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Luca 4:25-27: La grazia di Dio che sorprende

 Luca 4:25-27: La grazia di Dio che sorprende Vediamo la motivazione degli esempi profetici.  Nella nostra precedente meditazione abbiamo contemplato una verità fondamentale del Vangelo: la grazia di Dio non è determinata dalla geografia, dall’etnia, o dalla lingua.  Abbiamo visto come Gesù, nella sinagoga di Nazaret, abbia sfidato le concezioni esclusive dei suoi concittadini, ricordando loro come Dio avesse operato oltre i confini d’Israele attraverso i profeti Elia ed Eliseo. Oggi desidero approfondire ulteriormente questo insegnamento rivoluzionario di Gesù, esplorando un secondo aspetto di questa verità: la grazia divina spesso si muove in direzioni inaspettate sorprendendoci. Questi due aspetti sono strettamente collegati e complementari.  Se nel primo messaggio abbiamo visto DOVE la grazia di Dio opera - oltre ogni confine - oggi vedremo COME questa grazia si manifesta in modi che sfidano le nostre aspettative. Lo stesso episodio di Gesù a Nazaret ci rivela ch...

Luca 4:14-15: Dalla Galilea al mondo, il viaggio che illumina le vite

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 Luca 4:14-15: Dalla Galilea al mondo, il viaggio che illumina le vite In un angolo remoto dell’Impero Romano, in una regione spesso disprezzata e considerata marginale, un giovane Ebreo iniziò un viaggio che avrebbe cambiato il corso della storia.  Gesù, il Figlio di Dio, scelse la Galilea come palcoscenico per il Suo ministero.   Immaginate un faro che illumina una costa buia e tempestosa, così fece Gesù, portando la luce della speranza e della verità in Galilea e zone limitrofe, immerse nelle tenebre. Perché proprio lì? E qual è stato l'impatto del Suo insegnamento?  In questo messaggio, esploreremo il significato profondo del ritorno di Gesù in Galilea e come il Suo insegnamento continua a risuonare nelle nostre vite oggi. I IL RITORNO (v.14)  Nel v.14 leggiamo:“Se ne tornò in Galilea”. Ci aspetteremmo che un ministero messianico iniziasse a Gerusalemme, il centro dell’autorità e del potere religioso, ma l’opera di Gesù iniziò in un luogo disprezzato come la...

Luca 4:14: Il ruolo dello Spirito Santo nella missione di Gesù

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 Luca 4:14: Il ruolo dello Spirito Santo nella missione di Gesù Nel 1979, l'ingegnere aeronautico Paul B. MacCready, con la sua squadra, costruì il Gossamer Albatross, un velivolo ultraleggero progettato specificamente per essere pilotato esclusivamente con la forza muscolare del pilota.  Questo straordinario mezzo, il 12 giugno 1979, riuscì nell’impresa di attraversare il canale della Manica, vincendo il secondo Premio Kremer. Decollato dall’Inghilterra, volò per tre ore, raramente a più di quattro metri e mezzo sopra l’acqua. Infine, dopo aver percorso quasi 36 chilometri, atterrò esausto sulla costa della Francia.  Per quanto drammatico fosse, il volo a propulsione umana non sarà mai pratico. Un uomo semplicemente non può mantenere la produzione di energia necessaria per voli prolungati.  Allo stesso modo, nessuno può vivere la vita cristiana e servire il Signore efficacemente “pedalando” con le proprie forze.  È solo attraverso il potere abilitante dello Spi...

Matteo 10:7: La missione dei dodici discepoli

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 Matteo 10:7: La missione dei dodici discepoli   “Andando, predicate e dite: ‘Il regno dei cieli è vicino ’". Immagina di trovare una bottiglia sulla spiaggia, certamente eccitato e curioso la apriresti per leggerne il contenuto. Ho letto di un uomo che colleziona messaggi in bottiglia. Pensate dal 2005 a oggi quest’uomo raccoglie bottiglie con messaggi lungo le spiagge del Gargano, complici le correnti che fanno sì che qualsiasi oggetto, comprese anche le bottiglie, convogliano su questo tratto di spiagge dell’Adriatico. Quest’uomo portava il cane a farlo sfogare in spiaggia con lunghe passeggiate e da quando trovò una bottiglia con all’interno un messaggio iniziò la sua passione nel cercarle e raccoglierne altre; da allora ne ha trovate circa 900, che ha fotografato e catalogato, infatti sono messaggi di vario genere: di amore, di speranza, di richiesta di aiuto. Ora, pensate, noi cristiani, siamo chiamati alla missione di portare il messaggio di Gesù Cristo, ma a differenza...

