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Una preghiera di dipendenza (Salmo 86:1-4) (1)

 Una preghiera di dipendenza (Salmo 86:1-4) (1) Juanita Ryan scrive: “Ci piace pensare a noi stessi come indipendenti e autosufficienti, ma non lo siamo. Abbiamo bisogno di Dio. È vitale che riconosciamo il nostro bisogno perché è il punto di partenza della nostra relazione con lui”. Che ci piaccia o no, abbiamo bisogno di Dio! Abbiamo bisogno di Lui per vivere fisicamente e spiritualmente. Ora in questo salmo vediamo la preghiera di Davide che ci fa capire come dipendeva da Dio. Il re Davide descrive un periodo della sua vita davvero difficile, molto serio; la sua vita era a rischio perché persone superbe e violente erano insorte contro di lui per ucciderlo, dunque era una situazione angosciante (vv.7,13-14,17). Riguardo la preghiera secondo questi versetti possiamo dire: La preghiera è la dichiarazione che dipendiamo da Dio (vv.1,13,16) La preghiera è la voce della dipendenza da Dio!

Io e la casa mia serviremo il Signore.

Giosuè 24:14-28: Io e la casa mia serviremo il Signore.  In questo testo, troviamo tredici volte scritta la parola: “servire” come verbo o come sostantivo. “Servire” (ʿāḇaḏ) nell’Antico Testamento ha il significato basilare di lavorare, faticare come uno schiavo (Esodo 21:6). I servi appartenevano ad altre persone ed erano impiegati appunto nel servirli (Genesi 21:25; 24:35). “Servire” contiene almeno due elementi chiave: l'azione (il servitore come" lavoratore") e l'obbedienza. “Servire” è anche impiegato in senso cultuale, nell’offrire sacrifici a Dio (Esodo 3:12; 23:24-25;). In questo testo, “servire” può essere in senso cultuale, di adorazione (cfr. Giosuè 22:26-27; 23:7; Numeri 3:7-10; Isaia 19:21), oppure può esprimere la relazione tra il popolo e Dio che è il Signore al quale bisogna essere obbedienti e sottomessi, il fare quello che il Signore dice di fare, come un compito da svolgere come per esempio i profeti (Esdra 9:10-11; 2 Re 17:13; Geremia 7:25-28;...