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Visualizzazione dei post con l'etichetta Prova

Osea 3:3: Un amore che sa aspettare

 Osea 3:3: Un amore che sa aspettare Ci sono domande come queste che molti si pongono: “Dio mi ama davvero nonostante i miei fallimenti e peccati?”  Oppure: “Se le persone cadono nel peccato e voltano le spalle a Dio, Egli le amerà ancora?”  “Se le persone che hanno una relazione con Dio (come gl’Israeliti), ma gli sono infedeli, ‘si prostituiscono spiritualmente’ amando qualcuno, o qualcos'altro (idoli) più di Dio, Dio le rifiuterà per sempre?”   La risposta si trova in una delle storie d'amore più scioccanti della Bibbia: la storia di Osea e di sua moglie Gomer. Proviamo a calarci in questa storia: Osea, un profeta di Dio, sposa Gomer sapendo che lei lo tradirà.  Eppure, quando lei lo abbandona per darsi ai suoi tradimenti, Dio gli comanda di riprenderla e amarla di nuovo.  Osea ci fa capire che nessuno ha mai meritato, o merita l'amore di Dio; è sempre un dono gratuito per coloro che ne sono indegni. Quindi, questa storia è molto più che un semplice racc...

Matteo 26:39: La preghiera nella sofferenza.

 Matteo 26:39: La preghiera nella sofferenza.  Herbert Carson disse: “Essere umani significa affrontare il problema della sofferenza”. La sofferenza fa parte della vita degli esseri umani e anche la Bibbia ne parla come qualcosa di reale, concreta e personale. Paul David Tripp a riguardo afferma: “La sofferenza non è mai astratta, teorica o impersonale. Al contrario, la sofferenza è reale, tangibile, personale e specifica. La Bibbia non la presenta mai come un’idea o un concetto, ma ce la pone davanti agli occhi nella reale e cruenta storia delle vicende umane. Quando tratta della sofferenza, la Scrittura non è mai evasiva o superficiale nel suo approccio, né minimizza mai le difficili esperienze di vita che accadono in questo mondo orribilmente sconvolto dal male”. Dio comprende la nostra sofferenza perché l'ha vissuta in Cristo Gesù. Gesù prese con sé i tre discepoli più intimi (Pietro, Giacomo e Giovanni) per pregare insieme in un momento difficile della Sua vita, e andò co...

La tentazione di Gesù (Matteo 4:1-11).

La tentazione di Gesù (Matteo 4:1-11). In questo passo vediamo che il diavolo cerca di insinuare in Gesù il dubbio sulla Sua identità di Figlio di Dio usando e distorcendo la Parola di Dio.  Inoltre il diavolo vuole distogliere Gesù dalla croce! Ma Gesù rifiuta ogni altra via che non sia la croce, è obbediente alla volontà del Padre suo (Matteo 3: 13-17), e lo sarà fino alla croce. Queste tre tentazioni possono essere considerate come rappresentative della tentazione umana in generale, ma si riferiscono soprattutto alla tentazione di deviare Gesù dalla sua vocazione messianica per salvare l'umanità. Il racconto della tentazione di Gesù è collegato strettamente al racconto precedente del battesimo, infatti la parola chiave è Figlio di Dio.

Giacomo 1:2: Dio prova la fede dei credenti.

Giacomo 1:2: Dio prova la fede dei credenti. “Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate” La parola “prova” (peirasmois) indica sottoporre a un test per vedere la qualità, o il valore di qualcuno o qualcosa. Dio prova la fede di coloro che gli appartengono, vediamo per esempio che ha provato la fede di Abramo quando gli chiese di offrirgli il figlio (Genesi 22:1-2). Le prove costituiscono un sondaggio, o un test di Dio che gli consente di giudicare qualitativamente i suoi figli (Esodo 15:25; 16:4; 20:20). La prova di Dio è costruttiva è un mezzo che Dio usa per portare avanti il suo piano di salvezza e di santificazione. Generalmente la prova di Dio ha due scopi.  1) Il primo scopo è mettere in luce la genuinità della fede e quindi dell’obbedienza, delle risorse morali (Deuteronomio 8:2; 13:1-4; Giudici 2:21-23; 3:1,4). 

Gesù mette alla prova i discepoli (Giovanni 6:60-71)

Gesù mette alla prova i discepoli (Giovanni 6:60-71) Colui che abbandona la fede non l’ha mai avuta veramente! Che cosa hai iniziato con entusiasmo, ma poi successivamente hai tentato di lasciare, o hai lasciato? Per quali cause le persone sono pronte a soffrire e persino a morire?

