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1 Cronache 16:24-25: Raccontate la gloria di Dio a tutti!

  1 Cronache 16:24-25: Raccontate la gloria di Dio a tutti!  Stiamo parlando delle nostre azioni in relazione alla gloria di Dio. L’ultima volta ci siamo lasciati di non gloriarci di noi stessi, ma di gloriarci del nome santo di Dio, cioè di essere orgogliosi, di vantarci, e quindi non vergognarci di Lui in mezzo a questa società! Parlando di apatia e insensibilità spirituale riferendosi a Giovanni 3:17 che dice: “Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui”, Tozer affermava: “L'avvincente messaggio di Giovanni 3:17 è più di una dichiarazione dell'intenzione di Dio nei confronti del genere umano, perché in realtà costituisce un ‘annuncio straordinario’... Perché c'è un'indifferenza vuota e un'incredibile apatia nei confronti di un annuncio così straordinario delle migliori intenzioni di Dio nei nostri confronti? Sui nostri occhi sembra essere caduta una strana penombra. Nelle nostre orecchie...

1 Cronache 16:10,24-25: La gloria di Dio e le nostre azioni (1)

 1 Cronache 16:10,24-25: La gloria di Dio e le nostre azioni (1) Continuiamo la nostra serie di meditazioni sulla gloria di Dio. È interessante notare che in questo contesto, quindi al tempo di Davide, ancora una volta vi è uno stretto legame tra l'arca e la gloria di Dio.  A Davide non fu permesso di costruire il tempio, ma fu responsabile di portare l'arca a Gerusalemme e di collocarla lì in una tenda sacra.  Quando ciò accadde, Davide compose un canto, o salmo che esaltava la gloria di Dio. Ma andiamo con ordine.  Dopo che Davide è stato incoronato re, si propone di portare l'arca di Dio a Gerusalemme (13:1–4). L'arca dell'alleanza, simbolo della presenza di Dio, giaceva dimenticata in una casa di campagna (1 Samuele 13:5-14; 15:25).  Davide decise di riportarla al suo legittimo posto al centro della vita religiosa della nazione.  Nel portare l'arca a Gerusalemme, il suo scopo era quello di fare di Gerusalemme il centro religioso, oltre che politico...

Neemia 4:14: Nei momenti difficili ricorda chi è il Signore.

Neemia 4:14: Nei momenti difficili ricorda chi è il Signore. “Dopo aver esaminato la cosa mi levai e dissi ai notabili, ai magistrati e al resto del popolo: ‘Non abbiate paura di loro! Ricordatevi del Signore grande e tremendo e combattete per i vostri fratelli, per i vostri figli e figlie, per le vostre mogli e per le vostre case!’". Neemia coppiere del re Artaserse, per grazia di Dio, ritorna a Gerusalemme per ricostruire le mura dall’esilio di Susa residenza del re Persiano (Neemia 1-3). Fin da subito, Neemia trovò una forte opposizione (Neemia 2:10,19; 4:1-11). Le parole di questo versetto sono appunto la reazione di fede di Neemia per incoraggiare ed esortare i suoi collaboratori e fratelli Giudei, contro gli attacchi dei nemici d’Israele (Neemia 4:6-8). Con il morale basso dei suoi uomini doveva rinnovare il loro coraggio per il loro compito difficile. Era un momento di crisi, il popolo Giudaico era scoraggiato dalla propaganda continua dei nemici. Neemia esorta il po...