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Visualizzazione dei post con l'etichetta Beatitudini

Beati i misericordiosi.

Matteo 5:7. Beati i misericordiosi, perché a loro misericordia sarà fatta. Il tatuaggio è diventato un vero e proprio fenomeno di massa, che coinvolge tutti i ceti sociali. Molti hanno un tatuaggio, le riviste scrivono sui tatuaggi, programmi televisivi fanno vedere come questi artisti fanno i tatuaggi, insomma c’è un certo commercio fiorente. Una donna che vive negli Stati Uniti, detiene il record dei tatuaggi, non ricordo quanti ne ha, ma i tatuaggi sono  su ogni centimetro del suo corpo, perfino su tutta la faccia, anche sulla fronte. Perché lo ha fatto? Perché così può nascondere una malattia della pelle, dice lei. Ma questo non è l’unico motivo. In un articolo dal titolo: “La psicologia dei tatuaggi” di Camilla S. Palombo: “Il tatuaggio oggi sembra avere le stesse motivazioni che aveva nelle popolazioni  primitive: viene fatto per motivi estetici, ma anche per comunicare, esprimere l'appartenenza ad un gruppo ed esorcizzare le paure. E' un segno che esprime qualco...

Beati i mansueti.

Matteo 5:5: Beati i mansueti, perché erediteranno la terra. Il mondo pensa in termini di forza, di potere, di aggressività, di affermare la propria persona, Gesù ci dice, invece che dobbiamo essere mansueti! In questo versetto c’è sicuramente un’allusione al Salmo 37:11 dove è scritto che gli umili erediteranno la terra e godranno di una gran pace. Il salmo parla della contrapposizione tra giusti ed empi, il salmista chiede perché i violenti prosperano, mentre gli uomini giusti e pii di solito sono oppressi e soffrono. Il salmo non da alcuna soluzione, ma esorta i credenti a confidare in Dio senza perdersi di animo perché alla fine Dio darà un’avvenire felice ai giusti, ai mansueti. Lo scopo del salmo è di consolare i mansueti nei loro dubbi e nelle loro angosce, promettendo loro la terra. I mansueti erediteranno la terra? Ma a che cosa si riferisce? “Ereditare” (klēronomeō) indica ricevere molto, ricevere un’eredità, una porzione assegnata e quindi divenire possessore di qualc...

Beati quelli che sono afflitti.

Matteo 5:4: Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati. Le uniche persone che sono veramente felici sono coloro che piangono! Sembra un’assurdità! Come è possibile tutto ciò? Il mondo dice che coloro che hanno motivo di essere felici sono i ricchi, coloro che hanno successo, coloro per i quali il cielo è sempre azzurro e che sembrano che non conoscano nulla di cosa siano i problemi, le responsabilità, le  pressioni, le angosce e le lacrime con cui molti hanno familiarità. La società oggi ci dice che il cordoglio, l’afflizione è qualcosa da evitare, ci dice di dimenticare i problemi, di non fissarci, di non pensarci, ma di goderci la vita! Così per la mania del piacere si fa di tutto, si spendono un sacco di soldi e tante energie. Quindi agli occhi del mondo dire beati a quelli che sono afflitti appare una cosa ridicola! Questa beatitudine è un altro paradosso per la ragione umana, uno sguardo superficiale suggerisce che sono agli antipodi. Come ci può essere un co...

Beati i poveri inspirito

Matteo 5:3: Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli. La nostra società ammira chi si auto-realizza, chi riesce a fare qualcosa nella vita, ammira l’uomo d’affari che si fa da se, ammira chi confida in se stesso; ammira l’uomo forte che non si fa calpestare da nessuno!! Gesù capovolge tutto questo: è beato il povero in spirito. Ambrogio vescovo e scrittore (Treviri 339 – Milano 397) sottolineava che questa beatitudine non solo è la prima in ordine, ma anche quella che in qualche modo genera tutte le altre beatitudini. Così Martin Lloyd Jones affermava che poveri in spirito è la chiave di tutto ciò che seguirà, che le beatitudini seguono un ordine ben preciso, una sequenza logica e spirituale ed ancora che è la caratteristica fondamentale del vero cristiano e tutte le altre caratteristiche derivano da essa.

Le Beatitudini- Introduzione-

Matteo 5:1-12: Le Beatitudini - Introduzione- Una giovane donna, di quelle che parlano tanto, ma proprio tanto chiese un giorno al barone scrittore e politico francese Montesquieu (1689 -1755): “Sapreste dirmi in che cosa consiste la felicità ?” Il barone rispose: “ per chi vi sta vicino, signorina, consiste nell’essere sordo!” La felicità è indubbiamente una parola o una questione che coinvolge tutte le persone, perché tutti ricerchiamo, bramiamo la felicità. Tutti abbiamo questo obiettivo e tutto ciò che facciamo è motivato da questo obiettivo, non c’è niente che facciamo,lo facciamo per essere felici. La felicità è il pensiero guida e lo scopo primario dell'agire umano. Un dizionario dice che: “la felicità è lo stato d’animo di chi è felice”. Ma chi è felice? Per alcuni la felicità appartiene alle persone prive di intelligenza come afferma lo scrittore brasiliano Jorge Amado (1912-2001): "La felicità appartiene unicamente ai somari e agli idioti. È una fortuna che siamo...