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Genesi 50:19-20: Dio guida la storia!

Genesi 50:19-20: Dio guida la storia! “Si faccia una domanda e si dia una risposta”, dice il giornalista e conduttore televisivo Gigi Marzullo.  Sappiamo che certe domande hanno una risposta immediata, altre domande non hanno risposte, altre ancora arriveranno con il tempo.  C’è una frase che reputo molto simpatica del filosofo, mistico e guru Osho (1931-1990): “Solo il tempo ti darà le risposte che stai cercando, e te le darà quando avrai dimenticato le domande”. Ma come possiamo rispondere a queste domande:  “Quanti giorni brutti possiamo sopportare?” “Quanti problemi uno dopo l’altro possiamo sostenere?” “In che modo dobbiamo reagire nelle circostanze brutte?” “Quali verità su Dio dobbiamo ricordare nelle circostanze brutte?”  Altre domande potrebbero essere: “Cosa spingerebbe dei fratelli a vendere un loro fratello?” “Come può un giovane essere tradito e venduto come uno schiavo, e da questa condizione diventare il secondo uomo più potente di Egitto? Prima di dim...

Genesi 50:20: Dio cambia il male in bene!

 Genesi 50:20: Dio cambia il male in bene! “Voi avevate pensato del male contro di me, ma Dio ha pensato di convertirlo in bene per compiere quello che oggi avviene: per conservare in vita un popolo numeroso”. Quanti giorni brutti possiamo sopportare? Quanti problemi uno dopo l’altro possiamo sostenere? In che modo dobbiamo reagire in queste circostanze? Quali verità su Dio dobbiamo ricordare?  La storia di Giuseppe ci aiuta a rispondere a queste domande. Se qualcuno ha avuto una serie di circostanze brutte senza aver commesso nulla di male, quello era proprio Giuseppe, e questo ci fa capire che non sempre la sofferenza è una disciplina (cfr. per esempio Ebrei 12:4-11), o una prova (cfr. per esempio 1 Pietro 1:6-7), o un giudizio di Dio (cfr. per esempio 1 Corinzi 11:27-31). A causa della gelosia dei suoi fratelli, Giuseppe si trovò prima gettato in una cisterna (Genesi 37:12-24), poi venduto schiavo a dei mercanti (Genesi 37:25-36), che a loro volta lo vendettero schiavo in E...

LE RISPOSTE ALLE PREGHIERE (3). Le risposte che non sono come vogliamo.

LE RISPOSTE ALLE PREGHIERE (3). Le risposte che non sono come vogliamo. Ruth Bell Graham, la moglie dell’evangelista Bill Graham disse: “Dio non ha sempre risposto alle mie preghiere. Se lo avesse fatto, avrei sposato l'uomo sbagliato, diverse volte!” Possiamo essere scoraggiati, frustrati, tristi quando Dio non risponde alle nostre preghiere come vogliamo, ma non deve essere così! Dio sa il fatto suo! William Culbertson diceva: “Continua a pregare, ma sii grato che le risposte di Dio sono più sagge delle tue preghiere!”. Abbiamo visto fino ad ora le risposte dirette alle preghiere, le risposte ritardate, ora vediamo le risposte che non arrivano, le risposte differenti,  le risposte negative.

Luca 2:41-51:Gesù nella casa del Padre.

Luca 2:41-51:Gesù nella casa del Padre.  Forse molti di noi hanno visto il classico film di Natale: "Mamma ho perso l’aereo”. Questo film illustra molto bene il panico dei genitori quando scoprono di aver lasciato uno dei loro figli a casa, da solo, quando loro partono, con il resto della loro famiglia in Europa, per le vacanze di Natale. In questa passo troviamo un'esperienza simile, per Giuseppe e Maria che involontariamente hanno lasciato Gesù a Gerusalemme mentre stavano tornando a casa, a Nazaret da Gerusalemme. Questa sezione di Luca contiene una circostanza cruciale nella vita di Gesù, concludendo i racconti dell’infanzia, Luca vuole mettere in evidenza il rapporto speciale di Gesù con Dio e la Sua missione al quale deve obbedire.

Gesù nella casa del Padre (Luca 2:41-51).

