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Visualizzazione dei post con l'etichetta approvazione di Dio

Isaia 64:5-7: La preghiera per un risveglio (4). La confessione dei peccati

Isaia 64:5-7: La preghiera per un risveglio (4).  La confessione dei peccati  Continuiamo ancora a meditare su questa preghiera d’Isaia, possiamo dire una preghiera appassionata per un risveglio. Precedentemente, Isaia, in questo capitolo, aveva pregato per la presenza di Dio, ora confessa i peccati del popolo, cosa che aveva già fatto in questo contesto (Isaia 63:17-19). Una delle condizioni per un risveglio, è che il Suo popolo si umilia davanti a Dio confessando i propri peccati! (Cfr. 2 Cronache 7:14; Luca 18:9-14). Tramite una confessione di pentimento sincero ci affidiamo alla misericordia di Dio, questo anche intercedendo per gli altri! Non ci sono altri modi per liberare il popolo dai loro peccati. Il peccato è così profondamente radicato, diffuso e grande nella popolazione con le conseguenze disastrose, che solo Dio può salvare!

Ebrei 11:5: La fede di Enoc.

Ebrei 11:5: La fede di Enoc. Dopo l’esempio di Abele, l’autore dell’epistola agli Ebrei, ci parla della fede di Enoc. Enoch era il settimo da Adamo (Genesi 5:6-18; Giuda 14). Il suo nome appare nel registro biblico di Genesi 5:1-31, dove appaiono brevi resoconti dei discendenti di Adamo.  Alla conclusione di ogni resoconto, è scritto che questi discendenti di Adamo morirono, tranne Enoc (Genesi 5:24). Ebrei 11 presenta gli eroi della fede in ordine cronologico così come sono trovati nella Bibbia, ma diversi commentatori sottolineano che probabilmente viene messo in evidenza la natura della progressione della vita di fede per quanto riguarda Abele, Enoc e Noè, tre uomini che vissero prima del diluvio. Andrew Murray descrive Abele come il sacrificio della fede; Enoc come il cammino della fede; e Noè come l'opera della fede.  Quindi per prima cosa siamo portati in una giusta relazione con Dio attraverso il sacrificio; secondo, avendo una relazione con Dio, ...

Ebrei 11:2 La celebrazione della fede.

Ebrei 11:2 La celebrazione della fede. Un predicatore pensava che fosse da solo a scalare una montagna in una giornata nuvolosa e di pioggia. Pur sapendo che fosse stato difficile arrampicarsi sulle rocce bagnate e ghiacciate, proseguì. Mentre il cielo si schiariva, arrivato su un piccolo altopiano, si accorse che vi era un bel po' di gente che erano andata almeno un paio di ore prima di lui. Così il credente in questo cammino verso il cielo, non è da solo, ci sono tante altre persone, tanti altri cristiani pellegrini su questa terra!  La fede è un potere convincente che supera le ragioni, i pregiudizi e le scuse peccaminose.  La fede illumina la nostra mente, riscalda il nostro cuore e muove la nostra volontà verso Dio e verso la Sua volontà! La fede ci porta al di là delle cose terrene e delle vanità del mondo, e si occupa di realtà spirituali e divine. La fede incoraggia quando siamo scoraggiati, supera le difficoltà, resiste al diavolo e trionfa sull...

La religione autentica approvata da Dio

  Giacomo 1:26-27: La religione autentica approvata da Dio. Noi pensiamo tantissime cose, alcune possono essere giuste, altre sbagliate, ma nel rapporto con Dio non è importante ciò che noi pensiamo, ma ciò che pensa Dio! “Se uno pensa” (dokei) significa considerare, credere (Giovanni 5:39; 16:2; Atti 27.13; 1 Corinzi 7:40; Filippesi 3:4). Si riferisce a un’opinione soggettiva, a  una valutazione personale sbagliata, a una falsa opinione. (Matteo 3:9;6:7; 26:53; Marco 6:49; Luca 8:18; 12:51; 13:2; 19:11; 24:37; Atti 12:9; Galati 6:3-5.     A quale tipo di opinione sbagliata si riferisce Giacomo? Al fatto che: si può pensare di essere religiosi (thrÄ“skos), ma senza controllare la propria lingua, senza essere caritatevoli e senza conservarsi puri dal mondo!  Dicono gli psicologi che la mente umana in un giorno supera i 10.000 pensieri, in un anno  sarebbe 3.500.000.  Molti di questi pensieri non danno gloria a Dio e sono ingannevoli come appunt...