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Giosuè 1:7: La via della conquista

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 Giosuè 1:7: La via della conquista Come possiamo essere vittoriosi nella vita cristiana?  Come possiamo affrontare le sfide con successo? Per Giosuè quale era la via per la conquista di Canaan? Risponderemo a queste domande meditando Giosuè 1:7 che dice: “Solo sii molto forte e coraggioso; abbi cura di mettere in pratica tutta la legge che Mosè, mio servo, ti ha data; non te ne sviare né a destra né a sinistra, affinché tu prosperi dovunque andrai”. Quando Israele invase Canaan intorno al 1400 a.C., la terra era popolata da diverse popolazioni organizzate in città-stato relativamente piccole, ma protette da mura massicce.  Queste popolazioni erano abituate alla guerra, erano ben organizzate e alcune avevano anche i carri da combattimento, i carri armati del mondo antico.  Sebbene le città-stato fossero indipendenti, e spesso erano in guerra l'una contro l'altra, ma si unirono per resistere al loro comune nemico: gl’Israeliti.  Ed è per questo che il Signore inc...

Efesini 3:20: Sognare in grande!

 Efesini 3:20: Sognare in grande! Immagina che tu stia scalando una montagna altissima; la vetta è avvolta nella nebbia e non sai cosa ti aspetta lassù; ma dentro di te senti un fuoco che arde, una voglia irrefrenabile di raggiungere la cima e vedere oltre dopo aver affrontato la fatica, gli ostacoli e forse anche pericoli. Questo per esempio, è il potere del sognare in grande: aspirare a qualcosa che va oltre i limiti imposti dalle circostanze attuali, immaginare risultati straordinari che sfidano le nostre convinzioni limitanti e la nostra zona di sicurezza. È una mentalità che abbraccia l'ambizione, la perseveranza e la fiducia in se stessi, con l'obiettivo di realizzare qualcosa di significativo e di lasciare un segno positivo nel mondo. “Sognare in grande” può essere un motore d’ispirazione e di motivazione per perseguire i propri sogni e aspirazioni, anche quando sembrano al di là della nostra portata attuale.  Incoraggia a osare, a prendere rischi e a lavorare duramente...

Isaia 40:28: Le caratteristiche del Signore che rinnovano le nostre forze

 Isaia 40:28: Le caratteristiche del Signore che rinnovano le nostre forze In questo versetto vediamo alcune caratteristiche del Signore. Le parole del capitolo 40 sono parole d’incoraggiamento per quei Giudei esiliati in Babilonia.  Dai vv.12-31 il profeta parla dell'incomparabile Dio d’Israele. Se qualcuno dubitava della capacità di Dio di ristabilire Israele nella sua patria, questi versetti di lode allontanano tutti i dubbi.  L'uomo è impressionato dalla grandezza e dalla potenza di molte cose in questo mondo: uomini e nazioni potenti, ma il Dio della Bibbia è superiore a tutti!  Primo, il Signore è più grande del mondo creato (vv.12–14). Isaia pose una serie di domande con lo scopo di mettere l'uomo al suo giusto posto.  La grandezza di Dio è indicata dalla vastità della sua creazione.  Dio è autosufficiente e indipendente! Non ha chiesto consiglio quando ha creato il mondo.  Il Signore non ha bisogno che qualcuno lo istruisca sulla giusta linea d...

Proverbi 9:10: Il principio della saggezza

 Proverbi 9:10: Il principio della saggezza “La vita è sempre una gara tra l'istruzione e la catastrofe” (H. G. Wells). Possiamo dire tra quelli che la ricevono e quelli che non ne vogliono sapere nulla! Il capitolo 9 di Proverbi mette a confronto la saggezza e la follia (kesî·lûṯ), cioè l’agire in modo stupido e avventato ed è l’epilogo di tutto il discorso fatto dai capitoli 1-8. Douglas Mangum commentando Proverbi 9:1-18 che riguarda le vie della saggezza e della follia scrive: “Il prologo iniziale della saggezza di un padre trasmessa al figlio si conclude con un epilogo che contrappone le vie della saggezza a quelle della follia. Il padre personifica la saggezza e la follia come due donne molto diverse. La saggezza lavora diligentemente, prepara la casa, gestisce la servitù e invita i semplici a mangiare il suo pane. Tale comportamento rivela in ultima analisi il timore del Signore, la conoscenza e l'intuizione del Santo d'Israele (9:10). La follia, al contrario, è una ...

1 Corinzi 10:13: Dio ci darà una via di uscita!

 1 Corinzi 10:13: Dio ci darà una via di uscita! L'incrocio più pericoloso per gli incidenti negli Stati Uniti tra il 1999 e il 2000 è stato l'angolo tra Flamingo Road e Pines Boulevard a Pembroke Pines, in Florida, appena a nord di Miami. Così ha riferito “State Farm Insurance” nel 2001.  Durante il periodo di due anni, ci sono stati 357 incidenti segnalati in questo incrocio, che è circondato da tre centri commerciali e dal CB Smith Park. Secondo le statistiche di State Farm, quasi 90.000 auto passano attraverso l'incrocio ogni giorno.  L'incrocio ha una media di quasi un incidente automobilistico ogni due giorni, con un costo di oltre 1 milione di dollari in danni alla proprietà ogni anno. Ora la vita è piena di incroci pericolosi, piena di tentazioni per la nostra vita morale e spirituale!  Ma abbiamo la promessa che il Dio fedele è con noi e ci aiuta contro le tentazioni! “Nessuna tentazione vi ha còlti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetter...