Gesù nella casa del Padre (Luca 2:41-51).  Forse molti di noi hanno visto il classico film di Natale: "Mamma ho perso l’aereo”. Questo film illustra molto bene il panico dei genitori quando scoprono di aver lasciato uno dei loro figli a casa, da solo, quando loro partono, con il resto della loro famiglia in Europa, per le vacanze di Natale. In questa passo troviamo un'esperienza simile, per Giuseppe e Maria che involontariamente hanno lasciato Gesù a Gerusalemme mentre stavano tornando a casa, a Nazaret da Gerusalemme. Questa sezione di Luca contiene una circostanza cruciale nella vita di Gesù, concludendo i racconti dell’infanzia, Luca vuole mettere in evidenza il rapporto speciale di Gesù con Dio e la Sua missione al quale deve obbedire.

Matteo 2:19-23: Il ritorno a Nazaret.

Matteo 2:19-23: Il ritorno a Nazaret. Charles Colson afferma: “Non è quello che facciamo che conta, ma quello che un Dio sovrano sceglie di fare attraverso di noi. Dio non vuole il nostro successo; Egli ci vuole. Egli non richiede i nostri risultati; esige la nostra obbedienza”. Ancora una volta in questi versetti vediamo l’obbedienza di Giuseppe, un esempio per tutti noi. Dio richiede da tutti noi l’obbedienza (Levitico 25:18; Deuteronomio 13:4; 26:16; 32:46; 1 Samuele 15:22; Romani 6:16-18; 1 Pietro 1:14-16).

Il ritorno a Nazaret (Matteo 2:19-23).

Il ritorno a Nazaret (Matteo 2:19-23). Charles Colson afferma: “Non è quello che facciamo che conta, ma quello che un Dio sovrano sceglie di fare attraverso di noi. Dio non vuole il nostro successo; Egli ci vuole. Egli non richiede i nostri risultati; esige la nostra obbedienza”. Ancora una volta in questi versetti vediamo l’obbedienza di Giuseppe, un esempio per tutti noi. Dio richiede da tutti noi l’obbedienza (Levitico 25:18; Deuteronomio 13:4; 26:16; 32:46; 1 Samuele 15:22; Romani 6:16-18; 1 Pietro 1:14-16).

L’annuncio della nascita di Gesù a Maria. Prima parte (Luca 1:26-33).

L’annuncio della nascita di Gesù a Maria.  Prima parte (Luca 1:26-33). L’annuncio della nascita di Gesù è il parallelo dell’annuncio della nascita di Giovanni, e serve a dimostrare la grandezza di Gesù rispetto a Giovanni.  Il concepimento di Giovanni ha del miracoloso per i genitori anziani e la mamma sterile, ed è importante per il ministero di Gesù, il ruolo di Giovanni era di preparare la via a Gesù (Luca 1:17). Ma il concepimento e la nascita di Gesù lo è ancora di più: Gesù è il Figlio dell’Altissimo ed è generato dallo Spirito Santo! In questi versi abbiamo una storia misteriosa, incredibile e gloriosa, perché qui è descritto che Dio ha mandato un essere celeste sulla terra con la notizia dell’imminente incarnazione di suo Figlio, Gesù, il Salvatore del mondo! Noi in questi versi vediamo il mese, il messaggero e il messaggio.

Se Isaia 7:14 parlando profeticamente della nascita di Cristo dice che sarebbe stato chiamato Emmanuele, come mai un angelo del Signore dice a Giuseppe di chiamarlo Gesù?

Se Isaia 7:14 parlando profeticamente della nascita di Cristo dice che sarebbe stato chiamato Emmanuele, come mai un angelo del Signore dice a Giuseppe di chiamarlo Gesù? Prima di tutto vediamo che Gesù viene chiamato con diversi nomi nella Bibbia, per esempio in Isaia 9:7 è scritto che il Messia, quindi Gesù sarà chiamato Consigliere Ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace, quindi vediamo che Isaia dice che Gesù sarebbe stato chiamato con nomi diversi. Secondariamente vediamo che l’enfasi non è al nome di famiglia, ma al fatto che il nome contraddistingue sia il carattere che la missione di Gesù.  In Matteo 1:22 comunque Matteo cita la profezia di Isaia 7:14 e da anche il significato del nome Emmanuele, (EmmanouÄ“l) che significa “Dio con noi”, poi Matteo continua a raccontare la sua storia dicendo che quando Maria partorì, misero il nome che l’angelo aveva detto e cioè Gesù(IÄ“sous una traslitterazione dall’ebraico Yeshua’ ) che vuol dire “Yahweh salva” o...