Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta problemi

La legge di Murphy

Immagine
 La legge di Murphy Oggi vi voglio parlare della legge di Murphy. Certamente avete sentito parlare di questa legge. La legge di Murphy dice: “Quando tutto può andare storto, lo farà”; oppure “se qualcosa può andar male andrà male”. Questa legge prende il nome da Edward Aloysius Murphy, un ingegnere militare che lavorava su esperimenti con razzi per l’USAF nel 1949. Durante uno di questi esperimenti, Murphy notò che i sensori erano stati montati tutti nel modo sbagliato e pronunciò la frase che sarebbe diventata celebre. Viene spesso citata in contesti di ingegneria, progettazione e gestione del rischio per sottolineare l'importanza di considerare tutti i possibili scenari negativi. La Legge di Murphy è stata poi resa popolare da Arthur Bloch, che ha raccolto una serie di frasi umoristiche e sarcastiche nel suo libro "La legge di Murphy". Queste frasi descrivono situazioni frustranti e quotidiane in cui molti possono riconoscersi, spesso presentate in forma statistico-mate...

Salmo 74:21-22: La natura della supplicazione di Asaf (2)

  Salmo 74:21-22: La natura della supplicazione di Asaf (2) La storia raccontata in questo salmo di lamento, la possiamo dire in un modo poetico. Il cielo, una tela di nero inchiostro, era squarciato da strisce frastagliate di lampi. Il tuono rimbombò, un rombo assordante che scosse le fondamenta della terra. La pioggia scrosciava a torrenti, ogni goccia era un piccolo proiettile ghiacciato che si abbatteva sui vetri delle finestre.  Il vento ululava, una sinfonia luttuosa che portava con sé l'odore del sale e della decadenza.  Israele era un mare tempestoso in un fragile vascello, sballottato dall'implacabile tempesta. Ma cosa fa Asaf in questo momento di profonda angoscia? Asaf alza gli occhi al cielo e rivolge a Dio una supplica urgente e appassionata, ma piena di fede. Sebbene il salmo sia ambientato in un contesto storico specifico, i sentimenti di paura, angoscia e speranza espressi da Asaf sono universali.  La tempesta che si era abbattuta su Israele è un'alle...

Salmo 74:4-11: Fino a quando?

 Salmo 74:4-11: Fino a quando?  Avete mai provato quella sensazione di essere sopraffatti da problemi che sembrano interminabili? O che i problemi non finiscono mai, che vengono uno dietro l’altro? Quando la sofferenza si protrae e le risposte tardano ad arrivare, è naturale rivolgersi a Dio con domande tipo: “Perché non interviene”, oppure “Fino a quando, Signore?” È proprio questo il grido angosciato del salmista Asaf, che visse in un periodo in cui Gerusalemme, il cuore del culto Ebraico con il suo tempio, fu saccheggiata e profanata dai Babilonesi.  In questo Salmo, Asaf dà voce al dolore e alla confusione di un popolo che si sente abbandonato da Dio. Ma la sua storia, scritta centinaia di anni fa, risuona ancora oggi nelle nostre vite, quando ci troviamo di fronte a sfide che sembrano insormontabili.  Nella precedente predicazione di questo salmo (vv.1-3) abbiamo visto la perplessità del salmista Asaf riguardo la situazione drammatica in cui si trovava Geru...

Neemia 2:4: Un uomo di preghiera in azione

  Neemia 2:4: Un uomo di preghiera in azione “E il re mi disse: ‘Che cosa domandi?’ Allora io pregai il Dio del cielo”. Erano ormai trascorsi tredici anni da quando Artaserse aveva emanato il decreto che conferiva a Esdra l’autorità di recarsi a Gerusalemme e riformare Israele (Esdra 7:7; Neemia 2:1).  L’opera di Esdra ebbe un certo successo iniziale, ma quando i Giudei cercarono di rafforzare le difese di Gerusalemme ricostruendo le mura della città, i loro nemici li accusarono di volersi ribellare alla Persia. Questi denunciarono la cosa ad Artaserse, con il risultato che il re emanò un decreto che imponeva l’immediata interruzione dei lavori (Esdra 4:7-23). Nel frattempo, in Persia, Neemia, un funzionario Giudeo del palazzo del re, era salito al fidato grado di coppiere (cfr. per esempio Neemia 1:11). Quando i Giudei vennero a sapere che uno dei loro era in grado di parlare al re, si recarono in Persia per vederlo. In particolare, gli raccontarono del disagio che gli opposi...