Marco 16:15-16: La missione di Gesù per i cristiani

 Marco 16:15-16: La missione di Gesù per i cristiani Questi due versetti sono parole di Gesù. Dopo la Sua resurrezione, apparve la mattina di domenica prima a Maria Maddalena (Marco 16:9), poi apparve a due apostoli mentre erano in cammino verso i campi (Marco 16:12), poi apparve agli undici apostoli mentre erano a tavola, Giuda era morto. Gesù affida loro una missione che dura fino a oggi e fino a quando non ritornerà di nuovo.  Questa missione consiste nel parlare loro della salvezza dai peccati e dall’ira di Dio. Vediamo prima di tutto: I IL COMANDO (v.15) “Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura”, infatti, è un comando, non un suggerimento, e oggi non è solo un elemento solo per alcuni cristiani, ma per tutti! Non siamo tutti evangelisti, o missionari in senso formale, ma tutti siamo chiamati a testimoniare e abbiamo ricevuto doni che possiamo usare per aiutare a compiere questa missione chiamata “il Grande Mandato”. Consideriamo: A) La missione di ...

Matteo 10:7: La missione dei dodici discepoli

 Matteo 10:7: La missione dei dodici discepoli   “Andando, predicate e dite: ‘Il regno dei cieli è vicino ’". Dopo aver descritto la compassione di Gesù per il popolo stanco e sfinito, è l’esortazione ai discepoli di pregare il Signore, affinché chiamasse nuovi missionari, Matteo parla della missione dei dodici discepoli.  Gesù dà delle istruzioni a riguardo e tra queste istruzioni troviamo quale doveva essere il contenuto della loro predicazione che troviamo in questo versetto. Il messaggio che i discepoli dovevano proclamare è esattamente lo stesso di quello di Giovanni Battista (Matteo 3:2) e di Gesù stesso (Matteo 4:17), anche se l'appello al ravvedimento in questo versetto non c’è, ma questo non significa che non lo fecero, infatti Marco 6:12 ci dice che i discepoli predicarono il ravvedimento; è probabile che Matteo lo dia per scontato visto la natura della predicazione del regno dei cieli. Quindi anche se il ravvedimento, non è menzionato, è però, presupposto. Così...

Giovanni 3:19-13: La seconda reazione di Gesù a Nicodemo (1)

 Giovanni 3:19-13: La seconda reazione di Gesù a Nicodemo (1) Lo Statunitense Benjamin Franklin (1706-1790) non solo era un grande statista e inventore, ma era anche un grande corrispondente e riceveva lettere da personaggi famosi da tutto il mondo. Un giorno ricevette quella che avrebbe potuto essere la lettera più importante mai arrivata alla sua scrivania; era dal noto predicatore britannico George Whitefield. In questa lettera George Whitefield diceva: “Trovo che lei diventa sempre più famoso nel mondo colto. Poiché avete compiuto tali progressi nell'investigare i misteri dell'elettricità, ora la esorto umilmente a prestare diligente attenzione al mistero della nuova nascita. È uno studio molto importante e interessante e, una volta padroneggiato, la ripagherà riccamente dalle vostre fatiche”. Diversi secoli prima, Gesù stava parlando del mistero della nuova nascita con Nicodemo. Stiamo ancora meditando sull’incontro di Nicodemo con Gesù. I vv.9-13 ci parlano della seconda ...

Aggeo 2:1-3: Un paragone sconfortante.

Aggeo 2:1-3: Un paragone sconfortante. Il primo capitolo di Aggeo, si conclude con lo zelo del popolo ripristinato, e l’inizio dei lavori di ricostruzione del tempio iniziato il ventiquattresimo giorno del sesto mese (Aggeo 1:15).  Ma questo capitolo si apre dicendoci che meno di un mese dopo, il ventunesimo giorno del settimo mese, la situazione è cambiata di nuovo. Lo spirito zelante era evaporato e aveva lasciato il posto a un'aria di sconforto e depressione. Questi versetti fanno parte del secondo messaggio di Aggeo che termina al v.9. I vv.1-3 ci fanno capire che il popolo è scoraggiato a causa del confronto tra la gloria del tempio prima dell’esilio e il suo attuale stato. I vv.4-9 invece ci parlano dell’incoraggiamento a continuare a lavorare nella ricostruzione del tempio considerando la presenza di Dio, e quindi le Sue promesse future che riguardano la gloria del tempio. Dunque, i vv.1-3 ci parlano dello scoraggiamento che ha toccato la popolazione...

Aggeo 1:12-15: La reazione del popolo alla predicazione di Aggeo.

