Osea era probabilmente nativo del regno del nord, come risulta evidente dalla sua familiarità con la storia, gli eventi e la topografia della zona settentrionale del paese (cfr.4:15; 5:1,13; 6:8-9; 10:5; 12:11-12; 14:6). Questo fa di lui e di Giona gli unici profeti-scrittori del regno del nord. Sebbene si rivolga tanto a Is...

Abacuc 3:16-19: La fede di Abacuc

Abacuc 3:16-19: La fede di Abacuc Questi ultimi versi di Abacuc contengono alcune delle parole più belle e profonde mai state scritte.  James Montgomery Boice ha scritto: “Che cosa rende questo capitolo, e in particolare i versi finali, così forte? Secondo me è il modo coraggioso in cui Abacuc abbraccia tutte le calamità che può immaginare e tuttavia trionfa su di loro nella conoscenza e nell'amore del suo Salvatore”.  Nella parte finale del suo salmo di preghiera, Abacuc esprime nuovamente i propri pensieri e sentimenti come aveva fatto all'inizio del capitolo (Abacuc 3:2).  In questi versetti vediamo come il profeta ha reagito alla rivelazione di Dio su quello che accadrà attorno a lui.  Il suo non è un atteggiamento di rassegnazione, né è un tentativo di nascondersi da ciò che accade intorno a lui.  Non cerca di raccogliere da sé le risorse morali, o psicologiche necessarie per far fronte a una situazione drammatica.  Abacuc si concentra su chi è Dio in ...

Matt. 2:16-18:La strage dei bambini in Betlemme.

Matt. 2:16-18:La strage dei bambini in Betlemme. Dopo un breve lasso di tempo passa, Erode si rende conto che i magi non torneranno a dirgli dove stava Gesù, e così egli utilizza le informazioni che ha ricevuto in precedenza dai capi dei sacerdoti, dagli scribi e dai Magi.  Egli sa dai capi religiosi il luogo di nascita del Messia (2:5-6) e sa dai magi quando nacque Gesù (2:7); con queste informazioni farà uccidere tutti i figli maschi, da due in giù, nella zona di Betlemme. Dio protegge Gesù dalla collera di Erode, ma non impedisce a Erode la strage di altri bambini. In questi versetti vediamo la collera di Erode, la crudeltà di Erode, il compimento della profezia della strage dei bambini.

La strage dei bambini in Betlemme (Matteo 2:16-18).

La strage dei bambini in Betlemme (Matteo 2:16-18). Dopo un breve lasso di tempo passa, Erode si rende conto che i magi non torneranno a dirgli dove stava Gesù, e così egli utilizza le informazioni che ha ricevuto in precedenza dai capi dei sacerdoti, dagli scribi e dai Magi.  Egli sa dai capi religiosi il luogo di nascita del Messia (2:5-6) e sa dai magi quando nacque Gesù (2:7); con queste informazioni farà uccidere tutti i figli maschi, da due in giù, nella zona di Betlemme. Dio protegge Gesù dalla collera di Erode, ma non impedisce a Erode la strage di altri bambini. In questi versetti vediamo la collera di Erode, la crudeltà di Erode, il compimento della profezia della strage dei bambini.

Come fai a sapere che la Bibbia è vera?

Come fai a sapere che la Bibbia è vera? Questa è davvero un’ottima domanda perché viene messa in gioco la fede cristiana.La Bibbia è la fonte principale riguardo Gesù Cristo e tutte le dottrine che costituiscono la fede Cristiana,quindi se la Bibbia non è vera, i cristiani sono illusi. La Bibbia è vera, attendibile, è la Parola di Dio; Gesù stesso lo dichiara nel Vangelo rivolgendosi a Dio: “la tua parola è verità” (Giov.17:17). Perché la Bibbia è vera? Quali sono le prove della sua autenticità?

Dio comunica?

Dio comunica? Nella meditazione precedente abbiamo visto che Dio esiste, la domanda ora è Dio parla? Dio comunica con gli uomini? Se si, come? Che Dio parli, che si riveli agli uomini è necessario e di estrema importanza per la nostra vita.  Ci sono almeno tre motivi per cui abbiamo bisogno della rivelazione di Dio.  1. Perché Dio è inaccessibile agli uomini per la sua natura. 1 Timoteo 6:16: "il solo che possiede l'immortalità e che abita una luce inaccessibile; che nessun uomo ha visto né può vedere; a lui siano onore e potenza eterna. Amen".  Isaia 45:15 dice: "In verità tu sei un Dio che ti nascondi, o Dio d'Israele, o Salvatore!" Dio abita una luce inaccessibile, nessun uomo ha visto e può vedere, è un Dio che si nasconde, ecco perché abbiamo bisogno della sua rivelazione. Dio è al di fuori la nostra esperienza sensoriale, Dio è trascendente, è Colui che è illimitato nella Sua conoscenza e nella Sua potenza , è non è soggetto al tempo e ...

Il regno imbattibile

Salmo 2. Ci sono diversi salmi che vengono chiamati messianici perché parlano del Messia , parlano profeticamente di Gesù , come questo salmo (Cfr. Matteo 3:17; Marco 1:11; Luca 3:22; 9:35; Atti 4:25-28; 13:32-33; Ebrei 1:3-6; Apocalisse 12:5; 19:15-19, ecc.). Il Salmo riflette il patto di Dio con il re Davide e di conseguenza con la sua discendenza, comporta la promessa che attraverso la dinastia davidica, Dio stabilisce il Suo dominio universale sulla terra e in modo definitivo nella persona di Gesù, che è della stirpe di Davide (Matteo 1:1; Luca 1:32; 2:4,11). Alcuni studiosi dicono che questo salmo si basava su un evento storico e veniva cantato per l’incoronazione di un re come quello riportato in 2 Samuele 5:3 quando venne unto re Davide, è una dichiarazione rituale, che il re di Gerusalemme, grazie a Yahweh è inattaccabile, imbattibile, e invincibile, ma era cantato in tempi di crisi nazionali quando le il popolo aveva bisogno di ricordare che Dio aveva stabilito il loro ...