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La diagnosi del vuoto esistenziale del mondo e la pienezza di Dio in Cristo

La diagnosi del vuoto esistenziale del mondo e la pienezza di Dio in Cristo Viviamo in un’epoca straordinaria: abbiamo progresso, tecnologia, intrattenimento senza fine. Abbiamo più comodità che mai.  Eppure, se ragioniamo con onestà, vediamo tanti cuori inquieti intorno a noi; forse lo è anche il nostro. Tutti noi viviamo con una sete profonda che sembra difficile da dissetare, una sete che cerchiamo nel successo, nel piacere, nelle esperienze, nelle relazioni... eppure qualcosa sembra sempre mancare. Hai mai provato a riempire un contenitore bucato? Per quanto versi acqua, non si riempie mai. Non è colpa dell’acqua - è la natura del contenitore. Viviamo nell’epoca più prospera della storia, eppure i tassi di depressione, ansia e suicidio sono ai massimi storici. Com’è possibile?  Se il benessere materiale fosse la risposta, dovremmo essere la generazione più felice di sempre. Invece siamo quella più vuota. Il punto è: Non è il mondo che ci manca. È Dio che ci manca! Il mondo...

Giudici 21:25: Senza una guida timorata di Dio c’è disordine

 Giudici 21:25: Senza una guida timorata di Dio c’è disordine “ In quel tempo, non c'era re in Israele; ognuno faceva quello che gli pareva meglio”. Questo è stato il ritornello di tutto il libro dei Giudici (Giudici 17:6; 18:1; 19:1). Essenzialmente, Dio non era riconosciuto come Re in Israele; il periodo dei giudici fu un periodo di anarchia e sconvolgimento.  Le persone spesso senza leader sguazzavano nell'idolatria, nell'immoralità e nell'odio.  Il peccato abbondava sia a livello personale che nazionale, e Dio permise ripetutamente al nemico di sopraffare il Suo popolo. Questo commento conclusivo del v.25 in Giudici, riflette i tre peccati principali del libro: infedeltà al Signore (Giudici 1:1–3:6), individualismo morale autodistruttivo (Giudici 3:7–16:31) e ferocia omicida che uccide la società (Giudici 17:1–21:25). Nel contesto vediamo che un Eframita di nome Michea usò l'argento rubato per fare un idolo e reclutò un levita per servire come sacerdote di famig...

Giosuè 7:11: Capire la causa della sconfitta.

Giosuè 7:11: Capire la causa della sconfitta. “Israele ha peccato; essi hanno trasgredito il patto che avevo loro comandato d'osservare; hanno perfino preso dell'interdetto, lo hanno rubato, hanno mentito, e lo hanno messo fra i loro oggetti”. Quando Israele fu sconfitto ad Ai (vv.2-5), Giosuè si lamenta prostrato davanti al Signore; la sua preghiera rivela il suo panico, si preoccupa di cosa potrà accadere: i popoli di Canaan avrebbero preso coraggio contro Israele (vv. 7-9). Giosuè non doveva preoccuparsi delle possibili conseguenze della sconfitta, ma di cercare la causa della sconfitta. Il Signore, mette in chiaro che il problema della sconfitta è: Israele ha peccato! Il peccato d’Israele prima di tutto sta nel fatto: