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Luca 1:74-75: La lode profetica di Zaccaria (3)

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 Luca1:74-75: La lode profetica di Zaccaria (3) Questa è la terza predicazione sulla lode profetica del sacerdote Zaccaria. Nelle predicazioni precedenti abbiamo visto che Zaccaria benedice il Signore perché ha riscattato il Suo popolo, e ha suscitato un potente Salvatore nella casa di Davide Suo servo secondo le profezie dell’Antico Testamento (Luca 1:67-71).  Nella seconda predicazione (Luca 1:72-74) ci siamo concentrati sulla misericordia, fedeltà e grazia del Signore, e sul fatto che salva perché possiamo servirlo.  Zaccaria ci offre una prospettiva profonda e trasformativa sul significato della vera consacrazione al Signore. Attraverso le sue parole in Luca 1:74-75, scopriamo che la salvezza non è un punto di arrivo, ma l'inizio di un viaggio di totale dedizione al Signore.  Non si tratta semplicemente di un atto religioso occasionale, ma di un impegno radicale che abbraccia ogni momento della nostra esistenza. La chiamata di Dio non è un invito parziale, o mome...

Isaia 6:1-3: La visione della gloria del Signore a Isaia

 Isaia 6:1-3: La visione della gloria del Signore a Isaia Noi nella Bibbia troviamo i profeti, i messaggeri di Dio che a volte sono chiamati davanti il trono di Dio.  Per questo motivo non siamo sorpresi poi, che molti di loro hanno parlato spesso della gloria di Dio.  Gli studiosi non sono concordi se questo capitolo si riferisca alla chiamata iniziale di Isaia, quindi a un’esperienza iniziale, oppure se si riferisca a una commissione, quindi a un’esperienza successiva. Al di là di questo, quello che noi vediamo nei vv.1-13, è la dinamica della consacrazione in seguito alla visione e alla purificazione che Isaia ebbe della gloria di Dio.  E in questo senso noi vediamo in questa visione di Isaia la dinamica della consacrazione, e quindi la deduzione del perché molti che si dicono credenti non sono consacrati al Signore. Questi molti, o non sono veri credenti, oppure non sono veramente consapevoli della gloria di Dio!  La qualità della vita cristiana dipende...

La natura di Dio: gli attributi comunicabili (1)

 La natura di Dio: gli attributi comunicabili (1) Nel precedente studio abbiamo visto gli attributi incomunicabili di Dio; in questo vedremo gli attributi comunicabili. Gli attributi comunicabili sono così intesi per indicare che alcuni attributi di Dio sono trasmessi in una certa misura agli uomini, quindi per esempio l’umanità può essere fedele, amare, e così via, in un certo modo come Dio, ma è solo una somiglianza limitata e imperfetta di ciò che è illimitato e perfetto in Dio.  Gli attributi comunicabili sono gli attributi che Dio condivide con l’umanità, si trovano nelle persone in modo limitato, non perché Dio li abbia in qualche modo comunicati, ma solo perché l'uomo è stato fatto a immagine di Dio. Rispondi a ogni domanda leggendo e trovando le risposte nei versetti. 1. Santità La santità di Dio è molto enfatizzata nella Bibbia. Il teologo E. H. Bancroft scriveva: “La santità di Dio è l’attributo più esaltato e sottolineato, esprimente la maestà della Sua morale e del...

Malachia 1:6: Coloro che ricevono la disapprovazione del Signore degli eserciti

  Malachia 1:6: Coloro che ricevono la disapprovazione del Signore degli eserciti Malachia 1:6 dice: “Un figlio onora suo padre e un servo il suo padrone; se dunque io sono padre, dov'è l'onore che m'è dovuto? Se sono padrone, dov'è il timore che mi è dovuto? Il SIGNORE degli eserciti parla a voi, o sacerdoti, che disprezzate il mio nome! Ma voi dite: ‘In che modo abbiamo disprezzato il tuo nome?’” L’ultima volta abbiamo visto il responsabile della disapprovazione, oggi vediamo i riceventi della disapprovazione del Signore degli eserciti, cioè i sacerdoti. In questo periodo storico d’Israele, il popolo aveva dimenticato le proprie priorità e mise i propri interessi e bisogni al di sopra di quelli del Signore (cfr. per esempio Aggeo 1:2–6).  Purtroppo, questa verità caratterizzava anche il loro culto, infatti, mentre il popolo prosperava, offriva al Signore gli avanzi, o il peggio dei sacrifici (Malachia 1:6–10), e i sacerdoti non facevano nulla per correggere questo ...