La parabola dei talenti (Matteo 25:14-18 -1 Parte)

                                            La parabola dei talenti  ( Matteo 25:14-18 - 1 Parte) La parabola inizia con “Poiché avverrà come” ed è collegata alla conclusione della parabola precedente in riferimento a essere preparati, vigili al ritorno di Gesù Cristo perché non sappiamo il giorno e l’ora del Suo ritorno (Matteo 25:13).  Gesù sta parlando sempre del regno dei cieli di come si manifesterà; questa parabola è così strettamente associata con l'ultima da condividerne la sua introduzione (cfr. Matteo 25:1). Così il senso di “Poiché avverrà come” è: il regno è dunque simile alla situazione descritta in seguita. Se la parabola precedente aveva l’enfasi sulla prontezza per il ritorno di Gesù, questa parabola è incentrata sul ritardo del ritorno di Gesù e sul servizio diligente, responsabile, fedele attivo del cristiano in attesa del Suo ritorno.  Coloro ch...

Matteo 25:14-18: La parabola dei talenti (1 Parte)

  Matteo 25:14-18: La parabola dei talenti (1 Parte) La parabola inizia con “Poiché avverrà come” ed è collegata alla conclusione della parabola precedente in riferimento a essere preparati, vigili al ritorno di Gesù Cristo perché non sappiamo il giorno e l’ora del Suo ritorno (Matteo 25:13).  Gesù sta parlando sempre del regno dei cieli di come si manifesterà; questa parabola è così strettamente associata con l'ultima da condividerne la sua introduzione (cfr. Matteo 25:1). Così il senso di “Poiché avverrà come” è: il regno è dunque simile alla situazione descritta in seguita. Se la parabola precedente aveva l’enfasi sulla prontezza per il ritorno di Gesù, questa parabola è incentrata sul ritardo del ritorno di Gesù e sul servizio diligente, responsabile, fedele attivo del cristiano in attesa del Suo ritorno.  Coloro che servono il Signore saranno ricompensati, mentre coloro che non lo servono saranno puniti. Oggi vedremo solo una parte della parabola, mediteremo sui vv.1...

Marco 9:23: Ogni cosa è possibile a chi crede.

Marco 9:23: Ogni cosa è possibile a chi crede. “E Gesù: «Dici: ‘Se puoi!’ Ogni cosa è possibile per chi crede»”. Questo passo ci fa capire che quando le risorse umane sono limitate, o esaurite, la grandezza di Dio è più evidente. Dio, a volte, ci fa toccare il fondo per mostrarci la Sua potenza (cfr. Giovanni 11:4,40). Queste parole, Gesù li rivolse al padre di un indemoniato quando questi gli chiese se poteva fare qualcosa, di aver pietà di loro e di aiutarli (v.22).  “Se puoi” è un modo ironico di dire di Gesù che riguardano le parole del padre dell’indemoniato (“se puoi fare qualcosa” v.22), e indica scetticismo e sfida.  “Se puoi” (dunamai) significa “essere in grado”, “avere il potere di fare”, “avere capacità per”. Anche “è possibile” (dunatos) ha lo stesso significato. Quindi in modo enfatico Gesù sta dicendo che il Suo potere esplosivo quando entra in scena, non ha ostacoli, è in grado di realizzare ciò che per un uomo è impossibile. Quando questo potere inizia ...

1 Cronache 28:20: Dio ci chiama a servirlo con la certezza della sua presenza.

1 Cronache  28:20: Dio ci chiama a servirlo con la certezza della sua presenza. Davide disse ancora a suo figlio Salomone: «Sii forte, fatti coraggio, e mettiti all'opera; non temere, non ti sgomentare; perché il SIGNORE, Dio, il mio Dio, sarà con te; egli non ti lascerà e non ti abbandonerà fino a che tutta l'opera per il servizio della casa del SIGNORE sia compiuta». Davide dà le indicazioni al figlio (a Salomone), riguardo la costruzione del tempio. Davide aveva in cuore di costruire un tempio al Signore, ma il Signore non volle perché era un uomo di guerra e aveva sparso molto sangue. Secondo le indicazioni di Dio a costruire il tempio doveva essere Salomone (1 Cronache 28:1-10; cfr. 1 Cronache 22:11-13). Davide preparò tutto il lavoro di costruzione e lo diede al figlio (1 Cronache 28:11-19). Il versetto 20 ricorda le espressioni di Mosè quando affidò l’incarico a Giosuè (Giosuè 1:9). Noi in questo versetto vediamo l’ esortazione. Davide esorta il figlio Salom...