Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta azioni

Come liberarsi dal senso di colpa (1)

 Al di sopra dei problemi Come liberarsi dal senso di colpa (1) Alzate la mano se vi è mai capitato di sentirvi schiacciati dal peso del senso di colpa. Quante volte avete commesso un errore e poi vi siete tormentati per giorni, settimane, mesi, o addirittura anni? Il senso di colpa è un'esperienza comune a tutti noi, può essere causato da errori grandi o piccoli, reali o immaginari. Il senso di colpa è come un fardello di grossi sassi, o addirittura un peso come una casa che c’impediscono di muoverci e di vivere serenamente. È come un'ombra che ci perseguita ovunque andiamo, facendoci rivivere continuamente i nostri errori e le nostre mancanze. È come una voce interiore che ci tormenta con rimproveri e accuse. È come una prigione mentale, può imprigionarci in una gabbia di pensieri negativi, impedendoci di vedere il futuro con speranza. Il Signore, il Dio della Bibbia è Colui che ci libera dai sensi di colpa! J. I. Packer disse: “Il fatto fondamentale della religione biblica è...

1 Cronache 16:28-29; 35: La gloria di Dio e le nostre azioni (2)

 1 Cronache 16:28-29; 35: La gloria di Dio e le nostre azioni (2) Stiamo ancora in questo meraviglioso capitolo di 1 Cronache riguardo la gloria di Dio. Questo canto di lode di Davide si conclude con una preghiera affinché Dio liberi il Suo popolo dall'esilio e lo riporti nella sua terra, dove ancora una volta lo loderanno. In questa predicazione vediamo altre due nostre azioni in relazione alla gloria di Dio. Cominciamo con: I L’ APPROVAZIONE (vv.28-29) Nei vv.28-29 è scritto: “Date al SIGNORE, o famiglie dei popoli, date al SIGNORE gloria e forza. Date al SIGNORE la gloria dovuta al suo nome, portategli offerte e venite in sua presenza. Prostratevi davanti al SIGNORE vestiti di sacri ornamenti” (Deuteronomio 32:3; Salmo 29:1-2; 96:7-9). Prima di tutto vediamo in questi versetti: A) L’imperativo Per tre volte troviamo il comandamento “date” (hābû - qal imperativo attivo). “Dare” in Ebraico significa “accreditare”, “attribuire”, cioè dire parole di eccellenza, o grandezza su una pe...

1 Cronache 16:10,24-25: La gloria di Dio e le nostre azioni (1)

 1 Cronache 16:10,24-25: La gloria di Dio e le nostre azioni (1) Continuiamo la nostra serie di meditazioni sulla gloria di Dio. È interessante notare che in questo contesto, quindi al tempo di Davide, ancora una volta vi è uno stretto legame tra l'arca e la gloria di Dio.  A Davide non fu permesso di costruire il tempio, ma fu responsabile di portare l'arca a Gerusalemme e di collocarla lì in una tenda sacra.  Quando ciò accadde, Davide compose un canto, o salmo che esaltava la gloria di Dio. Ma andiamo con ordine.  Dopo che Davide è stato incoronato re, si propone di portare l'arca di Dio a Gerusalemme (13:1–4). L'arca dell'alleanza, simbolo della presenza di Dio, giaceva dimenticata in una casa di campagna (1 Samuele 13:5-14; 15:25).  Davide decise di riportarla al suo legittimo posto al centro della vita religiosa della nazione.  Nel portare l'arca a Gerusalemme, il suo scopo era quello di fare di Gerusalemme il centro religioso, oltre che politico...