Come liberarsi dal senso di colpa (3)

 Al di sopra dei problemi Come liberarsi dal senso di colpa (3) Stiamo studiando su come essere liberi dal senso di colpa, dall’esempio dal re Davide, l’uomo secondo il cuore di Dio (1 Samuele 13:14; 2 Samuele 23:1; Atti 13:22), eppure ha commesso adulterio e omicidio. Per quasi un anno, Davide si rifiutò persistentemente di affrontare i suoi peccati, alla fine, Dio mandò il profeta Natan ad affrontarlo, ed egli alla fine si pentì (2 Samuele 12). Questo è l’ultimo messaggio a riguardo. I sensi di colpa possono essere una bussola affidabile, che ci indica quando abbiamo fatto qualcosa di sbagliato e ci spinge e guida a fare ammenda e a cercare il perdono di Dio. Ci possono aiutare a crescere moralmente e spiritualmente. Ma possono anche essere come un ingranaggio arrugginito che ci blocca e ci rende incapaci di progredire nella nostra vita, possono ostacolare la nostra crescita e il nostro benessere psicofisico spirituale. Come un orologio rotto che scorre in modo irregolare e incon...

Come liberarsi dal senso di colpa (2)

 Al di sopra dei problemi Come liberarsi dal senso di colpa (2) Alexander Pope disse: “Errare è umano, perdonare è divino”. Una citazione molto profonda e chissà quante volte l’abbiamo sentita, o detta, ma che rispecchia una verità biblica, infatti nel libro sacro del Signore, il tema del perdono è centrale.  Dio è pronto a perdonare i peccati di coloro che si pentono sinceramente (cfr. per esempio Salmo 86:5; Isaia 1:18; 55:6-7; 1 Giovanni 1:8-10). Questa è la seconda predicazione su come liberarsi del senso di colpa considerando l’esempio del re Davide. Abbiamo meditato sul Salmo 38:4-7 e 32:1-2, oggi meditiamo sul Salmo 51:1-4. Il Salmo 51, è una preghiera di confessione di peccato, qui troviamo alcune caratteristiche per sbarazzarsi dal senso di colpa. I IL RICHIAMO  Questo salmo descrive la storia di quando il profeta Natan andò da Davide dopo che il re commise adulterio con Bat-Sceba e si macchiò dell’omicidio del marito di lei (2 Samuele 11) e il suo pentimento (2 ...

Come liberarsi dal senso di colpa (1)

 Al di sopra dei problemi Come liberarsi dal senso di colpa (1) Alzate la mano se vi è mai capitato di sentirvi schiacciati dal peso del senso di colpa. Quante volte avete commesso un errore e poi vi siete tormentati per giorni, settimane, mesi, o addirittura anni? Il senso di colpa è un'esperienza comune a tutti noi, può essere causato da errori grandi o piccoli, reali o immaginari. Il senso di colpa è come un fardello di grossi sassi, o addirittura un peso come una casa che c’impediscono di muoverci e di vivere serenamente. È come un'ombra che ci perseguita ovunque andiamo, facendoci rivivere continuamente i nostri errori e le nostre mancanze. È come una voce interiore che ci tormenta con rimproveri e accuse. È come una prigione mentale, può imprigionarci in una gabbia di pensieri negativi, impedendoci di vedere il futuro con speranza. Il Signore, il Dio della Bibbia è Colui che ci libera dai sensi di colpa! J. I. Packer disse: “Il fatto fondamentale della religione biblica è...

Efesini 3:20: Troppo bello per essere vero!

 Efesini 3:20:  Troppo bello per essere vero! Quante volte abbiamo sentito, o abbiamo detto: "Troppo bello per essere vero!" È un’espressione che usiamo per varie circostanze, per esempio riferito a qualcosa che abbiamo desiderato moltissimo e che finalmente, dopo lunga attesa, si realizza e quasi quasi non ci crediamo che possa essere accaduto proprio a noi! Diciamo: “Proprio a me! Non ci posso credere! Troppo bello per essere vero!” Oppure si usa per indicare una situazione, o un evento che appare eccezionalmente positivo, quasi al punto da sembrare irrealistico, e per questo motivo è sospetto.  In questo senso, la frase implica un certo grado di scetticismo, o diffidenza, perché si crede che ci sia un imbroglio, o una trappola nascosta. "Troppo bello per essere vero!" descrive un'offerta, o un affare che sembra troppo vantaggioso per essere reale, ma credi che sia un imbroglio, come per esempio: vedi un'auto in vendita quasi nuova a un prezzo molto basso,...

