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Gesù è il buon pastore (1) Il buon Pastore ha una relazione intima con le Sue pecore (Giovanni 10:1-6)

Gesù è il buon pastore (1) Il buon Pastore ha una relazione intima con le Sue pecore (Giovanni 10:1-6) Giovanni 10 è un capitolo molto amato dai cristiani perché parla che Gesù è il Buon Pastore che si prende cura delle Sue “pecore”, dei Suoi discepoli.  Nel Nuovo Testamento Gesù Cristo è chiamato anche il “Grande Pastore” (Ebrei 13:20-21), e il “Supremo Pastore” (1 Pietro 5:4).  L'Antico Testamento spesso immagina Dio come il pastore di Israele, che guida e protegge il Suo popolo (Salmo 78:52–54; 79:13; 80:1; 95:7; 100:3). Come un pastore, Dio nutre il suo gregge, raccoglie gli agnelli, li porta delicatamente e li conduce (Isaia 40:11; Geremia 23:3–4; Ezechiele 34:11–16; Zaccaria 10:3). Ora, per capire bene questo testo è importante conoscere l’ambiente dove si svolge la vicenda che racconta Gesù.  Ci troviamo in un piccolo villaggio giudaico, dove la maggior parte delle famiglie possedeva delle pecore.  Gli abitanti dei villaggi avevano...

Matteo 6:9: Ciò che dobbiamo ricordare!

Matteo 6:9: Ciò che dobbiamo ricordare! Il volto del presidente turco Cemal Gursel (1895-1966) era raggiante, orgoglioso, mentre si allontanava, con un autista al volante, dal palazzo del parlamento di Ankara, con la prima auto prodotta in Turchia. Ma cento metri più avanti, il presidente smise di sorridere, mentre il motore tossiva e si spegneva; il motivo: avevano dimenticato di mettere la benzina!!  Ci sono aspetti riguardo Dio molto importanti che non dobbiamo mai dimenticare, che dobbiamo sempre ricordare, sia per la preghiera e sia per la vita cristiana. Uno di questi aspetti lo troviamo in questa invocazione del “Padre nostro”. Gesù dice: “Voi dunque pregate così: ‘Padre nostro che sei nei cieli’”. Martyn Lloyd Jones scriveva: “La preghiera, senza alcun dubbio, è l’attività più sublime dell’animo umano. L’uomo tocca l’apice quando, in ginocchio, sta faccia a faccia con Dio”. Gesù nel “Padre nostro” insegna ai Suoi discepoli come pregare.  Ora, que...

Matteo 6:9: Ciò che dobbiamo ricordare!

Matteo 6:9: Ciò che dobbiamo ricordare! “Padre nostro che sei nei cieli”. Gesù insegna ai Suoi discepoli come pregare. Gesù inizia col dire “Padre nostro”. “Nostro” includeva solo i suoi discepoli, ma non Gesù stesso, perché aveva un rapporto unico (Matteo 3:17; 11:27). Che cosa significa questo indirizzo di preghiera?  Prima di tutto “Padre nostro che sei nei cieli” indica: 1) Intimità. “Padre” (Pater) si riferisce a una parola ebraica (Abbà) che indica un affetto speciale, calore, rapporto intimo nella sicurezza della cura di un padre amorevole. “Padre” allora ci parla della vicinanza di Dio che si prende cura dei Suoi figli e ascolta le loro preghiere. Così un figlio di Dio può andare alla Sua presenza senza paura, con libertà e fiducia in preghiera sapendo che Dio lo ama, lo accoglie e si prende cura di lui ogni giorno! Sapere che Dio è nostro Padre ci dà sicurezza e speranza, ci libera dalla solitudine, e anche se fossimo rifiutati e abbandonati dalla nostra famigli...