Aggeo 1:12-15: La reazione del popolo alla predicazione di Aggeo. Questi versetti ci parlano di risveglio. Se possiamo dare una definizione del risveglio, possiamo usare le parole di Vance Havner: “Il risveglio è Dio che squarcia i cieli e scende sul suo popolo”. Dio ha usato la predicazione attraverso il profeta Aggeo: non c’è risveglio senza la predicazione della parola di Dio e l’azione del Suo Spirito. Non c'è un privilegio terreno più grande per un servo di Dio nel vedere che la sua predicazione sia efficace!! Questo è quello che è successo ad Aggeo: il suo messaggio non cadde nel vuoto, per l’azione potente del Signore, i capi e il resto del popolo, furono  risvegliati dal letargo spirituale, ricominciarono subito a riprendere il lavoro di costruzione del tempio, un compito che era stato accantonato per sedici anni.  Vediamo tre punti principali: l’attenzione del popolo, l’azione di Dio, e infine l’attività del popolo. Cominciamo con:

1 Corinzi 15:2: Un Vangelo che salva da ritenere.

1 Corinzi 15:2: Un Vangelo che salva da ritenere. “Mediante il quale siete salvati, purché lo riteniate quale ve l'ho annunziato; a meno che non abbiate creduto invano”. Chi riceve il Vangelo, chi crede, cioè alla morte per i propri peccati, al seppellimento e alla resurrezione di Gesù, è salvato (v.3). Ma Paolo dice che lo si deve ritenere così come lo lui lo ha annunziato. “Siete salvati” (sōzesthe – presente indicativo passivo), indica che Dio ha salvato i credenti, attraverso Gesù Cristo, questa salvezza è efficace e progressiva, nel senso che in passato, i cristiani di Corinto, hanno ricevuto il Vangelo e su di esso hanno preso posizione e continuano a farlo. La salvezza nel presente è in atto fino a quando non sarà completata nel futuro, al ritorno di Gesù Cristo (Romani 5:9-10; 8:24). Ma la condizione è quella di ritenere il Vangelo come Paolo lo aveva  predicato!

1 Corinzi 15:1: Un Vangelo da proclamare e ricordare.

1 Corinzi 15:1: Un Vangelo da proclamare e ricordare. “Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato”. Il Vangelo è il messaggio centrale del cristianesimo. Il Vangelo è una notizia che deve essere comunicata perché è qualcosa che abbiamo ricevuto (v. 3) e creduto (2 Corinzi 4:13). L’apostolo Paolo era un predicatore e si sentiva obbligato a predicare il Vangelo (Romani 1:14; 1 Corinzi 9:16), era stato prescelto e chiamato da Dio per proclamare Suo Figlio (Atti 9:15; Galati 1:15-16; 2:7-8; Efesini 3:1-13). Come per il profeta Geremia, la Parola di Dio, quindi il Vangelo, ardeva nel cuore dell’apostolo, come un fuoco impossibile da reprimere (Geremia 20:9). Questo versetto ci dice che Paolo aveva predicato il  Vangelo alla chiesa di Corinto (Atti 18:1-18), era il loro padre spirituale (1 Corinzi 4:15), e ora riteneva necessario ricordarglielo ancora.

Luca 9:62: Seguire Gesù è impegno e concentrazione.

Luca 9:62: Seguire Gesù è impegno e concentrazione. "Ma Gesù gli disse: 'Nessuno che abbia messo la mano all'aratro e poi volga lo sguardo indietro, è adatto per il regno di Dio'".  Gesù ha pronunciato queste parole per mettere in guardia una persona, che aveva interesse a seguirlo, ma che voleva andare a salutare prima i suoi familiari. Gesù mette in chiaro che nel regno di Dio non c’è posto per chi guarda indietro, ma è chiamato a guardare a quello che sta facendo. Se il contadino vuole tracciare un solco dritto e fare così un lavoro buono e completo, non può permettersi di guardare indietro, deve essere concentrato nel solco che sta facendo e guardare avanti senza distrazioni se non vuole fare mezzo lavoro. Chi arava e guardava indietro lasciava un solco a zig zag e una parte del terreno non arato!

La predicazione per un risveglio (Atti 2:14-41).

La predicazione per un risveglio (Atti 2:14-41). John Piper scrive: “Il risveglio spirituale è certamente un’opera sovrana di Dio. Egli si serve però di strumenti, e usa specialmente la predicazione”. (1 Corinzi 1:21; Giacomo 1:18). Dio usò la predicazione di Pietro per salvare circa tremila persone! Perché questa predicazione è stata così efficace? Vediamo alcune caratteristiche della predicazione di Pietro.

Giovanni 5:35: Lampada splendente.

