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Galati 4:4: La puntualità di Dio!

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 Galati 4:4: La puntualità di Dio! “Ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio”. Immagina di ricevere un regalo prezioso, ma di fermarti solo alla carta lucida che lo avvolge, senza mai aprirlo.  Questo è quello che facciamo spesso con il Natale, ci fermiamo all'involucro, agli aspetti esteriori, che sono i regali, le luminarie, i cenoni e i pranzi, senza mai scoprire, senza mai andare a vedere, o cercare di capire il vero significato del Natale che riguarda la Sua nascita, il fatto più importante per la storia dell’umanità. Spurgeon disse: "Cristo è il grande fatto centrale della storia del mondo. A Lui tutto guarda in avanti o indietro. Tutte le linee della storia convergono su di Lui. Tutti i grandi propositi di Dio culminano in Lui. Il fatto più grande ed epocale che la storia del mondo registra è la sua nascita".  Oggi non parleremo del Natale come una festa tradizionale, ma come un evento rivoluzionario che ha cambiato la storia e può cambiare la t...

Galati 4:4-5: La puntualità di Dio!

 Galati 4:4-5: La puntualità di Dio! “Ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione”. Charles Haddon Spurgeon disse:"Cristo è il grande fatto centrale della storia del mondo. A Lui tutto guarda in avanti o indietro. Tutte le linee della storia convergono su di Lui. Tutti i grandi propositi di Dio culminano in Lui. Il fatto più grande ed epocale che la storia del mondo registra è la sua nascita".  Eppure non gli diamo l’importanza e l’onore che merita, nemmeno il giorno di Natale! Quando si pensa al Natale si pensa ai regali, a Babbo natale, a fare l’albero di Natale, al presepe, i più preparati giustamente pensano alla nascita di Gesù, i più spirituali a ciò che ha significato, o comportato quella nascita: la rivelazione di Dio (cfr. per esempio Giovanni 1:1-18; 14:1-6; 1 Timoteo 2:5), per essere un modello di vita da assomigliare(cfr. pe...

Giovanni 6:51: Gesù è il pane vivente.

Giovanni 6:51: Gesù è il pane vivente. Durante la seconda guerra mondiale, i tedeschi costrinsero molti ragazzini di dodici e tredici anni nella Junior Gestapo. Questi ragazzi sono stati trattati molto duramente e hanno svolto lavori disumani. Quando la guerra finì, la maggior parte aveva perso le tracce delle loro famiglie e vagava senza cibo o riparo. Come parte di un programma di aiuti alla Germania del dopoguerra, molti di questi giovani sono stati collocati in tendopoli. Qui medici e psicologi hanno lavorato con i ragazzi nel tentativo di ripristinare la loro salute mentale e fisica. Hanno scoperto che molti dei ragazzi si svegliavano nel mezzo della notte, urlando di terrore. Un medico ha avuto un'idea per gestire quella paura. Dopo aver dato un pasto abbondante ai ragazzi, li mise a letto con un pezzo di pane tra le mani, che fu loro detto di conservare fino al mattino. I ragazzi hanno poi dormito profondamente perché, dopo tanti anni di fame, hanno finalmente avuto la ce...

1 Timoteo 1:15: Un’affermazione affidabile d’accogliere.

1 Timoteo 1:15: Un’affermazione affidabile d’accogliere. Morgan, R. J. scrive: “Hugh Latimer (1485-1555 circa), il ‘Predicatore della Riforma inglese’, doveva molto al suo mentore, Thomas Bilney. Bilney era un tranquillo studioso dell'università di Cambridge, ha acquisito un Nuovo Testamento greco dal famoso Erasmo.  Mentre lo esaminava, un verso della Scrittura sembrava scritto con lettere di luce: ‘Cristo Gesù venne nel mondo per salvare i peccatori!’ ‘Questa frase’, scrisse in seguito, ‘attraverso le istruzioni di Dio e il lavoro interiore, ha così esaltato il mio cuore, che prima era ferito dalla colpa dei miei peccati, e immediatamente ho trovato il meraviglioso conforto e tranquillità nella mia anima. Le mie ossa contuse sobbalzarono di gioia’. Bilney voleva condividere la sua conversione con gli altri, ma questa era la verità della riforma e la riforma non aveva ancora raggiunto l'Inghilterra.  Insegnanti come Lutero, e insegnamenti come la giustificazione ...

1 Corinzi 15:2: Un Vangelo che salva da ritenere.

1 Corinzi 15:2: Un Vangelo che salva da ritenere. “Mediante il quale siete salvati, purché lo riteniate quale ve l'ho annunziato; a meno che non abbiate creduto invano”. Chi riceve il Vangelo, chi crede, cioè alla morte per i propri peccati, al seppellimento e alla resurrezione di Gesù, è salvato (v.3). Ma Paolo dice che lo si deve ritenere così come lo lui lo ha annunziato. “Siete salvati” (sōzesthe – presente indicativo passivo), indica che Dio ha salvato i credenti, attraverso Gesù Cristo, questa salvezza è efficace e progressiva, nel senso che in passato, i cristiani di Corinto, hanno ricevuto il Vangelo e su di esso hanno preso posizione e continuano a farlo. La salvezza nel presente è in atto fino a quando non sarà completata nel futuro, al ritorno di Gesù Cristo (Romani 5:9-10; 8:24). Ma la condizione è quella di ritenere il Vangelo come Paolo lo aveva  predicato!

