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1 Cronache 16:10,24-25: La gloria di Dio e le nostre azioni (1)

 1 Cronache 16:10,24-25: La gloria di Dio e le nostre azioni (1) Continuiamo la nostra serie di meditazioni sulla gloria di Dio. È interessante notare che in questo contesto, quindi al tempo di Davide, ancora una volta vi è uno stretto legame tra l'arca e la gloria di Dio.  A Davide non fu permesso di costruire il tempio, ma fu responsabile di portare l'arca a Gerusalemme e di collocarla lì in una tenda sacra.  Quando ciò accadde, Davide compose un canto, o salmo che esaltava la gloria di Dio. Ma andiamo con ordine.  Dopo che Davide è stato incoronato re, si propone di portare l'arca di Dio a Gerusalemme (13:1–4). L'arca dell'alleanza, simbolo della presenza di Dio, giaceva dimenticata in una casa di campagna (1 Samuele 13:5-14; 15:25).  Davide decise di riportarla al suo legittimo posto al centro della vita religiosa della nazione.  Nel portare l'arca a Gerusalemme, il suo scopo era quello di fare di Gerusalemme il centro religioso, oltre che politico...

Salmo 33:10-11: Il governo di Dio è irresistibile.

Salmo 33:10-11: Il governo di Dio è irresistibile.  “Il SIGNORE rende vano il volere delle nazioni, egli annulla i disegni dei popoli. La volontà del SIGNORE sussiste per sempre, i disegni del suo cuore durano d'età in età”. In questi versetti viene sottolineata la sovranità del Signore nella vita degli uomini. Il salmista, nel verso precedente, aveva esaltato la sovrana potenza di Dio che dal nulla ha creato ogni cosa, esortando pertanto gli uomini a temerlo, ora esalta il governo efficace di Dio sulle nazioni. Egli ha un piano per tutte le nazioni del mondo, e i suoi scopi alla fine prevarranno. Dio conosce tutto in anticipo e realizzerà tutta la Sua volontà (Salmo 46:10). Dio domina sul regno degli uomini (Daniele 4:17); “Il suo dominio è un dominio eterno e il suo regno dura di generazione in generazione. Tutti gli abitanti della terra sono un nulla davanti a lui; Egli agisce come vuole con l'esercito del cielo e con gli abitanti della terra; e non c'è nessuno ch...

Salmo 47:1-2: Un invito a lodare Dio.

Salmo 47:1-2: Un invito a lodare Dio. Battete le mani, o popoli tutti; acclamate Dio con grida di gioia! Poiché il SIGNORE, l'Altissimo, è tremendo, re supremo su tutta la terra. L'invito del salmista con un tono entusiasta per tutti i popoli è: rendere omaggio, celebrare, lodare Dio, battere le mani e acclamare Dio con grida di gioia. Battere le mani e acclamare Dio con grida di gioia era tipico nell'intronizzazione di un nuovo re (1 Samuele 10:24; e 2 Re 11:12). Il motivo della lode è: perché il Signore, l'Altissimo è tremendo, re supremo su tutta la terra. Ci sono due aspetti particolari insoliti, il primo è che tutti i popoli devono battere le mani e acclamare Dio con grida di gioia. Uno si aspetterebbe che solo i credenti dovrebbero fare questo, mentre l'invito è per tutti i popoli, anche coloro che Dio sottomette a Israele (v.3). Questo invito a tutti i popoli era di riconoscere ciò che Dio è: il Re Sovrano su tutta la terra e quindi a sottomettersi a...