Salmo 62:5: Il soliloquio per il riposo della propria anima!

 Salmo 62:5: Il soliloquio per il riposo della propria anima! “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza”. Un soliloquio lo possiamo trovare in un personaggio teatrale che sta riflettendo sui propri pensieri e sentimenti interiormente, come per esempio, in "Amleto" di William Shakespeare, quando Amleto si chiede se sia meglio essere o non essere, esponendo i suoi dubbi e le sue paure. Una persona mentre cammina, o mentre si trova in auto, o nella sua stanza parla ad alta voce rivolgendosi a se stesso per esprimere i suoi pensieri più intimi, o per riflettere su vari aspetti della sua vita, per fare un punto della sua situazione, o per riflettere sulle scelte passate, o sulle decisioni importanti da prendere, anche questo è soliloquio. Oppure mentre facciamo la spesa ripetiamo a voce alta a noi stessi ciò che dobbiamo comprare per non dimenticare niente, anche questo è soliloquio. Non è raro che uno sportivo prima di una gara dice a se stesso:...

Al di sopra dei problemi! Sbarazzati della tua preoccupazione!

  Al di sopra dei problemi! Sbarazzati della tua preoccupazione! Ci sono delle sane preoccupazioni, nel senso di essere attenti e vigili riguardo l’educazione dei figli, per l’opera del Signore, di curare i rapporti interpersonali, la pianificazione del lavoro, e così via. Ma in questa predicazione vedremo la preoccupazione nel senso negativo.  Viviamo in un’epoca piena di ansie e preoccupazioni a livello internazionale, sia per la salute, sia per l’economia e per la politica, non ci sono certezze, o punti di riferimento stabili, viviamo in una società instabile, incerta, una società liquida diceva il sociologo Zygmunt Bauman dove: “La convinzione che il cambiamento è l'unica cosa permanente e che l'incertezza è l'unica certezza”. Ora, la preoccupazione è un pensiero che occupa la mente determinando uno stato di inquietudine, di apprensione, incertezza, timore.  Gianni Cesana da questa definizione a riguardo: “Preoccupazione è ciò che occupa la mente in modo non piac...

Al di sopra dei problemi! Perché Dio permette che abbiamo dei problemi? (1)

 Al di sopra dei problemi! Perché Dio permette  che abbiamo dei problemi? (1) Platone disse: “Ogni problema ha tre soluzioni: la mia soluzione, la tua soluzione e la soluzione giusta”. La vita è fatta di problemi e quando ci imbattiamo in essi cerchiamo una rapida soluzione. Ci piacerebbe avere un mantello di supereroe, o una bacchetta magica, o la lampada di Aladino per risolvere il problema, ma non è così. “Come sarebbe bello vivere senza problemi” direbbe qualcuno, ma questo non è possibile, perché, senza esagerare, quasi ogni giorno abbiamo problemi più o meno gravi direttamente, o indirettamente da affrontare.  Giovani e anziani, ricchi e poveri, credenti e non credenti, persone di tutto il mondo, di tutte le nazioni, di tutte le razze, di tutte le etnie, tutti abbiamo dei problemi grandi, o piccoli.  Ci sono problemi finanziari, problemi di salute, problemi interpersonali, come anche problemi di senso di colpa, di depressione, di tentazione, di fallimento, e co...

Salmo 63:8-11: Il sostegno di Dio

 Salmo 63:8-11: Il sostegno di Dio  Stiamo ancora meditando su questo bellissimo salmo, siamo agli ultimi versetti. Ricordiamo ancora il contesto, Davide era nel deserto (v.1), quando era re (v.11) e fuggiva dal figlio Absalom che si era ribellato contro il padre per essere il nuovo re (2 Samuele 15:23, 28; 16:2,14; 17:16). Davide fu costretto a lasciare Gerusalemme, dovette fuggire per salvarsi la vita, e a un certo punto di quella fuga, lui e la sua compagnia si trovarono in un deserto.  Questo posto desolato è l’occasione per Davide per esternare il suo desiderio per Dio, la soddisfazione che ha in Lui e in questi ultimi versetti vediamo la certezza di Davide del sostegno di Dio. James Montgomery Boice scrive: “I commentatori pedanti ritengono che questi ultimi versi siano una macchia indegna su quello che altrimenti sarebbe stato un salmo particolarmente bello, e alcuni hanno suggerito che siano stati aggiunti in seguito da un editore un po' insensibile. Ma non è affa...

Galati 4:4-5: La puntualità di Dio!

