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1 Samuele 7:9-10: Gli strumenti della vittoria

 1 Samuele 7:9-10: Gli strumenti della vittoria “Samuele prese un agnello da latte e l'offrì intero in olocausto al SIGNORE; e gridò al SIGNORE per Israele, e il SIGNORE l'esaudì. Mentre Samuele offriva l'olocausto, i Filistei si avvicinarono per assalire Israele; ma il SIGNORE in quel giorno fece rimbombare dei tuoni con gran fragore contro i Filistei e li mise in rotta, tanto che essi furono sconfitti davanti a Israele”. Seneca disse: "La speranza è il più grande bene che l'uomo possegga". Seneca sottolineava come la speranza sia un bene inestimabile per l'essere umano. Una forza che ci sostiene e ci motiva ad andare avanti, anche nelle situazioni più difficili. È l'antidoto alla disperazione. Ci permette di mantenere viva la fiamma dell'ottimismo, anche quando tutto sembra perduto come nella storia di questi versetti. “Non si può vivere senza speranza. Vivere senza speranza significa cessare di vivere” diceva Fëdor Dostoevskij. Perdere la speran...

Genesi 50:20: Dio cambia il male in bene!

 Genesi 50:20: Dio cambia il male in bene! “Voi avevate pensato del male contro di me, ma Dio ha pensato di convertirlo in bene per compiere quello che oggi avviene: per conservare in vita un popolo numeroso”. Quanti giorni brutti possiamo sopportare? Quanti problemi uno dopo l’altro possiamo sostenere? In che modo dobbiamo reagire in queste circostanze? Quali verità su Dio dobbiamo ricordare?  La storia di Giuseppe ci aiuta a rispondere a queste domande. Se qualcuno ha avuto una serie di circostanze brutte senza aver commesso nulla di male, quello era proprio Giuseppe, e questo ci fa capire che non sempre la sofferenza è una disciplina (cfr. per esempio Ebrei 12:4-11), o una prova (cfr. per esempio 1 Pietro 1:6-7), o un giudizio di Dio (cfr. per esempio 1 Corinzi 11:27-31). A causa della gelosia dei suoi fratelli, Giuseppe si trovò prima gettato in una cisterna (Genesi 37:12-24), poi venduto schiavo a dei mercanti (Genesi 37:25-36), che a loro volta lo vendettero schiavo in E...

Salmo 24:7-10: La realizzazione della presenza di Dio

 Salmo 24:7-10: La realizzazione della presenza di Dio I vv.7-10, mettono in evidenza che Dio è il Re glorioso. La prima parte del Salmo 24:1-2 ci parla della grandezza del Signore come Creatore (vv.1-2). La seconda parte ci parla di come l'uomo può entrare in relazione con questo grande Dio santo.  La terza parte ci parla del popolo che è chiamato ad accogliere il Re di gloria, il Guerriero vittorioso. George Fredrick Handel è considerato uno dei più grandi compositori nella storia della chiesa.  La sua famosa composizione “Messiah”, è la più popolare delle sue opere; ha spinto innumerevoli credenti ad adorare Dio. Questo capolavoro fu eseguito per la prima volta a Londra il 23 marzo 1743. In questa occasione era presente il re d'Inghilterra Giorgio II. Tutti i presenti rimasero profondamente commossi quando ascoltarono  questa musica ispiratrice e questo testo biblico. Quando fu cantato “The Hallelujah Chorus”, contenente le potenti parole: “Poiché il Signore Dio o...

Sofonia 3:17: Il Signore gioirà per il Suo popolo

 Sofonia 3:17: Il Signore gioirà per il Suo popolo  “Il Signore, il tuo Dio è in mezzo a te, come un potente che salva; egli si rallegrerà con gran gioia per causa tua; si acqueterà nel suo amore; esulterà, per causa tua con grida di gioia”. In questo versetto troviamo quello che O.P. Robertson ha chiamato: “Una poesia d'amore personale".  Nel contesto di questo capitolo vediamo che prima Sofonia profetizza il castigo di Gerusalemme per i propri peccati, una città ribelle, contaminata e piena di soprusi, i suoi capi, giudici, profeti e sacerdoti erano corrotti, arroganti, infrangono la legge.  Sofonia profetizza che il Signore avrebbe portato vera giustizia per tutti i popoli nel giorno della Sua ira (vv.1-8).  Dopo profetizza le benedizioni future (vv.9-20).  Il Signore benedirà sia Gerusalemme e sia le nazioni.  Nel mezzo del giudizio c'è misericordia per il pentito.  I peccatori purificati di tutte le nazioni adoreranno e serviranno Dio co...

Sofonia 3:17: Il Signore gioirà per il suo popolo.

Sofonia 3:17: Il Signore gioirà per il suo popolo. “Il Signore, il tuo Dio è in mezzo a te, come un potente che salva; egli si rallegrerà con gran gioia per causa tua; si acqueterà nel suo amore; esulterà, per causa tua con grida di gioia”. Nel contesto di questo capitolo vediamo che prima Sofonia profetizza il castigo di Gerusalemme per i propri peccati: i suoi capi,  giudici, profeti e sacerdoti erano corrotti e non si fidavano del Signore, o ascoltavano la sua Parola. Sofonia profetizza che il Signore avrebbe portato vera giustizia per tutti i popoli nel giorno della sua ira (vv.1-8). Dopo profetizza le benedizioni future (vv.9-20). Il Signore benedirà sia Gerusalemme e le nazioni. Il popolo di Dio è chiamato a gioire. Tre sono i motivi per gioire: Il primo motivo è perché il Signore ha tolto la punizione sul suo popolo (v.15), il secondo motivo è perché ha scacciato i nemici del suo popolo (v.15), il terzo motivo è perché il Signore è in mezzo al Suo popolo (vv.15-17)....

Il cantico di Maria. La motivazione dell’esultazione (Luca 1:46-56).

 Il cantico di Maria La motivazione dell’esultazione (Luca 1:46-56). La benedizione di Elisabetta produce una reazione in Maria: scoppia nella lode, offrendo un inno di ringraziamento. L’inno di Maria si aggiunge alla nota di gioia e di gratitudine presente in 1:39-45. Noi in questi versetti vediamo l’esultazione e la motivazione dell’esultazione di Maria.

Luca 1:46-56: Il cantico di Maria.

Luca 1:46-56: Il cantico di Maria. La motivazione dell’esultazione. La benedizione di Elisabetta produce una reazione in Maria: scoppia nella lode, offrendo un inno di ringraziamento.  L’inno di Maria si aggiunge alla nota di gioia e di gratitudine presente in 1:39-45.  Noi in questi versetti vediamo l’esultazione e la motivazione dell’esultazione di Maria. I L’ESULTAZIONE DI MARIA. Nel v.46 leggiamo: “E Maria disse: ‘L'anima mia magnifica il Signore,  e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore’”. La preghiera di Maria assume forma di canto o inno di lode.  Leon Morris scrive: “ Il cantico di Maria (detto il Magnificat dalla parola iniziale del testo latino) è un prorompere di lode in un linguaggio in gran parte veterotestamentario. Ci sono, in particolare, molte rassomiglianze con il cantico di Anna (1 Samuele 2:1-10). Ma in quello di Maria c’è una diversità di tono. Il cantico di Anna è un grido di trionfo di fronte ai suoi nemici, quello di Mar...