Efesini 1:15: I segni di un vero cristiano.

Efesini 1:15: I segni di un vero cristiano. "Perciò anch'io, avendo udito parlare della vostra fede nel Signore Gesù “e del vostro amore per tutti i santi”.  Il solo fatto che pensiamo di essere cristiani non è sufficiente, il fatto che altre persone potrebbero dire che siamo cristiani, non è sufficiente. Il semplice fatto che una persona dica che egli sia un cristiano non prova che egli sia un vero cristiano! Ci deve essere qualche prova come la fede nel Signore Gesù e l’amore verso i credenti. Paolo da la motivazione della sua preghiera e ringraziamento (v.16): la fede nel Signore Gesù e l’amore per tutti i cristiani.  La fede dei credenti nel Signore Gesù.  La “fede” nel Signore Gesù', indica non solo la fiducia, ma la sfera o la locazione in cui vive e agisce la fede, il regno in cui opera la fede, quindi una fede attiva costante nella persona di Gesù (Efesini 1:1; Colossesi 1:4). Può avere anche il senso di fedeltà nei riguardi del Signore Gesù, quin...

Isaia 55:8: I progetti di Dio sono diversi da quelli degli uomini.

Isaia 55:8: I progetti di Dio sono diversi da quelli degli uomini. Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie», dice il SIGNORE.  La parola ebraica “pensieri” (maḥšbôtay) ha l'idea di base dell'impiego della mente nel pensare per agire, indica piani, progetti, disposizioni, obiettivi (Ester 8:3-5; 9:25; Proverbi 15:22; 19:21; Geremia 18:18; 29:10-14; 51:29). Mentre “vie” (darkêkem) indica le azioni, il comportamento, il modo di vivere, (Deuteronomio 32:4; Salmi 50:23; Isaia 55:7).  Quindi Isaia ci sta dicendo che sia i progetti come le azioni di Dio differiscono radicalmente da quelli degli esseri umani e questo sappiamo, che molte volte stride, è in contrasto con i nostri piani e comportamenti.  Dio ha una natura, una logica e una prospettiva diversa dalla nostra. Dio non è come te e me! Dio è Dio! Ragiona da Dio, ha un carattere da Dio e ha progetti da Dio! Qualcuno può pensare: visto che Dio è buono, ci ama allora n...

La spiritualità Biblica e la sofferenza.

La spiritualità Biblica e la sofferenza.  In questa lezione vedremo: 1. Dio è una realtà diversa dalla nostra. Ha una logica diversa riguardo la sofferenza. 2. Dio guida e controlla tutti gli eventi. 3. Dio ha una buona ragione per cui soffriamo. Sal.130:1-2: "O SIGNORE, io grido a te da luoghi profondi!Signore, ascolta il mio grido; siano le tue orecchie attente al mio grido d'aiuto!". Riguardo questo passo, Dale e Juanita Ryan dicono: “ Si sperimenta spesso l’afflizione come se si fosse in ‘luoghi profondi’. A volte sembra come se la sofferenza ci abbia inghiottiti. Il nostro grido di aiuto durante i periodi di sofferenza può sembrare disperato e flebile. Vogliamo credere che Dio ci oda. Vogliamo credere che sia attento al nostro dolore. Ma siamo incerti. Una delle esperienze più difficili durante le stagioni della sofferenza è avere la sensazione che il nostro grido di aiuto cada in orecchie sorde. Come il salmista, ci troviamo a supplicare Dio perché ci ...

Chi è l'uomo beato?

Giacomo 1:12: Chi è l'uomo beato? Il tema della perseveranza nel tempo della sofferenza ci riporta ai versetti 2-4 dello stesso capitolo di Giacomo, sofferenza dovuta per la persecuzione con ogni probabilità. In quella occasione Giacomo aveva detto di affrontare le prove con gioia sapendo che  la prova produce costanza e la costanza operi affinché il credente può essere perfezionato, che il suo carattere possa maturare moralmente e spiritualmente parlando. Anche qui vediamo che la perseveranza porta la benedizione di Dio. Questa benedizione, naturalmente, è qualcosa che i cristiani possono godere in questa vita, ma l'attenzione di Giacomo è nel futuro, il culmine di questa benedizione è dopo la morte. I cristiani che perseverano sotto la prova, saranno approvati da Dio e quindi riceveranno la corona della vita che Dio ha promesso a quelli che lo amano. La costanza porta l'approvazione di Dio e la Sua approvazione porta la corona della vita.  Ora l'uomo che perseve...