 Galati 4:4-5: La puntualità di Dio! “Ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione”. Charles Haddon Spurgeon disse:"Cristo è il grande fatto centrale della storia del mondo. A Lui tutto guarda in avanti o indietro. Tutte le linee della storia convergono su di Lui. Tutti i grandi propositi di Dio culminano in Lui. Il fatto più grande ed epocale che la storia del mondo registra è la sua nascita".  Eppure non gli diamo l’importanza e l’onore che merita, nemmeno il giorno di Natale! Quando si pensa al Natale si pensa ai regali, a Babbo natale, a fare l’albero di Natale, al presepe, i più preparati giustamente pensano alla nascita di Gesù, i più spirituali a ciò che ha significato, o comportato quella nascita: la rivelazione di Dio (cfr. per esempio Giovanni 1:1-18; 14:1-6; 1 Timoteo 2:5), per essere un modello di vita da assomigliare(cfr. pe...

2 Re 5:14-17: Naaman riconosce il Dio d’Israele come il solo Signore

 2 Re 5:14-17: Naaman riconosce il Dio d’Israele come il solo Signore La narrazione della guarigione di Naaman è una delle più grandi storie della Bibbia, anche Gesù ne ha parlato nel Vangelo (Luca 4:27). Questi versetti ci parlano della grazia di Dio. La grazia di Dio è un atteggiamento favorevole verso i peccatori, il favore concesso con generosità a chi non possiede alcun merito per ottenerlo, può essere chiamato "favore immeritato".  Dio si abbassa per abbracciare i miseri e i meno amabili, e per concedere benefici agli ingiusti, ai peccatori. Dio ha mostrato la Sua grazia al pagano Naaman. Naaman era il generale dell’esercito di Siria molto stimato dal suo re perché uomo vittorioso, forte e coraggioso. Non era un adoratore del Signore, ma di altre divinità!   Quest’uomo si ammalò di lebbra, sua moglie aveva una schiava Israeliana che era stata fatta prigioniera. Era normale a quei tempi fare schiavi i prigionieri (cfr. per esempio Numeri 31:9; Giudici 5:30; 1 Samuele...

Salmo 40:1: Aspettando la risposta con fede

Salmo 40:1:  Aspettando la risposta con fede  “Ho pazientemente aspettato il SIGNORE, ed egli si è chinato su di me e ha ascoltato il mio grido”. Dai vv.1-10 Davide ringrazia il Signore perché ha risposto alla sua preghiera, ma è anche una testimonianza su Dio, testimonia la grande liberazione che ha operato per lui in risposta alla sua preghiera, ma non lo ha fatto subito (vv. 1–3). “Ed egli si è chinato su di me”, è un’espressione davvero molto bella e significativa. Questa immagine antropomorfica indica che il Signore si è abbassato per ascoltare il grido di Davide, ha teso il “Suo orecchio” (cfr. per esempio Salmi 17:6; 31:2; 39:12), come quando qualcuno si piega in avanti per ascoltare ponendo l’orecchio vicino alla bocca di chi parla per sentirlo meglio. Dio è attento a chi umilmente si avvicina a Lui! In Isaia 57:15 leggiamo: “Infatti così parla Colui che è l'Alto, l'eccelso, che abita l'eternità, e che si chiama il Santo. ‘Io dimoro nel luogo eccelso e santo, ma sto...

Matteo 14:17: La potenza miracolosa di Gesù

 Matteo 14:17: La potenza miracolosa di Gesù “Non abbiamo qui altro che cinque pani e due pesci”. Gesù salì in barca per andare in un luogo solitario, in disparte; le folle, saputolo, lo seguirono a piedi dalle città.   Gesù, sceso dalla barca, vide una gran folla; ne ebbe compassione e ne guarì gli ammalati. Facendosi sera, i suoi discepoli si avvicinarono a Lui e gli dissero che erano in un luogo dove non c’era nessuno, ed era tardi, così consigliano Gesù di lasciare andare la folla nei villaggi per comprarsi da mangiare. Ma Gesù dà una risposta strana, disse loro: “Non hanno bisogno di andarsene; date loro voi da mangiare!”  Perché Gesù risponde così? In primo luogo: (1) Per rafforzare la fede dei discepoli Gesù sapeva che i discepoli non avrebbero capito, ma Lui ha lanciato la sfida per ottenere la loro attenzione e per rendere evidente il miracolo che stava per fare, e quindi affinché loro potessero imparare ad avere fiducia in Lui. Questo miracolo, perciò, è un...