Giovanni 5:35: Lampada splendente. “Egli era la lampada ardente e splendente”. Giovanni Battista non è stato solo una lampada ardente, ma anche splendente. Se una lampada arde, è accesa, nello stesso tempo illumina. Se non stiamo illuminando, vuol dire che non stiamo ardendo per il Signore!!! Giovanni Battista alla domanda di alcuni, se fosse Elia, o il profeta, rispose di no, lui è stato mandato da Dio per rendere testimonianza al Messia (Giovanni 1:19-27). Giovanni splendeva predicando Gesù Cristo, il giudizio di Dio, e il ravvedimento, e lo faceva con zelo e franchezza. Come cristiani dovremmo distinguerci come quelli che hanno zelo per la predicazione della Parola di Dio. Tutti i credenti sono chiamati a splendere in questo mondo di tenebre di Satana (Giovanni 12:31; 16:11; Atti 26:18; Colossesi 1:13). Come discepoli di Gesù, siamo la luce del mondo che non può rimanere nascosta (Matteo 5:14-16; Filippesi 2:15-16). Dall’analogia della luce noi possiamo imparare alcuni principi...

La priorità nel culto

LA PRIORITÀ NEL CULTO. Quando si parla di culto, si ha in mente il culto di famiglia (per esempio Deuteronomio 6:4-9; Efesini 6:4); il culto personale (per esempio Salmo 63; Marco 1:35), e infine il culto pubblico in chiesa. La Bibbia insegna che tutte le persone, a maggior ragione coloro che sono stati salvati dai loro peccati da Dio mediante Gesù Cristo, sono chiamate a offrire il culto a Dio e ci dice anche in cosa consiste. In questa predicazione vedremo il culto pubblico e quindi quali sono le priorità nel culto la domenica, il giorno del Signore. Vediamo in primo luogo:

La certezza della resurrezione di Gesù Cristo.

Giovanni 20:1-9: La certezza della resurrezione di Gesù Cristo. Qualcuno ha detto che: “La migliore notizia che il mondo abbia mai avuto è venuta da un cimitero”. Ovviamente dal cimitero di Gerusalemme nel primo secolo dopo Cristo, quando Gesù risuscitò dai morti! Come dice James S. Stewart: “Il cristianesimo è essenzialmente una religione della risurrezione”.  Riguardo la resurrezione di Gesù Cristo vediamo la credibilità e le caratteristiche della resurrezione. 

Il ministero di Gesù.

Marco 1:14-15: Il ministero di Gesù. William Taylor della Chiesa Metodista è stato un eroico cristiano che andò in California durante la corsa all'oro del 1849 e si stabilì a San Francisco. Venne a sapere che non c'era nessuna chiesa dove poter predicare e non molte persone che lo volevano ascoltare. Quindi, la Domenica mattina, rotolava una botte di legno fino a un angolo di strada, salirci sopra e gridare: “Che c'è di nuovo?” Allora, le persone di passaggio e i locali, si fermavano vicino a lui e ascoltavano il predicatore che diceva: “Grazie a Dio, miei fratelli, ho una buona notizia per voi questa mattina!” Così Lui cominciava a predicare. Questo uomo seguì l’esempio di Gesù il predicatore per eccellenza. Marco non ci racconta cosa fece Gesù tra il periodo della tentazione e il ministero in Galilea. Dopo il battesimo, che ha segnato l’avvio formale del ministero di Gesù e la tentazione superata con successo, ora vediamo che Gesù ritorna in Galilea. In questi versett...

La manifestazione della gloria di Dio in mezzo al suo popolo

La manifestazione della gloria di Dio in mezzo al suo popolo Parlare della gloria di Dio non è facile, ma attenendoci alla rivelazione della Parola di Dio, vediamo che la gloria appartiene solo a Dio, è lo scopo di Dio ed è in riferimento al fatto che i credenti godranno pienamente la gloria di Dio alla Sua presenza.  Inoltre, la gloria di Dio è in riferimento che Lui è degno di essere adorato e servito in modo tale che Lui è onorato.  Fondamentalmente la gloria di Dio prima di ogni cosa è intrinseca, cioè che fa parte proprio della Sua natura, della Sua essenza. Dio è intrinsecamente glorioso, nel senso di pienezza, sufficienza, maestà, onore, valore, bellezza, il peso e splendore che lo circonda.  Ma la gloria di Dio è anche estrinseca cioè la gloria manifestata, esternata, visibile.  Il mondo è stato creato per essere un teatro della gloria divina.  Per la grazia di Dio il mondo può vedere qualcosa della Sua gloria e può rimanere meravigliato e gioire in ques...