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Luca 4:23-24: La provocazione sconcertante

 Luca 4:23-24: La provocazione sconcertante  Durante la Seconda Guerra Mondiale, un prezioso dipinto di Rembrandt fu nascosto in una semplice fattoria olandese. Anni dopo, quando un esperto d’arte lo identificò, i contadini che avevano vissuto accanto ad esso per anni rimasero scioccati. “Ma era solo un vecchio quadro nella stanza degli ospiti”, dissero.  Avevano guardato un capolavoro ogni giorno senza riconoscerne il valore. Questa storia ci introduce perfettamente all’incontro di Gesù nella sinagoga di Nazaret; i suoi concittadini avevano il Figlio di Dio in mezzo a loro, eppure vedevano solo “il figlio di Giuseppe”.  La familiarità aveva offuscato la loro visione, impedendo loro di riconoscere il Messia che camminava tra loro. Nel brano di oggi, Luca 4:23-24, assistiamo a uno dei momenti più intensi del ministero terreno di Gesù. Dopo aver letto dalla Scrittura e aver dichiarato che quelle parole profetiche si stavano adempiendo in Lui, Gesù lancia una provo...

Luca 4:22: La reazione scioccante

 Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario?  Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga.  Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto.  Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative?  A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...

La parabola dei due figli (Matteo 21:28-32)

 La parabola dei due figli (Matteo 21:28-32) Dopo aver scritto dell'autorità di Gesù messa in discussione da parte dei capi dei sacerdoti e degli anziani del popolo nei vv. 23-27, Matteo riporta tre parabole di Gesù: la parabola dei due figli (21:28-32), la parabola dei malvagi vignaiuoli (21:33-44) e la parabola delle nozze (22:1-14). Queste parabole di rimprovero, sono dirette ai capi sacerdoti e agli anziani del popolo che erano increduli e rifiutavano l’autorità di Dio. Meditiamo sulla parabola dei due figli. Prima di tutto consideriamo: I LA PRESENTAZIONE DELLA PARABOLA (vv. 28–30)  La parabola inizia con una domanda: “Che ve ne pare?” (v.28). Questa domanda è rivolta ai capi sacerdoti e agli anziani del popolo che precedentemente gli avevano fatto una domanda di sfida a Gesù mentre insegnava nel tempio. Questi uomini chiedevano con quale autorità Gesù faceva queste cose (v.23), cioè insegnava nel tempio, e probabilmente anche il fatto che cacciò ...

Matteo 21:28-32: La parabola dei due figli

Matteo 21:28-32: La parabola dei due figli  Dopo aver scritto dell'autorità di Gesù messa in discussione da parte dei capi dei sacerdoti e degli anziani del popolo nei vv. 23-27, Matteo riporta tre parabole di Gesù: la parabola dei due figli (21:28-32), la parabola dei malvagi vignaiuoli (21:33-44) e la parabola delle nozze (22:1-14). Queste parabole di rimprovero, sono dirette ai capi sacerdoti e agli anziani del popolo che erano increduli e rifiutavano l’autorità di Dio. Queste parabole di rimprovero, sono dirette ai capi sacerdoti e agli anziani del popolo che erano increduli e rifiutavano l’autorità di Dio. Meditiamo sulla parabola dei due figli. Prima di tutto consideriamo: I LA PRESENTAZIONE DELLA PARABOLA (vv. 28–30)  La parabola inizia con una domanda: “Che ve ne pare?” (v.28). Questa domanda è rivolta ai capi sacerdoti e agli anziani del popolo che precedentemente gli avevano fatto una domanda di sfida a Gesù mentre insegnava nel tempio. ...

Gesù è il Cristo? (Giovanni 7:25-44)

Gesù è il Cristo? (Giovanni 7:25-44) Il dubbio genera angoscia, la fede in Gesù Cristo produce pace. In chi oggi la gente pone la propria fede? Quali idee tendono a provocare la divisione tra le persone?

Gesù mette alla prova i discepoli (Giovanni 6:60-71)

Gesù mette alla prova i discepoli (Giovanni 6:60-71) Colui che abbandona la fede non l’ha mai avuta veramente! Che cosa hai iniziato con entusiasmo, ma poi successivamente hai tentato di lasciare, o hai lasciato? Per quali cause le persone sono pronte a soffrire e persino a morire?

Nuova testimonianza di Giovanni Battista riguardo a Gesù (Giovanni 3:22-36)

Nuova testimonianza di Giovanni Battista riguardo a Gesù (Giovanni 3:22-36) Il cristiano maturo è come il grano, più cresce, più piega la testa. Come ti sentiresti se un amico riceve più riconoscimento di te per qualcosa che avete fatto entrambi? Quanto pensi sia importante la testimonianza di qualcuno su un evento? Perché?

Giovanni 1:5: Gesù è stato rifiutato.

Giovanni 1:5: Gesù è stato rifiutato. La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno sopraffatta.    “Splende” si riferisce all’incarnazione di Gesù (vv.7,14. Cfr. Isaia 9:1;60:1-5). Gesù con la sua vita e predicazione ha illuminato gli uomini, ma gli uomini lo hanno rifiutato! (Cfr. Matteo 5:14). Nel presente Vangelo, “tenebre” (skotía) indica  il mondo degli uomini estraniato da Dio, ignorante e spiritualmente cieco, malvagio e peccaminoso che ha ceduto alle lusinghe del maligno, quindi il mondo è dominato da Satana (Giovanni 3:19; 8:12, 12:35, 46; 1 Giovanni 1:5, 6; 2:8, 9, 11; Colossesi 1:13; 1 Giovanni 5:19). Noi vediamo in primo luogo la pazzia del rifiuto. Coloro che rifiutano Cristo sono stolti, anche se coloro che lo fanno si dichiarano sapienti (Romani 1:22). Noi viviamo in una società cosiddetta cristiana, ma la croce è considerata pazzia! (1 Corinzi 1:18,23). La società occidentale si è estraniata da Dio, allontanata da Dio, Dio non è pe...