2 Re 19:19: Lo scopo della preghiera

2 Re 19:19: Lo scopo della preghiera “Ma ora, SIGNORE nostro Dio, salvaci, te ne supplico, dalla sua mano, affinché tutti i regni della terra riconoscano che tu solo, SIGNORE, sei Dio!” Lo scopo della tua vita è glorificare Dio (cfr. per esempio Isaia 43:7; 1 Corinzi 10:31) Così lo devono essere anche tutte le tue preghiere! In un momento difficile, d’impotenza militare, l’Assiria ha invaso la Giudea e la conquista, il re Ezechia si sottomette al re Assiro Sennacherib (2 Re 18:13-16). Il re Ezechia è sotto pressione perché più volte è stato attaccato verbalmente con certe parole arroganti e minacciose degli Assiri, che cercarono di scoraggiare la fede in Dio dei Giudei, dicendo che nessuna divinità ha potuto resistere loro altrove, e così nemmeno il Signore potrà liberare Gerusalemme dalle loro mani (2 Re 18:17-35; 19:10-14).  Soffermarsi esplicitamente sulle caratteristiche del Dio che preghiamo rafforza la fede, così è stato per Ezechia. Ezechia allora prega Dio riconoscendo che ...

Filippesi 1:21: La morte secondo Paolo

Filippesi 1:21: La morte secondo Paolo  Un insegnante della scuola domenicale voleva spiegare ai bambini di sei anni della sua classe, cosa doveva fare qualcuno per andare in paradiso.  Per scoprire cosa credevano i bambini sull'argomento, ha posto alcune domande. Chiese: "Se vendessi la mia casa e la mia macchina, facessi una grande vendita delle cose che ho, e dessi tutti i miei soldi alla chiesa, questo mi porterebbe in paradiso?" "No!" risposero i bambini.  "Se pulissi la chiesa ogni giorno, tagliassi il prato, tenessi tutto pulito e in ordine il cortile, questo mi porterebbe in paradiso?" Ancora una volta la risposta è stata: "No!" "Se fossi gentile con gli animali e dessi caramelle a tutti i bambini e amassi mia moglie, questo mi porterebbe in paradiso?" Di nuovo tutti gridarono: "No!" "Ebbene, come posso andare in paradiso?" Un bambino nell'ultima fila si alzò e gridò: "Devi essere morto!" “D...

Una preghiera di dipendenza (Salmo 86:2,5-7) (2)

  Una preghiera di dipendenza (Salmo 86:2,5-7) (2) “C'è solo una cosa nel mondo che vale davvero la pena perseguire: la conoscenza di Dio” (Robert H. Benson). È proprio così non solo perché nel conoscere Dio si ha la vita eterna, ma anche perché dalla conoscenza di Dio dipende la nostra salute spirituale. Il salmo 86 è una preghiera che dichiara la dipendenza dal Signore. Nella precedente meditazione di questo salmo abbiamo visto che la situazione di Davide era davvero brutta a causa di certi nemici che lo volevano morto (vv.7,13-14,17). Continuiamo a meditare su questo salmo, considerando che la preghiera è la voce della fiducia in Dio e la motivazione. La preghiera è la voce della fiducia in Dio (v.2) Al v.2 leggiamo: “Salva il tuo servo che confida in te”. Qualcuno ha detto: “L'orecchio di Dio è vicino alle labbra del credente”. Dio è attento alle preghiere di coloro che si affidano a Lui. “Confida” (bôṭēaḥ) è avere fede, riporre la propria fiducia in Dio! È credere in una p...

Salmo 13:1-2: Quando i problemi sembrano non finire mai!

  Salmo 13:1-2: Quando i problemi sembrano non finire mai! “Fino a quando, o SIGNORE, mi dimenticherai? Sarà forse per sempre? Fino a quando mi nasconderai il tuo volto? Fino a quando avrò l'ansia nell'anima e l'affanno nel cuore tutto il giorno? Fino a quando s'innalzerà il nemico su di me?” Il Salmo 13 descrive una situazione di grave crisi spirituale. Questo Salmo scandaglia le profondità dello smarrimento sull’orlo della disperazione prima di concludere con un'inaspettata confessione di fiducia. Queste domande esprimono profonde perplessità umane circa l’operato di Dio e il Suo effetto favorevole sulla vita umana. La lamentela fondamentale riguarda l'apparente indifferenza del Signore. Le domande esprimono il senso che Dio si è dimenticato e si è nascosto dall'attuale esperienza del salmista; il salmista sa di dipendere da Dio, che la benedizione dipende da questa relazione con Dio (cfr. Salmo 1); così il semplice pensare che Dio non sia più presente, po...