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Salmo 90:12: Un cuore saggio per un tempo breve

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 Salmo 90:12: Un cuore saggio per un tempo breve  “Insegnaci dunque a contare bene i nostri giorni, per acquistare un cuore saggio”. Nell’epistola di Giacomo (Giacomo 4:14), ci viene ricordato che le nostre vite non sono altro che un vapore, possiamo dire come quello che sale da una tazza di caffè, che appare per qualche minuto e poi svanisce. Anche in questo salmo troviamo immagini molto evocative riguardo la vita, al v.6 la vita è paragonata a quella dell’erba che fiorisce e verdeggia la mattina, ma poi la sera quando è falciata inaridisce (v.6). Al v. 9 viene usata l’immagine che i nostri anni sono come un soffio. Queste immagini servono come un potente promemoria per farci capire che la vita è fugace! Il Salmo 90 è una riflessione sulla mortalità umana e sulla brevità della vita in contrasto con l’eternità di Dio, oltre alla tranquilla fiducia in Dio che è la salda speranza dei giusti.  Ho pensato a questo passo di questo salmo in questo primo giorno dell’anno, per ri...

Esodo 4:2: Dio trasforma l'ordinario in straordinario

Esodo 4:2: Dio trasforma l’ordinario in straordinario Nella società moderna, siamo costantemente bombardati dall’idea che per avere successo e impatto dobbiamo possedere qualcosa di straordinario: talenti eccezionali, risorse illimitate, o conoscenze influenti.  Ma la verità biblica ci ricorda che Dio fa la differenza, e Dio non è limitato da ciò che il mondo considera potente, influente, o prestigioso. Anzi, spesso Dio sceglie l’improbabile e l’umile per confondere i sapienti di questo mondo.  Un esempio lampante di questa verità si trova in Esodo 4:2, quando Dio si rivolge a Mosè chiedendogli: “Che cos’è quello che hai in mano?”.  La semplice risposta di Mosè fu: “Un bastone”. Da quel momento, quel semplice bastone divenne uno strumento di Dio nelle mani di Mosè che combatterà una delle più grandi superpotenze dell’antichità: l’Egitto dei faraoni.  Per volontà e azione di Dio, quel semplice bastone si trasformò in un’arma potente in grado di scatenare piaghe, divid...

Esodo 33:17-20: La manifestazione della gloria di Dio in relazione alla preghiera

 Esodo 33:17-20: La manifestazione della gloria di Dio in relazione alla preghiera Il teologo J. I. Packer disse: “L'unica cosa che Dio è tenuto a fare è proprio ciò che ci richiede: glorificare se stesso”. Questo è lo scopo di Dio ed è il motivo per cui ci ha creati (cfr. per esempio Isaia 43:7; 1 Corinzi 10:31), e quindi quello che dobbiamo ricercare anche nella preghiera. In questa predicazione vedremo tre aspetti riguardo la preghiera. Cominciamo a vedere: I LA SITUAZIONE DELLA PREGHIERA  In Esodo 33:17-18 è scritto: “Il SIGNORE disse a Mosè: 'Farò anche questo che tu chiedi, perché tu hai trovato grazia agli occhi miei, e ti conosco personalmente'.  Mosè disse: 'Ti prego, fammi vedere la tua gloria!'”  C’è un dialogo tra Dio e Mosè.  Mosè chiede a Dio indicazioni riguardo i suoi piani.  Dio rispose promettendo a Mosè la sua presenza e dicendo che ha trovato grazia ai Suoi occhi e che lo conosce personalmente (ʾēdoʿăkā bĕšēm), cioè c’è una relazion...

Esodo 17:8-13 La vittoria d’Israele su Amalec

 Esodo 17:8-13 La vittoria d’Israele su Amalec  Molti pensano alla preghiera come ultima risorsa, una sorta di ultimo disperato sforzo quando tutto il resto fallisce e si conclude con la frase: "Non ci rimane altro da fare che pregare”. Come ci ricorda questa storia la preghiera è un’azione che va fatta subito, o prima e durante di ogni cosa! John Blanchard scrive: “Abbiamo bisogno di più cristiani per i quali la preghiera è la prima risorsa, non l'ultima”. Subito dopo aver superato la difficoltà della carenza d'acqua si presenta un'altra difficoltà: l’attacco degli Amalechiti. Di punto in bianco, Israele si trova sotto attacco nel deserto. Questo episodio è la dimostrazione della presenza protettiva e di sostegno di Dio nei momenti di avversità per coloro che lo invocano con fede. Partiamo con ordine, consideriamo: I LA VENUTA DEL CONFLITTO (v.8)  Prima di tutto vediamo: A) Le persone del conflitto (v.8) Nel v.8 leggiamo: “Allora venne Amalec per combattere contro Isr...

