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Non è finita fino a quando non è finita

 Non è finita fino a quando non è finita  Stavo guardando una partita di calcio inglese, siamo quasi alla fine della partita. Si sa che nel calcio inglese può succedere di tutto negli ultimi minuti, e anche se una squadra è sotto due goal, può sempre recuperare, o addirittura vincere.  Così sottolineando questo concetto, il telecronista dice: “Non è finita fino a quando non è finita”, per sottolineare che la squadra che perde può avere sempre la speranza di pareggiare e addirittura vincere. Oggi voglio condividere con voi la verità profonda racchiusa in una questa frase apparentemente semplice: “Non è finita fino a quando non è finita.” Queste parole portano in sé una forza incredibile, una chiamata alla speranza da un punto di vista cristiano, che risuona attraverso tutta la Bibbia. Oggi esploreremo questa verità attraverso tre punti che iniziano con la lettera P. Cominciamo con la prima P:

Salmo 62:5: Il soliloquio per il riposo della propria anima

Salmo 62:5: Il soliloquio per il riposo della propria anima “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza”. Un soliloquio lo possiamo trovare in un personaggio teatrale che sta riflettendo sui propri pensieri e sentimenti interiormente, come per esempio, in "Amleto" di William Shakespeare, quando Amleto si chiede se sia meglio essere o non essere, esponendo i suoi dubbi e le sue paure. Una persona mentre cammina, o si trova in auto, o nella sua stanza parla ad alta voce rivolgendosi a se stesso per esprimere i suoi pensieri più intimi, o riflettere su varie aspetti della sua vita, fare un punto della sua situazione, o per riflettere sulle scelte passate, o sulle decisioni importanti da prendere. Oppure mentre facciamo la spesa ripetiamo a voce alta a noi stessi ciò che dobbiamo comprare per non dimenticare niente, questo è un soliloquio. Non è raro che uno sportivo prima di una gara dice a se stesso: “Ce la puoi fare!!”  Anche questo è un solilo...

Filippesi 4:6: Il comandamento a non essere ansiosi.

Filippesi 4:6: Il comandamento a non essere ansiosi. "Non angustiatevi di nulla! Sentimenti di ansia sono tra gli stati d’animo più comuni vissuti dagli esseri umani. “Non angustiatevi di nulla” non si riferisce a una semplice preoccupazione, ma a un’ansia eccessiva, a un’ansiosa preoccupazione che c’infastidisce. L'ansia è un sentimento interiore di apprensione, inquietudine, terrore, preoccupazione, e/o di terrore che è accompagnato da un’eccitazione fisica intensa. Nei momenti di ansia, il corpo sembra essere in allerta, pronto a fuggire, o a combattere. L’ansia nasce dall’apprensione, o dalla paura per un possibile pericolo, o dall’incertezza soprattutto riguardo il futuro per i bisogni primari: come il vestire, mangiare, ecc. (Matteo 6:25,27, 28, 31, 34). L’ansia può nascere da una situazione sfavorevole, o anche per l’instabilità: non avere la situazione sotto il nostro controllo (Salmo 13:2; Atti 27:29). Si può essere ansiosi per la criminalità, la guerra, l...

Dio com'è? Seconda parte.

Dio com’è? (Seconda parte). “Uno dei grandi bisogni di oggi è una profonda convinzione che Dio è”. (W. Holloway Main). Noi più di ogni altro, abbiamo bisogno di Dio e fin quanto non cominciamo ad avere un rapporto con Lui, la nostra anima sarà sempre inquieta e senza speranze certe!  In questo semplice studio vediamo altre caratteristiche di come Dio è! Dio è Onnisciente (Salmi 147:4-7). La conoscenza di Dio consiste nella sua comprensione intellettuale della verità. È quella perfezione divina per la quale, in maniera completa e unica, Dio conosce se stesso e tutte le cose possibili mediante un atto semplice e senza fine. Fin dal principio Lui conosce la fine (Isaia 46:10). Dio conosce ogni cosa, del passato, presente e futuro. Dio ha una conoscenza illimitata! Nessuno si può nascondere davanti a Lui, tutte le cose sono nude e scoperte davanti i suoi occhi al quale dobbiamo rendere conto (Ebrei 4:13). Dio è Onnisciente!