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La natura dell’inferno. L'inferno è un luogo di sofferenza (6) (Apocalisse 14:9-12)

La natura dell’inferno. L'inferno è un luogo di sofferenza Apocalisse 14:9-12 (6) Le tendenze culturali e filosofiche del mondo oggi stanno corrodendo la teologia cristiana. Queste tendenze mettono l’umanità, i suoi desideri e suoi piaceri al centro, e non Dio. Queste tendenze credono che non esiste la verità, ma tante verità e la rivelazione di Dio quindi è una tra le tante, non è la verità assoluta! Quindi le affermazioni delle verità della Bibbia, è una questione di opinione e scelta personale. Così il cristianesimo è ridotto a una spiritualità tra le altre, e quindi l’esistenza dell’inferno può essere più o meno creduta, non è un’esistenza oggettiva assoluta, ma soggettiva relativa.  Noi non dobbiamo considerare l’esistenza dell’inferno da un punto di vista del sentimento secolare, soggettivo, di opinione, o scelta personale, ma secondo la rivelazione sovrannaturale oggettiva assoluta di Dio! L’inferno ha un’interrelazione con le altre dottrine e non credere alla sua esistenza ...

La natura dell’inferno. L'inferno è un luogo di sofferenza (5)

La natura dell’inferno. L'inferno è un luogo di sofferenza (5) W. C. Fields, in seguito al terremoto del 1933 che colpì la California meridionale, disse: “Siamo pazzi a vivere qui, ma di sicuro siamo in tanti”. Lo stesso atteggiamento è spesso mostrato dai molti non cristiani, che sembrano pensare che l'inferno sarà più tollerabile perché ci sarà un sacco di gente, ma non è così!  L’inferno è un luogo di sofferenza! L’inferno è reale quanto il paradiso! Infatti era caratteristico dell'insegnamento di Gesù mettere in guardia contro la prospettiva dell'inferno come lo era per Lui descrivere i privilegi del paradiso. Quindi per Gesù era reale sia l’inferno che il paradiso. Talmente sono reali che Gesù è venuto sulla terra per morire in croce per espiare i peccati dei credenti per dare loro la vita eterna, Quindi la domanda a quelli che non credono all’inferno è: “Perché Gesù è venuto? Perché ha sofferto sulla croce?” È da stolti pensare che sia stato semplicemente per darc...

Luca 16:22-23: Il posto della parabola del ricco e di Lazzaro .

Luca 16:22-23:Il posto della parabola del ricco e di Lazzaro. Tutte le persone che conosciamo: femmine e maschi, giovani e vecchi, sportivi e non, persone semplici e più complicate, benestanti e poveri, ognuno con il suo percorso, la propria vita, il proprio stile, sogni, desideri, successi e sconfitte, alla fine moriranno, come moriremo anche noi. LA MORTE È IL GRANDE EQUALIZZATORE E IL GRANDE COMUNE DENOMINATORE DI TUTTI GLI UOMINI: I RICCHI MUOIONO COME I POVERI. Né la ricchezza né la povertà impediranno la morte. John Blanchard dice:” L'uomo può sfidare la gravità, ma non la tomba”. Il punto, però è: dove andremo?  Come staremo? Finirà tutto? 

La parabola del ricco e di Lazzaro (Luca 16:22-23).(2 Parte). Il posto

La parabola del ricco e di Lazzaro (Luca 16:22-23).(2 Parte). Il posto Tutte le persone che conosciamo: femmine e maschi, giovani e vecchi, sportivi e non, persone semplici e più complicate, benestanti e poveri, ognuno con il suo percorso, la propria vita, il proprio stile, sogni, desideri, successi e sconfitte, alla fine moriranno, come moriremo anche noi. LA MORTE È IL GRANDE EQUALIZZATORE E IL GRANDE COMUNE DENOMINATORE DI TUTTI GLI UOMINI: I RICCHI MUOIONO COME I POVERI. Né la ricchezza né la povertà impediranno la morte. John Blanchard dice:” L'uomo può sfidare la gravità, ma non la tomba”. Il punto, però è: dove andremo?  Come staremo? Finirà tutto?  Questa parabola ci dice che ci sono due possibilità: l’inferno, o il paradiso. Lazzaro e l'uomo ricco muoiono entrambi nella stessa condizione in cui vivevano, ma dopo la morte le situazioni cambiano. Dopo la morte, la storia continua, ma le condizioni di Lazzaro e del ricco cambiano, la...