Giovanni 3:14-15: La seconda reazione di Gesù a Nicodemo (2)

 Giovanni 3:14-15: La seconda reazione di Gesù a Nicodemo (2) La necessità del sacrificio di Gesù Nei vv.9-13 abbiamo visto la seconda reazione di Gesù a Nicodemo, dopo aver parlato della natura e della necessità nuova nascita per vedere ed entrare nel regno di Dio. I vv.14-15 ci parlano ancora della seconda reazione di Gesù con l’insegnante d’Israele. Nei vv.14-15 troviamo un'altra chiara e forte affermazione del principio che la nostra salvezza dai peccati, è sempre un’opera della grazia di Dio. Questa salvezza è per mezzo il sacrificio di Gesù sulla croce, la Sua resurrezione ed esaltazione in cielo. Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così è stato necessario che il Figlio dell'uomo, Gesù, doveva essere innalzato per dare la vita eterna a chi crede in Lui! Nella Bibbia ciò che vediamo che la salvezza e quindi la vita eterna, non è per le buone opere, ma per sola grazia di Dio per la sola fede! (cfr. per esempio Romani 4:4; Galati 2:16; Efesini 2:8-9; Tito 3:5). Ci son...

Giosuè 1:7: La via della vittoria.

Giosuè 1:7: La via della vittoria. “Solo sii molto forte e coraggioso; abbi cura di mettere in pratica tutta la legge che Mosè, mio servo, ti ha data; non te ne sviare né a destra né a sinistra, affinché tu prosperi dovunque andrai”. Quando Israele invase Canaan intorno al 1400 a.C., la terra era popolata da diverse popolazioni organizzate in città-stato relativamente piccole, ma protette da mura massicce. Queste popolazioni erano abituate alla guerra, erano  ben organizzate e alcune avevano anche i carri da guerra, i carri armati del mondo antico. Sebbene le città-stato fossero indipendenti, e spesso erano in guerra l'una contro l'altra, si unirono per resistere al loro comune nemico: gli israeliti. Ed è per questo che il Signore incoraggia Giosuè, il successore di Mosè. Giosuè aveva già guidato l’esercito d’Israele sotto Mosè (Esodo 17:9-13), era una delle spie inviate da Mosè, quarant’anni prima, a perlustrare Canaan (Numeri 13).

Deuteronomio 30:15: Scegliere Dio.

Deuteronomio 30:15: Scegliere Dio. “Vedi, io metto oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male”. La vita è piena di scelte. Non affrontiamo mai un giorno senza scelte. Gli esperti ci dicono che prendiamo oltre cento decisioni ogni giorno. Per esempio, decidiamo a che ora alzarci, quali vestiti indossare, cosa mangiare, ecc. Ci sono anche scelte importanti nella vita: le amicizie, se sposarsi oppure no, con chi sposarsi, dove vivere e così via. Ma c’è una scelta più importante delle altre: la scelta più significativa che ogni essere umano può fare è la scelta dove passare l’eternità; tra amare e servire Dio, oppure ignorarlo. La Bibbia ci dice che davanti a noi ci sono due alternative: Dio, o gli idoli, la benedizione e la prosperità, o la maledizione e l’avversità (cfr. Deuteronomio 11:26-28), la vita, o la morte. In questa sintesi, Mosè ha sfidato la nazione, sotto forma di comando (vv.16,19) a seguire il patto con Dio.

Deuteronomio 29:18: L’illusione di vivere come ti pare!

Deuteronomio 29:18: L’illusione di vivere come ti pare! “Nessuno, dopo aver udito le parole di questo giuramento, si illuda nel suo cuore dicendo: ‘Avrò pace, anche se camminerò secondo la caparbietà del mio cuore’. In questo modo chi ha bevuto largamente porta a perdizione anche chi ha sete”. Il capitolo 29 parla del patto Sinaitico rinnovato con il popolo d’Israele,  un patto stabilito con giuramento, cioè un accordo vincolante che prevede sanzioni divine per la violazione (cfr. Genesi 24:41). Secondo questo patto, il popolo è chiamato all’obbedienza esclusiva a Dio (vv.8,15-17), in caso d’idolatria, Dio li avrebbe puniti severamente (vv.19-27). Dio avrebbe applicato le sanzioni del patto (cfr. Levitico 26:14-39; Deuteronomio 28:15-69). La terra è descritta come afflitta da piaghe e malattie, il suolo (la terra del latte e miele – Esodo 3:17; 13:5; Deuteronomio 26:9)per l’ira di Dio, diventerà una desolazione. La terra sarebbe stata così arida che nessuna pianta, o erba cr...

Deuteronomio 29:9:In presenza di Dio.

