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Osea 2:6-7: La logica conclusione delle azioni idolatriche d’Israele

Osea 2:6-7: La logica conclusione delle azioni idolatriche d’Israele Una strana pianta chiamata “nardoo” (marsilea) cresce nei deserti dell'Australia centrale. È come una felce, e gli indigeni mangiano i suoi semi quando non possono ottenere altro cibo. Una proprietà peculiare è che soddisfa e produce una piacevole sensazione di benessere, ma non nutre. Un gruppo di esploratori, attraversando questo deserto centrale, una volta rimase senza cibo. Il loro leader, il capitano King, raccomandò il nardoo poiché sapeva che i nativi lo mangiavano. Giorno dopo giorno se ne cibavano. All'inizio si sentivano soddisfatti, ma presto le loro forze cominciarono a venir meno. Alla fine li ha uccisi. L’unico sopravvissuto è stato trovato sotto un albero e ha raccontato la storia. Gli idoli possono dare una parvenza di benessere, ma portano alla morte spirituale! Non nutrono veramente la nostra anima! In risposta alla dichiarata determinazione di seguire altre divinità, il Signore decide di opp...

Giovanni 15:1-8: Gesù è la vera vite.

Giovanni 15:1-8: Gesù è la vera vite. Noi in questi versetti vediamo che Gesù è la vera vite, e i credenti, i Suoi discepoli sono i tralci, chiamati a portare frutto per la gloria di Dio. Senza l’unione con Gesù Cristo, questo non sarà possibile, perché dipendiamo da Gesù per portare frutto nella vita cristiana! Noi, in questi versetti, vediamo i simboli, il sistema e lo scopo. Cominciamo a vedere: I I SIMBOLI (vv.1,5). Prima di tutto troviamo: A)La vera Vite (vv.1,5). Noi al v.1 leggiamo: “Io sono la vera vite”. Così nel v.5 è scritto: “Io sono la vite”. Il pronome “Io” è enfatizzato.  Così anche “vera”, infatti nel greco è messa in enfasi, quindi “Io sono la vite vera”.  Questo è l’ultimo dei sette detti di Gesù che iniziano con “Io sono” (Giovanni 6:35; 8:12; 10:7,9, 11,14; 14:6; 15:1,5). Gesù è la vera vite che porta frutto (v.1).  La vite non è una pianta ornamentale,  esiste per dare i suoi frutti. “Vera” (alÄ“thi...

La pienezza dello Spirito Santo (Efesini 5:18-21).

La pienezza dello Spirito Santo (Efesini 5:18-21). Questo: “ma siate ricolmi di Spirito” è il terzo comando dopo “ma da saggi”; e“ma cercate di ben capire la volontà di Dio” .  Il contesto stà parlando di saggezza, e di non sprecare il tempo, perciò se vogliamo essere saggi e recuperare tempo, dobbiamo essere ripieni di Spirito Santo (Cfr. Proverbi 20:1). La pienezza dello Spirito Santo è necessaria per due motivi basilari. Il primo motivo è perché l'opera dello Spirito Santo è fondamentale e indispensabile per vivere la vita cristiana. Lo Spirito Santo è essenziale per la nostra spiritualità, per la nostra maturità. 1 Corinzi 2:15-16 parla dell’uomo spirituale, cioè di colui, che ha lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo produce questa spiritualità insegnandoci le realtà spirituali (Giovanni 16:12-15), guidandoci secondo la volontà di Dio (Romani 8:13-15); guidandoci a pregare (Romani 8:26; Efesini 6:18); aiutandoci a vincere il peccato (Galati 5:16-17) e quindi ad avere un c...

Efesini 5:18-21. La pienezza dello Spirito Santo.

Efesini 5:18-21. La pienezza dello Spirito Santo. Questo: “ma siate ricolmi di Spirito” è il terzo comando dopo “ma da saggi”; e“ma cercate di ben capire la volontà di Dio” .  Il contesto stà parlando di saggezza, e di non sprecare il tempo, perciò se vogliamo essere saggi e recuperare tempo, dobbiamo essere ripieni di Spirito Santo (Cfr. Proverbi 20:1). La pienezza dello Spirito Santo è necessaria per due motivi basilari. Il primo motivo è perché l'opera dello Spirito Santo è fondamentale e indispensabile per vivere la vita cristiana. Lo Spirito Santo è essenziale per la nostra spiritualità, per la nostra maturità. 1 Corinzi 2:15-16 parla dell’uomo spirituale, cioè di colui, che ha lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo produce questa spiritualità insegnandoci le realtà spirituali (Giovanni 16:12-15), guidandoci secondo la volontà di Dio (Romani 8:13-15); guidandoci a pregare (Romani 8:26; Efesini 6:18); aiutandoci a vincere il peccato (Galati 5:16-17) e quindi ad avere un ca...

Giacomo 4:4-6. L’adulterio spirituale

Giacomo 4:4-6. L’adulterio spirituale Molti cristiani cercano di cavalcare due cavalli contemporaneamente. Kapitango Kusita, un responsabile evangelista della Chiesa portoghese in Africa, discorreva con alcuni sul "bianco" e la strada "bianca" sola, penso si riferisca alla santificazione e alla consacrazione. Era notte, e una folla di gente locale sedeva intorno al fuoco. Un cane passò tra il fuoco e gli ascoltatori. "Guardate quel cane! Quante zampe ha? " chiese il predicatore. "Quattro" fu la risposta. "Sì, quattro infatti," replicò Kapitango, " ma avete mai visto le quattro gambe di un cane cercando di seguire più di un percorso alla volta?” “No, no!”rispose la gente. Così l’evangelista replicò: “ Le quattro zampe vanno tutte insieme, ma le persone con solo due gambe cercano di seguire due percorsi, e ancor più in una sola volta: Cristo e il mondo, Dio e mammona ". Così possiamo dire che non possiamo essere amici del m...