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Visualizzazione dei post con l'etichetta schiavitù

Osea 3:2: Un amore redentivo

 Osea 3:2: Un amore redentivo   Stiamo ancora esplorando una delle storie più commoventi e profonde dell'Antico Testamento: la vicenda del profeta Osea e della sua moglie infedele, Gomer.  A differenza di altre figure profetiche che erano titubanti, o scettici contro la difficile chiamata di Dio, vedi per esempio Mosè (Esodo 4:10) e Geremia (Geremia 1:6), Osea non si oppone alla chiamata del Signore, obbedisce diligentemente al comando di riprendere sua moglie adultera.  Nella Bibbia, il libro di Osea offre una rappresentazione singolare e potente dell'amore di Dio.  Il profeta narra le vicende del suo matrimonio con Gomer, una donna infedele che lo tradisce con altri uomini.  Nonostante il dolore e il tradimento, Osea, su comando di Dio, riporta a casa Gomer riscattandola dalla schiavitù. Questa storia non è solo un racconto di amore umano tradito e restaurato, ma è anche una potente immagine dell'amore redentore di Dio per il Suo popolo. Ci parla anche de...

Deuteronomio 2:7: Dio è fedele al Patto (1)

 Deuteronomio 2:7: Dio è fedele al Patto (1) Siamo alla terza predicazione di questo versetto.  Dopo aver visto che Dio è con il Suo popolo nel viaggio della vita, abbiamo cominciato a vedere il significato di “tuo Dio”; l’ultima volta a riguardo, abbiamo visto che indica che Dio è personale e relazionale. Proseguiamo il nostro viaggio di scoperta, immergendoci nel profondo significato dell'espressione "tuo Dio". In questa esplorazione vedremo che significa anche che Dio è fedele al patto, infatti l'espressione "tuo Dio" rimanda al patto che Dio ha stretto con Israele sul Monte Sinai (Esodo 19-24). Questo patto implica un impegno reciproco: Dio s’impegna a essere il Dio d’Israele a proteggere e a provvedere alle sue necessità, mentre Israele s’impegna a seguire la legge di Dio e ad adorare solo Lui. "Tuo Dio" sottolinea l'esistenza di un legame speciale e intimo tra Dio e il Suo popolo.  “Tuo Dio”, dunque ci parla che c’è un legame tra il Signo...

Galati 4:3-7: Adottati per essere figli di Dio!

 Galati 4:3-7: Adottati per essere figli di Dio!  Una neo-mamma rimase con i genitori per alcuni giorni dopo la nascita del suo primo figlio. Un pomeriggio fece notare alla madre che era sorprendente che il bambino avesse i capelli scuri, dato che sia lei che il marito erano chiari. La nonna disse: "Beh, tuo padre ha i capelli neri". Al che la figlia rispose: "Ma, mamma, non importa, perché sono stata adottata".  Con un sorriso imbarazzato, la madre disse le parole più belle che la figlia avesse mai sentito: "Me ne dimentico sempre".  Per quella mamma la figlia adottiva era come se fosse la figlia naturale, così anche Dio con noi! Tutti i cristiani sono figli adottivi di Dio, accettati da Dio con lo stesso amore incondizionato che questa madre aveva per sua figlia. Vediamo allora: I L’ADOZIONE COME FIGLI DI DIO Secondo Sinclair Fergusson quest’adozione è centrale nel piano di Dio, afferma: "La filiazione a Dio è l'apice della creazione e lo scopo ...

Deuteronomio 30:3: Il Signore ti accoglierà!

Deuteronomio 30:3: Il Signore ti accoglierà! “Il SIGNORE, il tuo Dio, farà ritornare i tuoi dalla schiavitù, avrà pietà di te e ti raccoglierà di nuovo fra tutti i popoli, fra i quali il SIGNORE, il tuo Dio, ti avrà disperso”. In qualche tempo futuro, quando la disobbedienza del popolo avrebbe attirato la maledizione di Dio secondo il patto (Levitico 26:14-39; Deuteronomio 28:15-69), e il popolo sarà stato disperso tra le nazioni straniere, dopo aver ricordato la benedizione e la maledizione secondo il patto, ci sarebbe stata una svolta. In primo luogo, il popolo si convertirà al Signore, cioè  avrà un cambiamento di orientamento (vv.1-2; cfr. Deuteronomio 4:30), cioè un'inversione dei modelli di comportamento del passato, per esempio possiamo ricordare: allontanarsi dalla Sua via (Deuteronomio 9:12), o  servire altri dèi (Deuteronomio 11:16; 29:25-26), o abbandonare il Signore (Deuteronomio 28:20), o il suo patto (Deuteronomio 29:24). In secondo luogo