Deuteronomio 29:9:In presenza di Dio. “Oggi voi comparite tutti davanti al SIGNORE vostro Dio”. Lo scopo di Mosè nei capitoli 29 e 30 è di riassumere i termini del patto in modo che Israele potesse vivere proprio come popolo di Dio (cfr. Esodo 19:5-6; v.12). L'enfasi in questo passo è sul presente (“oggi”), non nel senso di un inizio, ma di un rinnovo del patto Sinaitico, in modo particolare con le nuove generazioni. L’iniziativa è del Signore, e attraverso questo patto, il Signore costituiva, cioè stabiliva, confermava Israele come Suo popolo (v.12). Il capitolo 29, allora, ci parla del patto rinnovato di Dio con tutto Israele e persino con gli stranieri che erano in mezzo a loro e facevano lavori umili (vv.9-10). Il patto di Mosè, fatto sul Sinai (Esodo 19-24), era il modo in cui Dio mostrava al Suo popolo come ogni generazione potesse sperimentare le benedizioni del rapporto con il Dio: Dio s’impegna a benedire Israele nella misura in cui il popolo osserva i Suoi comandam...

LE RISPOSTE ALLE PREGHIERE (3). Le risposte che non sono come vogliamo.

LE RISPOSTE ALLE PREGHIERE (3). Le risposte che non sono come vogliamo. Ruth Bell Graham, la moglie dell’evangelista Bill Graham disse: “Dio non ha sempre risposto alle mie preghiere. Se lo avesse fatto, avrei sposato l'uomo sbagliato, diverse volte!” Possiamo essere scoraggiati, frustrati, tristi quando Dio non risponde alle nostre preghiere come vogliamo, ma non deve essere così! Dio sa il fatto suo! William Culbertson diceva: “Continua a pregare, ma sii grato che le risposte di Dio sono più sagge delle tue preghiere!”. Abbiamo visto fino ad ora le risposte dirette alle preghiere, le risposte ritardate, ora vediamo le risposte che non arrivano, le risposte differenti,  le risposte negative.

Ebrei 11:29:La fede attraverso la parola di Dio (Esodo 14:15).

Ebrei 11:29:La fede attraverso la parola di Dio (Esodo 14:15). Il v.29 conclude il racconto di Mosè e la sua generazione parlando della loro partenza dal paese d'Egitto, e quindi la fuga dall’esercito egiziano (Esodo 13:17-14:9). Questo versetto riporta in sintesi il passaggio miracoloso del popolo d’Israele del Mar Rosso, circa due milioni di persone, sotto la guida di Mosè, e quindi della loro salvezza e il giudizio sul popolo egiziano.  L’autore dell’epistola agli ebrei riporta l’episodio di Esodo 14. L’autore dell’epistola agli ebrei, nel capitolo undici vuole mostrare l’importanza della fede nella vita cristiana; vuole incoraggiare i suoi lettori a confidare sempre in Dio, considerando i loro antenati che sperimentarono la Sua potenza salvifica. In questa predicazione vediamo la natura della fede, la base della fede e l’efficacia della fede.

Gli eventi descritti nell’Antico Testamento

Gli eventi descritti nell’Antico Testamento Nei primi capitoli della Bibbia vediamo il racconto della creazione, che mostra la relazione fra Dio il creatore e la creatura. Dio è il Creatore e il Signore di tutto!  Ma gli eventi descritti nell’Antico Testamento riguardano la storia di Dio con il popolo di Israele e di conseguenza in rapporto con coloro che venivano a contatto con Israele. Ma va ricordato che: “La storia d’Israele non costituisce un interesse puramente accademico: essa è di importanza vitale perché Dio scelse di rivelarsi nelle concrete esperienze di un popolo. Egli si dimostrò un Dio d’azione che agiva nella storia in modo che si adempissero gli scopi che Egli aveva nello scegliere Israele” L’Antico Testamento racconta gli eventi legati alla storia del popolo di Dio, ma questa, dunque, non è solo un interesse intellettuale, ma è importante per capire chi è Dio e quali sono i suoi disegni, infatti questa storia parla della storia di Dio che stabilisce, sceglie...

La manifestazione della gloria di Dio in mezzo al suo popolo

La manifestazione della gloria di Dio in mezzo al suo popolo Parlare della gloria di Dio non è facile, ma attenendoci alla rivelazione della Parola di Dio, vediamo che la gloria appartiene solo a Dio, è lo scopo di Dio ed è in riferimento al fatto che i credenti godranno pienamente la gloria di Dio alla Sua presenza.  Inoltre, la gloria di Dio è in riferimento che Lui è degno di essere adorato e servito in modo tale che Lui è onorato.  Fondamentalmente la gloria di Dio prima di ogni cosa è intrinseca, cioè che fa parte proprio della Sua natura, della Sua essenza. Dio è intrinsecamente glorioso, nel senso di pienezza, sufficienza, maestà, onore, valore, bellezza, il peso e splendore che lo circonda.  Ma la gloria di Dio è anche estrinseca cioè la gloria manifestata, esternata, visibile.  Il mondo è stato creato per essere un teatro della gloria divina.  Per la grazia di Dio il mondo può vedere qualcosa della Sua gloria e può rimanere meravigliato e gioire in ques...