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Natura di Dio: Gli attributi incomunicabili

 Natura di Dio: Gli attributi incomunicabili Nel precedente studio abbiamo visto l’introduzione agli attributi di Dio. Abbiamo visto il significato e le possibili classificazioni. Tra queste classificazioni, in questo studio, userò quella di: incomunicabili e comunicabili. Con questo studio vedremo gli attributi incomunicabili di Dio. Gli attributi incomunicabili non hanno nessuna analogia con l’uomo e nemmeno gli sono trasmesse, appartengono solo a Dio, cioè sono quegli attributi che Dio non condivide ad altri. Così con Susanne Calhoun possiamo affermare: “Gli attributi incomunicabili di Dio sono quegli attributi divini che non possono essere comunicati (cioè condivisi) dall'umanità; sono unici per la natura e il carattere di Dio”. Riguardo la natura degli attributi incomunicabili di Dio troviamo: auto-esistente, auto-sufficiente, eterno, infinito, immutabile, onnipotente, onnipresente, onnisciente. Rispondi a ogni domanda leggendo e trovando le risposte nei versetti. 1. Dio è aut...

Isaia 40:28: Le caratteristiche del Signore che rinnovano le nostre forze

 Isaia 40:28: Le caratteristiche del Signore che rinnovano le nostre forze In questo versetto vediamo alcune caratteristiche del Signore. Le parole del capitolo 40 sono parole d’incoraggiamento per quei Giudei esiliati in Babilonia.  Dai vv.12-31 il profeta parla dell'incomparabile Dio d’Israele. Se qualcuno dubitava della capacità di Dio di ristabilire Israele nella sua patria, questi versetti di lode allontanano tutti i dubbi.  L'uomo è impressionato dalla grandezza e dalla potenza di molte cose in questo mondo: uomini e nazioni potenti, ma il Dio della Bibbia è superiore a tutti!  Primo, il Signore è più grande del mondo creato (vv.12–14). Isaia pose una serie di domande con lo scopo di mettere l'uomo al suo giusto posto.  La grandezza di Dio è indicata dalla vastità della sua creazione.  Dio è autosufficiente e indipendente! Non ha chiesto consiglio quando ha creato il mondo.  Il Signore non ha bisogno che qualcuno lo istruisca sulla giusta linea d...

Matteo 6:13: La lode finale del Padre nostro.

Matteo 6:13: La lode finale del Padre nostro. “Perché a te appartengono il regno, la potenza e la gloria in eterno, amen”. Dopo i soggetti di preghiera che riguardano i nostri bisogni, problemi e limitazioni, si ritorna alla verità della grandezza di Dio e alla Sua completa sufficienza. Ogni preghiera dovrebbe finire per come va cominciata e cioè innalzando Dio con l’adorazione e la lode, questa è la misura della nostra spiritualità. Alcuni studiosi pensano che il modello di questa lode finale sia condensata in 1 Cronache 29:10-11. Nel Nuovo Testamento troviamo qualcosa del genere in Apocalisse 5:13. Questa lode dichiara che Dio, il nostro Padre celeste è il re; è una gioiosa affermazione della sovranità di Dio, quindi che in controllo su tutto e di tutto e a cui noi dobbiamo obbedire. Così quando noi preghiamo che a Dio appartiene il regno, stiamo dicendo che Dio è libero di fare tutto ciò che vuole (Salmo 135:6; Isaia 46:10; Daniele 4:32-35); Dio è capace di fare tutto ciò che...

Giovanni 1:1: La preesistenza di Gesù.

Giovanni 1:1: La preesistenza di Gesù. Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Preesistenza indica che Gesù esisteva prima della creazione. Gesù è la Parola (vv.14-18), esisteva prima la creazione. La preesistenza atemporale di Gesù è dimostrata dal verbo “era”. Il verbo “era”, significa esistere (Ä“n-imperfetto attivo indicativo) esprime che Gesù già esisteva prima della creazione del mondo, quindi era una preesistenza reale eterna. “Era” esprime una continua esistenza fuori dal tempo in contrasto con la Parola “ha fatto” (v. 3 ogni cosa è stata fatta- egeneto) ogni cosa è venuta all’esistenza.          La preesistenza atemporale di Gesù è dimostrata anche dalla parola “principio”.   “Principio” (arché̄) si riferisce alla natura e all’esistenza della Parola, quindi di Gesù con il senso di: prima di tutti i tempi e della creazione. Perciò è implicito l’eterna preesistenza di Gesù!  Nel “principio” dunque, ...