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Salmo 74:18-20,23: La natura della supplicazione di Asaf (1)

 Salmo 74:18-20,23: La natura della supplicazione di Asaf (1) In questi versetti vediamo che il salmista Asaf supplica Dio. Questa sua supplicazione è caratterizzata da un profondo senso di urgenza, da una fiducia incrollabile nelle promesse divine e da una richiesta dell’intervento di Dio in favore del Suo popolo e ripristini la Sua giustizia. Steven J. Lawson scrive: “Poche prove nella vita sono più strazianti che subire sconfitte mentre si serve Dio. Quando l'opera di Dio incontra battute d'arresto, il suo popolo si tormenta per queste perdite e desidera ardentemente che l'opera del regno di Dio venga ristabilita. E finché il regno di Dio non prospererà di nuovo, l'angoscia riempie i cuori dei suoi servitori. In questi tempi di devastazione, devono invocare Dio per sollievo e restaurazione. Questo è il fulcro del Salmo 74, un canto di lamento che esprime l'agonia del popolo di Dio devastato. I nemici di Israele avevano distrutto il tempio (2 Re 25), ma ancora peg...

1 Samuele 7:9-10: Gli strumenti della vittoria

 1 Samuele 7:9-10: Gli strumenti della vittoria “Samuele prese un agnello da latte e l'offrì intero in olocausto al SIGNORE; e gridò al SIGNORE per Israele, e il SIGNORE l'esaudì. Mentre Samuele offriva l'olocausto, i Filistei si avvicinarono per assalire Israele; ma il SIGNORE in quel giorno fece rimbombare dei tuoni con gran fragore contro i Filistei e li mise in rotta, tanto che essi furono sconfitti davanti a Israele”. Seneca disse: "La speranza è il più grande bene che l'uomo possegga". Seneca sottolineava come la speranza sia un bene inestimabile per l'essere umano. Una forza che ci sostiene e ci motiva ad andare avanti, anche nelle situazioni più difficili. È l'antidoto alla disperazione. Ci permette di mantenere viva la fiamma dell'ottimismo, anche quando tutto sembra perduto come nella storia di questi versetti. “Non si può vivere senza speranza. Vivere senza speranza significa cessare di vivere” diceva Fëdor Dostoevskij. Perdere la speran...

Salmo 24:7-10: La realizzazione della presenza di Dio

 Salmo 24:7-10: La realizzazione della presenza di Dio I vv.7-10, mettono in evidenza che Dio è il Re glorioso. La prima parte del Salmo 24:1-2 ci parla della grandezza del Signore come Creatore (vv.1-2). La seconda parte ci parla di come l'uomo può entrare in relazione con questo grande Dio santo.  La terza parte ci parla del popolo che è chiamato ad accogliere il Re di gloria, il Guerriero vittorioso. George Fredrick Handel è considerato uno dei più grandi compositori nella storia della chiesa.  La sua famosa composizione “Messiah”, è la più popolare delle sue opere; ha spinto innumerevoli credenti ad adorare Dio. Questo capolavoro fu eseguito per la prima volta a Londra il 23 marzo 1743. In questa occasione era presente il re d'Inghilterra Giorgio II. Tutti i presenti rimasero profondamente commossi quando ascoltarono  questa musica ispiratrice e questo testo biblico. Quando fu cantato “The Hallelujah Chorus”, contenente le potenti parole: “Poiché il Signore Dio o...

1 Samuele 4:7,12-22 La gloria nell’arca del patto

1 Samuele 4:7,12-22: La gloria nell’arca del patto L'arca dell'alleanza affascina anche i non credenti, che la considerano un talismano per accedere al potere divino, o magico.  In una scena del famoso film di Spielberg: “I predatori dell'arca perduta”, Indiana Jones e il suo collega Marcus Brody spiegano ai servizi segreti dell'esercito perché Hitler stesse cercando l'arca. Brody afferma minacciosamente: " Un esercito che porta l'arca davanti a sé è invincibile".  Tuttavia, i tragici eventi di 1 Samuele 4 mostrano che non è così! La presenza dell'arca di Dio non garantiva affatto la vittoria! Infatti, gli Israeliti persero contro i Filistei! La vittoria non è dovuta a un oggetto sacro, ma dipende dal Signore (Proverbi 21:31).  Vediamo: I IL SIMBOLO DELL’ARCA DEL PATTO (v.7)  Nel v.7 leggiamo:“I Filistei ebbero paura, perché dicevano: ‘Dio è venuto nell'accampamento’. Ed esclamarono: ‘Guai a noi! Poiché non era così nei giorni passati’”. La fra...

1 Samuele 5:9: Il flagello del Signore sui Filistei

 1 Samuele 5:9: Il flagello del Signore sui Filistei “Così trasportarono a Gat l'arca del Dio d'Israele. E quando l'ebbero trasportata, la mano del SIGNORE fu contro la città che si fece prendere da un grande panico. Il SIGNORE colpì gli uomini della città, piccoli e grandi, e un flagello d'emorroidi scoppiò in mezzo a loro”. La pratica di catturare gli dèi di un nemico come un trofeo, era comune nelle guerre nell'antico Medio Oriente. L’arca del Dio d’Israele era l’arca del patto, dove il Signore rivelava la Sua volontà ai Suoi servi (Esodo 25:22; 30:36; Levitico 16:2; Giosuè 7:6), in questo modo serviva come simbolo della presenza divina che guidava il Suo popolo (1 Samuele 4:21-22; 6:19-20). I Filistei sconfiggono gli Israeliti in battaglia e presero l’arca del patto (1 Samuele 5:10-11) e la trasportarono ad Asdod nel tempio della loro divinità nazionale “Dagon” (cfr. Giudici 16:23; 1 Cronache 10:10).  Forse i Filistei pensavano di dargli sinceramente adorazione ...