Salmo 14:1-4: L’azione dello stolto

  Salmo 14:1-4: L’azione dello stolto James Johnston commentando su questi versetti dice: “Nel dicembre 1989 la copertina ‘The Atlantic’ poneva la domanda ‘Possiamo essere buoni senza Dio?’ Il punto di questo articolo è che mentre i cristiani non sono perfetti, l'etica e la moralità che apprezziamo nella civiltà occidentale provengono dalla Bibbia. Man mano che la nostra società diventa secolare, perderemo le basi per etica e moralità. ‘Se il cristianesimo declina e muore nei prossimi decenni, il nostro universo morale e anche l'universo politico relativamente umano che sostiene sarà in pericolo’. Il principio alla base è che il modo in cui ci comportiamo è in definitiva radicato in ciò in cui crediamo su Dio. Senza Dio non c'è nulla che ci possa trattenere dall'immergerci in tutti i tipi di orrori”.  Nella precedente predicazione abbiamo visto il credo dello stolto, abbiamo visto che lo stolto è senza senno, senza saggezza, è ateo. Continuiamo la meditazione di questo ...

1 Corinzi 6:12: Uno slogan da rivedere.

1 Corinzi 6:12: Uno slogan da rivedere. “ Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile. Ogni cosa mi è lecita, ma io non mi lascerò dominare da nulla”. La nostra società è piena di slogan, uno slogan per esempio è: “Se ti fa sentire bene, fallo!”; un altro: “Importante è l’amore”;   ecc. Che cos'è uno slogan? È una frase piena di concetti e sintetica, orecchiabile e coinvolgente, destinata a rimanere impressa nella mente e a convincere l'ascoltatore. Ora la dichiarazione: “Ogni cosa è lecita”, probabilmente a Corinto era uno slogan e Paolo lo usa per presentare una verità importante per tutti. Oppure i cristiani avevano frainteso l’insegnamento di Paolo riguardo la libertà che si ha in Gesù Cristo confondendola con la libertà di peccare. Ma nessuna azione può essere legittima se è contraria alla rivelazione di Dio: la Bibbia. Come molte persone oggi, i cristiani di Corinto razionalizzavano i loro peccati, erano abili a dare buone ragioni quando facevano azioni sbagli...

Tito 1:16: Le nostre azioni negano, o affermano la nostra professione di fede.

Tito 1:16: Le nostre azioni negano, o affermano la nostra professione di fede.  “Professano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti, essendo abominevoli e ribelli, incapaci di qualsiasi opera buona”. Molte persone affermano di conoscere Dio. Come possiamo sapere se davvero lo conoscono? Non lo sapremo con assoluta certezza in questa vita, ma uno sguardo al loro stile di vita ci dirà tanto se lo conoscono veramente. Paolo ha lasciato Tito a Creta per organizzare la chiesa e costituire gli anziani (responsabili di chiesa). L’anziano deve avere certe caratteristiche, tra le quali quella di essere attaccato alla Parola di Dio, in grado di esortare secondo la sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono (Tito 1:9). Paolo mette in guardia Tito riguardo il fatto che a Creta vi sono molti ribelli, ciarloni e seduttori, quindi falsi dottori; Tito li deve riprendere perché siano sani nella fede e non diano retta alle favole giudaiche e né a comandamenti degli uomini ...

Proverbi 4:23: Il cuore è importante per il nostro comportamento.

Proverbi 4:23: Il cuore è importante per il nostro comportamento. “Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita”. Gli psicologi si chiedono se il comportamento umano è determinato da processi interni alla persona, o da eventi esterni? Come dire siamo attivi, cioè siamo responsabili delle nostre azioni, o passivi nel senso che subiamo gli eventi del mondo? Vale a dire che la colpa è degli altri. Quello che vediamo nella Bibbia è che noi siamo responsabili delle nostre azioni.  Il cuore è importante perché nessuno può essere in buona salute se il suo cuore è in cattive condizioni. Il cuore è un organo vitale. Lo stesso vale spiritualmente, pertanto va custodito.  “Custodire” indica sorvegliare, proteggere, è una parola usata per indicare le torri di guardia, le sentinelle (2 Re 17:9; 18:8). Il cuore è la sede delle energie collettive dell’uomo, il centro della vita personale. Il cuore è la sede intellettuale, (Deut...