Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta amministratore disonesto

Luca 16:9-13: Le applicazioni della parabola dell’amministratore disonesto.

Luca 16:9-13: Le applicazioni della parabola dell’amministratore disonesto. Qualcuno ha detto: “Il denaro è come l'acqua di mare; più un uomo la beve, più diventa assetato”. Più si hanno soldi e più se ne vuole avere ancora! Ronald Dunn dice:”Nella battaglia della fede, di solito il denaro è l'ultima roccaforte a cadere”. Il denaro ha una forza incredibile, potente difficile da vincere, ma non impossibile! “E io vi dico”, è enfatico e indica che Gesù ora dà le applicazioni della parabola. La parabola si riferiva ai beni materiali e ora Gesù parla dell'uso corretto di questi.  Questi versetti ci parlano di come applicare con saggezza i nostri beni materiali, o soldi. Il padrone della parabola ha elogiato l'amministratore perché è stato saggio, ora Gesù in modo enfatico ci dice di essere saggi con i soldi. Lo scopo della parabola è a essere saggi nell’uso del denaro! I cristiani spesso mancano di sagg...

La parabola dell’amministratore disonesto (Luca 16:1-8).

La parabola dell’amministratore disonesto (Luca 16:1-8). Con una lettura superficiale, Gesù sembra incoraggiare la ricerca avida di guadagno egoistico e la pratica non etica degli affari, ma non è così.  Questa parabola ci fa capire che possiamo avere un buon esempio da una persona disonesta. È singolare che il protagonista, un uomo disonesto, sia lodato e sia un modello a cui assomigliare. Questa parabola non era rivolta agli scribi e ai farisei, come era stato nelle tre precedenti parabole (Luca 15), sebbene fossero ancora presenti e ascoltavano (Luca 16:14). La parola “discepoli” indica probabilmente la più ampia cerchia di seguaci, più che semplicemente i Dodici (Luca 6:13; 10:1).

Luca 16:1-8: La parabola dell’amministratore disonesto.

Luca 16:1-8: La parabola dell’amministratore disonesto. Con una lettura superficiale, Gesù sembra incoraggiare la ricerca avida di guadagno egoistico e la pratica non etica degli affari, ma non è così.  Questa parabola ci fa capire che possiamo avere un buon esempio da una persona disonesta. È singolare che il protagonista, un uomo disonesto, sia lodato e sia un modello a cui assomigliare. Questa parabola non era rivolta agli scribi e ai farisei, come era stato nelle tre precedenti parabole (Luca 15), sebbene fossero ancora presenti e ascoltavano (Luca 16:14). La parola “discepoli” indica probabilmente la più ampia cerchia di seguaci, più che semplicemente i Dodici (Luca 6:13; 10:1).