1 Corinzi 6:12: Uno slogan da rivedere.

1 Corinzi 6:12: Uno slogan da rivedere. “ Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile. Ogni cosa mi è lecita, ma io non mi lascerò dominare da nulla”. La nostra società è piena di slogan, uno slogan per esempio è: “Se ti fa sentire bene, fallo!”; un altro: “Importante è l’amore”;   ecc. Che cos'è uno slogan? È una frase piena di concetti e sintetica, orecchiabile e coinvolgente, destinata a rimanere impressa nella mente e a convincere l'ascoltatore. Ora la dichiarazione: “Ogni cosa è lecita”, probabilmente a Corinto era uno slogan e Paolo lo usa per presentare una verità importante per tutti. Oppure i cristiani avevano frainteso l’insegnamento di Paolo riguardo la libertà che si ha in Gesù Cristo confondendola con la libertà di peccare. Ma nessuna azione può essere legittima se è contraria alla rivelazione di Dio: la Bibbia. Come molte persone oggi, i cristiani di Corinto razionalizzavano i loro peccati, erano abili a dare buone ragioni quando facevano azioni sbagli...

Galati 4:3-7: Adottati per essere figli di Dio.

Galati 4:3-7: Adottati per essere figli di Dio. “Così anche noi, quando eravamo bambini, eravamo tenuti in schiavitù dagli elementi del mondo;  ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione.  E, perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei nostri cuori, che grida: ‘Abbà, Padre’. Così tu non sei più servo, ma figlio; e se sei figlio, sei anche erede per grazia di Dio”. (Romani 8:15, 23; 9,4; Galati 4:5; Efesini 1:5). Grazie a Gesù il credente viene adottato come figlio di Dio. “Adozione” (huiothesía) era un termine legale secondo le leggi greco-romane. Secondo questa legge un padre era libero di adottare individui non appartenenti alla famiglia naturale e di dar loro lo status di figli nello stesso modo dei figli naturali con gli stessi diritti e privilegi.

I figli di Abramo (Giovanni 8:31-41).

I figli di Abramo (Giovanni 8:31-41).  “L’attività della verità è liberarci dal peccato” (D. Martyn Lloyd-Jones) A quali cose, o persone oggi la gente è schiava? Che cosa significa per te essere liberi? Che cosa non vuol dire?

1 Corinzi 6:20: Dio ha redento i credenti.

1 Corinzi 6:20: Dio ha redento i credenti. “Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo”. Paolo precedentemente aveva parlato di astenersi dalla fornicazione; chi si unisce a una prostituta è un solo corpo con lei e un cristiano non può farlo perché è unito al Signore (v.15), ed è anche il tempio dello Spirito Santo (v.19), questo gli ricorda l'autorità di Dio sulla sua vita (cfr. 1 Tessalonicesi 4:8). Pertanto, il credente non deve considerarsi indipendente e appartenente a se stesso. Paolo, nel v.20 spiega la ragione fondamentale per cui un vero cristiano non è padrone di se stesso: è stato comprato a caro prezzo, e di conseguenza il Signore ha pieni diritti di proprietà. “Siete stati comprati” (ēgorasthēte) indica la redenzione, significa “acquistare al mercato “, “essere tirato fuori dal forum”, cioè dal mercato degli schiavi (agorázō; 1 Corinzi 7:23, Apocalisse 5:9, ecc.). L’immagine, dunque, deriva dalla vendita all'asta degli...

Esodo 20:1-3: Dio deve avere la priorità!

Esodo 20:1-3: Dio deve avere la priorità! Allora Dio pronunziò tutte queste parole:”Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. Non avere altri dèi oltre a me”.  “Non avere altri dèi oltre a me”  indica un divieto enfatico che riflette una forte aspettativa di obbedienza.  Dio ci vuole ricordare la sua autorità, il diritto legittimo della sua persona e quindi della sua legge. Solo Dio deve avere la priorità, Dio ha il diritto di essere adorato solo lui, di essere invocato solo lui, di essere servito solo lui. Ci sono due motivi. Il primo motivo è semplicemente perché è l’unico Dio (Deuteronomio 6:4-5), è l’unico Creatore Sovrano, il v.2 dice: "Io sono il SIGNORE, il tuo Dio". La parola ebraica per "Dio" (Elohim) indica una natura superlativa della potenza di Dio. La parola è usata in Genesi 1 dove si parla che dal nulla Dio creò ogni cosa (cfr. Isaia 40:28; 45:18; Atti 17:24; Apocalisse 4:11). ...