1 Corinzi 15:3: La morte di Gesù Cristo ha un significato importante per il cristianesimo.

1 Corinzi 15:3: La morte di Gesù Cristo ha un significato importante per il cristianesimo. “Cristo morì per i nostri peccati”. La morte di Gesù Cristo è molto importante! 1) La morte di Cristo è il contenuto fondamentale del Vangelo.  Il termine “Vangelo” (euangelion) significa "buona notizia". Paolo dice che il Vangelo consiste nella morte di Cristo per i nostri peccati, che fu seppellito, che è stato risuscitato (1 Corinzi 15:1-5). La legge mosaica, il sermone sul monte, l'insegnamento e l'esempio di Cristo, mostrano a noi, i nostri peccati e ci rivelano il bisogno di essere salvati, ma non forniscono il rimedio per il peccato! Questo rimedio si trova solo nella morte di Cristo. (Romani 6:23).  2) La morte di Cristo è il cuore del cristianesimo.

La gloria di Dio rivelata ai pastori (Luca 2:8-20).

LA GLORIA DÌ DIO RIVELATA AI PASTORI (LUCA 2:8-20). Nel mondo antico, se qualcuno avesse chiesto se ci fosse una persona più importante di Cesare, l'imperatore e sovrano del vasto impero romano, la risposta sarebbe stata sicuramente: “No!”.  Eppure, benché Gesù nacque  in un villaggio rurale della Giudea, in un posto così umile, quel Gesù che ha diviso la storia, certamente era più importante di Cesare! Le circostanze della nascita di Gesù sono così umili che sono difficili d’apprezzare, infatti, le figure regali nascono con una grande cerimonia e celebrazione, nei grandi palazzi, ma non quella di Gesù. 

La nascita di Gesù (Luca 2:1-7).

 La nascita di Gesù (Luca 2:1-7). Con i mezzi che abbiamo oggi possiamo prendere una copia di un quotidiano nazionale che è stato stampato nel giorno della nascita di una persona e sapere cosa sia accaduto d’importante quel giorno. Se i giornali fossero stati prodotti ai tempi dell'Impero Romano, e se sapessimo con esattezza il giorno in cui Gesù sia nato, sicuramente non ci sarebbe alcun riferimento alla Sua nascita, a Maria e Giuseppe. Ci sarebbe state solo notizie riguardo Cesare Augusto e l'Impero Romano, notizie della pace gloriosa, che allora esisteva in tutta il mondo romano (Pax Romana) e non certamente di Gesù. Eppure la più grande nascita nella storia dell'uomo è stata la nascita di Gesù Cristo a Betlemme duemila anni fa.  Certo ogni nascita di un bambino è un evento meraviglioso, ma non come quella di Gesù Cristo, questo perché solo Gesù Cristo ci fa’ conoscere Dio ed essere salvati dai peccati e dall’inferno!!

Luca 2:1-7. La nascita di Gesù.

Luca 2:1-7. La nascita di Gesù. Con i mezzi che abbiamo oggi possiamo prendere una copia di un quotidiano nazionale che è stato stampato nel giorno della nascita di una persona e sapere cosa sia accaduto d’importante quel giorno. Se i giornali fossero stati prodotti ai tempi dell'Impero Romano, e se sapessimo con esattezza il giorno in cui Gesù sia nato, sicuramente non ci sarebbe alcun riferimento alla Sua nascita, a Maria e Giuseppe. Ci sarebbe state solo notizie riguardo Cesare Augusto e l'Impero Romano, notizie della pace gloriosa, che allora esisteva in tutta il mondo romano (Pax Romana) e non certamente di Gesù. Eppure la più grande nascita nella storia dell'uomo è stata la nascita di Gesù Cristo a Betlemme duemila anni fa.  Certo ogni nascita di un bambino è un evento meraviglioso, ma non come quella di Gesù Cristo, questo perché solo Gesù Cristo ci fa’ conoscere Dio ed essere salvati dai peccati e dall’inferno!!

Il significato teologico della passione di Gesù Cristo.

Matteo 26:14-27,66: Il significato teologico della passione di Gesù Cristo Noi vediamo che l'ultima cena ha un significato teologico importante perché richiama alla Pasqua, al sacrificio e quindi al Nuovo Patto, o alla Nuova Alleanza (cfr. per esempio Matteo 26:17-29; 1 Corinzi 11:23-26).  La morte di Cristo ha un significato teologico molto vasto che richiederebbe più di una predicazione, perciò mi limiterò a fare alcune considerazioni.