1 Cronache 16:28-29; 35: La gloria di Dio e le nostre azioni (2)

 1 Cronache 16:28-29; 35: La gloria di Dio e le nostre azioni (2) Stiamo ancora in questo meraviglioso capitolo di 1 Cronache riguardo la gloria di Dio. Questo canto di lode di Davide si conclude con una preghiera affinché Dio liberi il Suo popolo dall'esilio e lo riporti nella sua terra, dove ancora una volta lo loderanno. In questa predicazione vediamo altre due nostre azioni in relazione alla gloria di Dio. Cominciamo con: I L’ APPROVAZIONE (vv.28-29) Nei vv.28-29 è scritto: “Date al SIGNORE, o famiglie dei popoli, date al SIGNORE gloria e forza. Date al SIGNORE la gloria dovuta al suo nome, portategli offerte e venite in sua presenza. Prostratevi davanti al SIGNORE vestiti di sacri ornamenti” (Deuteronomio 32:3; Salmo 29:1-2; 96:7-9). Prima di tutto vediamo in questi versetti: A) L’imperativo Per tre volte troviamo il comandamento “date” (hābû - qal imperativo attivo). “Dare” in Ebraico significa “accreditare”, “attribuire”, cioè dire parole di eccellenza, o grandezza su una pe...

1 Cronache 16:10,24-25: La gloria di Dio e le nostre azioni (1)

 1 Cronache 16:10,24-25: La gloria di Dio e le nostre azioni (1) Continuiamo la nostra serie di meditazioni sulla gloria di Dio. È interessante notare che in questo contesto, quindi al tempo di Davide, ancora una volta vi è uno stretto legame tra l'arca e la gloria di Dio.  A Davide non fu permesso di costruire il tempio, ma fu responsabile di portare l'arca a Gerusalemme e di collocarla lì in una tenda sacra.  Quando ciò accadde, Davide compose un canto, o salmo che esaltava la gloria di Dio. Ma andiamo con ordine.  Dopo che Davide è stato incoronato re, si propone di portare l'arca di Dio a Gerusalemme (13:1–4). L'arca dell'alleanza, simbolo della presenza di Dio, giaceva dimenticata in una casa di campagna (1 Samuele 13:5-14; 15:25).  Davide decise di riportarla al suo legittimo posto al centro della vita religiosa della nazione.  Nel portare l'arca a Gerusalemme, il suo scopo era quello di fare di Gerusalemme il centro religioso, oltre che politico...

Giovanni 2:13-16: Gesù nel tempio (1)

  Giovanni 2:13-16: Gesù nel tempio (1)     La purificazione e la rivelazione Prima di Pasqua spesso si sente parlare di "pulizie pasquali" o "pulizie primaverili".  "Pulizie di Pasqua" prende origine dalla Pasqua ebraica, durante la quale, secondo l'usanza, gli Ebrei dovevano togliere dalla loro casa ogni traccia di lievito, e quindi di polvere; era un rito di purificazione della casa, quindi anche del corpo e dell’anima. Così nella stagione primaverile, le pulizie pasquali si riferiscono in maniera più approfondita alla pulizia della propria casa, una pulizia generale e minuziosa, da cima a fondo. Anche Gesù nel periodo di Pasqua purificò il tempio, la casa del Padre dalla contaminazione. Il capitolo due di Giovanni 2 inizia la storia del ministero terreno di Gesù con un segno miracoloso che ci parla del Suo carattere e della Sua missione: la trasformazione dell’acqua in vino a un matrimonio (Giovanni 2:1-11). Ma anche la purificazione del tempio di ...

Isaia 57:15: Il Paradosso di Dio.

Isaia 57:15: Il Paradosso di Dio. Un non credente incontrò un umile cristiano e gli disse: “Quello che tu preghi è un grande, o un piccolo Dio?" Il credente rispose: “È un Dio così grande che il cielo dei cieli non lo può contenere, ma si compiace di rendersi così piccolo da poter dimorare nel mio povero umile cuore”. Questo versetto è una delle più belle frasi teologiche nella Bibbia che riguardano Dio. Il contesto di questo versetto ci parla del trionfo della grazia di Dio sull’infedeltà del popolo d’Israele. Il contesto è la promessa di salvezza dopo il giudizio (Isaia 57:14-21). Il periodo del giudizio per i peccati del popolo è finito e Dio consolerà il Suo popolo (Isaia 57:3-13, 16-17), lo restaurerà  (cfr. Isaia 42:24-25). Nel v.13 Dio, tramite il profeta si rivolge a chi cerca rifugio in Lui.  Così nel v.14 Dio ordina di aggiustare, di preparare la via, di togliere gli ostacoli dalla via del Suo popolo.  La via è un immagine di ritor...

Matteo 6:9: Sia santificato il nome di Dio.

