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Visualizzazione dei post con l'etichetta vero cristiano

Se sei un vero cristiano non avere paura di morire (2 Corinzi 5:1-10)

  Se sei un vero cristiano non avere paura di morire (2 Corinzi 5:1-10) In definitiva, ci sono tre tipi di paura riguardo la morte: quello che viene dopo la morte, l’evento del morire, il cessare di essere. Che cosa desideri di più? Come pensi che sarà il paradiso? Quali modi di dire spesso senti quando le persone parlano del paradiso?

Se sei un vero cristiano, guarda alle cose eterne (2 Corinzi 4:7-18)

  Se sei un vero cristiano, guarda alle cose eterne (2 Corinzi 4:7-18) “Se mi chiedessero di azzardare un'opinione su quale sia la malattia più diffusa oggi nella chiesa, suggerirei che è lo scoraggiamento” (Martyn Lloyd-Jones). Per quali ragioni ti scoraggi più spesso? Quali aree della tua vita sono difficili da affidare completamente a Dio? Quando sei stato scoraggiato o perplesso nella tua vita cristiana? Osservare Paolo fa un’affermazione. Paolo sta parlando del tesoro riferendosi al Vangelo della gloria di Cristo (v.4), o della conoscenza della gloria di Dio (v.6). I vasi di terra a cui si riferisce Paolo, sono i corpi dei cristiani, corpi umani normali quindi fragili, o deboli, senza un valore speciale (v.7). Perché Paolo sottolinea questo “tesoro” e “in vasi di terra”? Qual è lo scopo di questa grande potenza, cioè della potenza trasformatrice del Vangelo, o la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo? Che cosa enfatizza Paolo? (2 Corinz...

Isaia 26:20-21: Io resto a casa!

Isaia 26:20-21: Io resto a casa! In queste ultime settimane c’è in vigore il decreto del governo e quindi l’hashtag sui social: “Io resto a casa”, o “Io sto a casa”. Come noi oggi, che dobbiamo rimanere a casa in quarantena per il coronavirus, circa tremila anni fa, per bocca del profeta Isaia, per motivi diversi, Dio ha comandato al Suo popolo di rimanere a casa.  Nei vv.20-21, vediamo come il popolo è esortato ad affrontare la situazione difficile del giudizio di Dio. Questi versetti fanno parte di un canto di lode dove viene esaltata la salvezza del popolo di Dio, la vittoria e il giudizio di Dio sopra gli abitanti della terra, e quindi l’incoraggiamento a confidare nel Signore. 

Giacomo 5:19: Perché una persona si svia dalla verità?

Giacomo 5:19: Perché una persona si svia dalla verità? “Fratelli miei, se qualcuno tra di voi si svia dalla verità”. “Si svia” si riferisce a vagare lontano, allontanarsi, andare fuori strada, errare. "Sviarsi dalla verità" suggerisce la metafora familiare di una pecora che si perde, che va fuori strada, una pecora errante (Ezechiele 34:4, Matteo 18:12; 1 Pietro 2:25). Ora chi “si svia” secondo alcuni, è una persona che si allontana dalla verità perché è ingannata da falsi insegnanti (Atti 20:29-30; 2 Timoteo 3:1-13; Ebrei 6:4-6; 2 Giovanni 7-8; Giuda 3-4); infatti circolavano falsi insegnanti impostori (Cfr. Matteo 12:22-37, 24:4-5,11; Marco 12:24,27; 13:5-6; Efesini 4:14; 2 Timoteo 3:13; 2 Pietro 2:11-19; 1 Giovanni 2:26; 4:6; Apocalisse 2:20). Si può essere ingannati dal diavolo, il padre della menzogna (Giovanni 8:44; Marco 4:4,15; 2 Corinzi 4:4; 2 Tessalonicesi 3:5) è il leone ruggente e va in giro cercando chi possa divorare (1 Pietro 5:8). Si può essere ingannat...

Giacomo 5:19: La persona che si svia dalla verità.

Giacomo 5:19: La persona che si svia dalla verità. “Fratelli miei, se qualcuno tra di voi si svia”. Giacomo incoraggia la chiesa a prendersi cura di coloro che si allontanano dalla verità per cercare di recuperarli per la loro salvezza spirituale. Qualcuno che frequenta la chiesa si può sviare dalla verità prendendo una strada sbagliata. Chi sono queste persone che ipoteticamente si possono sviare?  All’interno delle chiese a cui scrisse Giacomo vi erano doppi d’animo (Giacomo 1:8; 4:8), alcuni non avevano un comportamento che un cristiano dovrebbe avere, professavano la fede, ma non avevano i frutti della fede, le loro opere dimostravano il contrario. Si può frequentare una chiesa, aver fatto professione di fede, essere anche state battezzate, ma in realtà non essere veri credenti!! La fede è morta! (Giacomo 2). 

Chi è un cristiano?

Chi è un cristiano?  Se qualcuno ti facesse questa domanda, come risponderesti? Essere cristiani significa appartenere a una certa chiesa? Significa essere religiosi? Osservare i Dieci Comandamenti? Credere che la Bibbia sia  la Parola di Dio? Essere interessato alla teologia? Credere nelle dottrine della Bibbia? Partecipare ai sacramenti? Essere brave persone? Vance Havner scrisse:  “ I cristiani,  non sono solo brave persone. Sono nuove creature. Se sei quello,  che sei sempre stato, tu non sei un cristiano ! ”  Il cristiano è una nuova creatura in Cristo, egli è nato di nuovo (2 Corinzi 5:17; Giovanni 3:3-5), è una nuova persona; c'è stato un momento nella sua vita che è avvenuto un cambiamento, è diventata una nuova persona in Cristo per la potenza rigeneratrice dello Spirito Santo (Tito 3:1-7)! Un cristiano è una persona rigenerata! La rigenerazione non è la vecchia natura alterata, riformata o rinvigorita. La rigenerazione è una nuova cre...

La consistenza della resurrezione di Gesù Cristo.

Giovanni 20:1-9: La consistenza della resurrezione di Gesù Cristo. John R. W. Stott scrisse: “Gesù stesso non predisse mai la sua morte senza aggiungere che sarebbe risorto, e descrisse la sua prossima resurrezione come un ‘segno’. Paolo all’inizio dell’Epistola ai Romani, scrisse che Gesù era ‘dichiarato Figliuol di Dio con potenza…mediante la sua resurrezione dai morti’, e i primi sermoni degli apostoli riportati in Atti affermano ripetutamente che con la resurrezione Dio ha annullato la condanna dell’uomo e ha confermato il suo Figliuolo”. La resurrezione di Gesù è un fatto storico dimostrato, ma qual è il significato, o l’importanza della resurrezione di Gesù? In primo luogo vediamo: I L’ATTESTAZIONE DELLA RESURREZIONE. La risurrezione insieme alla croce è l’evento più importante della storia. Che cosa attesta la resurrezione di Gesù?

La resurrezione di Lazzaro

Giovanni 11: La resurrezione di Lazzaro. La storia della resurrezione di Lazzaro è l’ultimo e forse il più grande miracolo raccontato in questo Vangelo. Costituisce il momento culminante dell’opera di Gesù  e  segna anche un punto di transizione, da li in poi, la notizia sul ritorno alla vita di Lazzaro significò per Gesù una maggiore ostilità dei capi Giudaici che decisero di eliminarlo perché la Sua popolarità divenne più grande (Giovanni 11:45-53,57; Giovanni 12:10-11). Noi in questi versetti vediamo la richiesta delle sorelle di Lazzaro, la risoluzione e la resurrezione.