Matteo 6:9: Sia santificato il nome di Dio. “Sia santificato il tuo nome”. Questo è il primo soggetto di preghiera del “Padre nostro”.  Molte persone pensano che il proprio io, sia più importante di tutti e di tutto. Pur di soddisfare i propri desideri sono disposti a tutto, e ostacolano ciò che impedisce la loro individualità, o usano coloro che in qualche modo possono essere strumenti per raggiungere i loro desideri, progetti, interessi… vedono gli altri come risorse. Queste persone sono egocentriche, si credono al centro del mondo, cioè hanno come l’unico punto di riferimento se stesse, e cercano di riportare tutto a sé, a interessarsi alle persone e alle cose nella misura in cui ne possono trarre vantaggio. Quindi sono anche egoiste, hanno un attaccamento eccessivo a se stessi tanto da ricercare esclusivamente il proprio piacere e interesse personale. Purtroppo si può essere egocentrici ed egoisti anche con Dio quando lo cerchiamo per soddisfare i nostri ...

Chi è un vero cristiano?

Chi è un vero cristiano? Se qualcuno dovesse farvi questa domanda, come rispondereste? Essere cristiani è appartenere a una certa chiesa? Significa essere religiosi? Osservare i Dieci Comandamenti? Credere che la Bibbia sia  la Parola di Dio?   “I cristiani,  non sono solo brave persone. Sono nuove creature. Se sei quello,  che sei sempre stato, tu non sei un cristiano”. Vance Havner   Il cristiano è una nuova creatura in Cristo (2 Corinzi 5:17). Cosa significa allora, essere un cristiano? In primo luogo un cristiano ha fede in Cristo. La fede in Cristo inizia con il riconoscimento che noi non possiamo fare nulla per salvare e cambiare noi stessi. Un cristiano è qualcuno che riconosce che attraverso la morte di Cristo sulla croce, Dio ha provveduto per il peccatore il mezzo per essere salvati e per ristabilire la relazione con Lui che era stata interrotta dal peccato. (Isaia 59:1-2; Atti 4:11; Romani 5:8-11). Purtroppo, molte persone pensano di ess...

Beati i puri di cuore.

Matteo 5:8: Beati i puri di cuore. Vi siete chiesti qualche volta, dopo un’azione che non vi è piaciuta: “ Perché mi sono comportato così?!” Oppure avete affermato: “Una cosa del genere da me non me la sarei mai aspettata!”. Certi comportamenti o cadute spirituali non sono causate per caso, non sono incidenti di percorso! Dopo un violento temporale, un grandissimo albero cadde! Dall’esterno sembrava che andasse tutto bene, ma dopo un esame più vicino e attento, l’albero all’interno era marcio perché era stato mangiato da tanti piccoli vermi. Quindi, la caduta e la fragilità di questo albero gigante non fu causata dal temporale, così all’improvviso, ma dal momento che quei vermi presero dimora nel centro, nel cuore dell’albero! Le nostre cadute spirituali non sono causate all’improvviso, ma da quei vermi che abbiamo permesso che abitassero nel nostro cuore! In questi versetto vediamo tre aspetti molto importanti della nostra vita cristiana.

L'evoluzione del peccato.

Giacomo 1:13-15: L'evoluzione del peccato. Qualcuno ha detto che il peccato è come il picchiare di un picchio. Ogni particolare attacco fa rumore, ma non sembra che ci danneggi più di tanto. Ma, se a un picchio,  gli permettessimo di picchiare a lungo, ci accorgeremmo che farà un brutto buco che non si potrà più riempire. Noi non possiamo trascurare il peccato e ciò che lo fa nascere, perché ci saranno effetti negativi per la nostra vita cristiana! Questi versetti sono concatenati l’uno con l’altro e ci parlano della dinamica del peccato e quindi della conseguenza disastrosa che comporta. Vediamo che il peccato nasce dalla tentazione, ma la tentazione da che cosa nasce?  In questi versetti vediamo; la scusante alla tentazione, la sorgente e il seguito della tentazione.

Perché gioire nelle prove

Giacomo 1:3-4: Perché gioire nelle prove. I diamanti hanno sempre avuto un fascino particolare sul genere umano, soprattutto per le donne. Una delle miniere più grandi e più ricche di diamanti si trova in Sudafrica e si chiama  Cullinan, così chiamata dal suo primo proprietario, sir Thomas Cullinan. Questa miniera si trova 40 chilometri a est di Pretoria. Fino al 2007 era di proprietà della De Beers, poi è stata venduta per 100 milioni di euro al consorzio Petra Diamonds. Il consorzio Petra Diamonds che la gestisce ha annunciato la scoperta di un diamante di più di 500 carati di una qualità eccezionale. La pietra preziosa, di 507,55 carati (unità di peso delle pietre preziose), è stata scoperta giovedì 24 settembre del 2009. Secondo un comunicato della Petra Diamond, il diamante pesa circa 100 grammi ed è di un colore e di una chiarezza eccezionale: “È considerato uno dei venti più grandi diamanti grezzi di qualità al mondo”. È stato sottoposto a perizie per determinare con pre...