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Matteo 2:19-23: Il ritorno a Nazaret.

Matteo 2:19-23: Il ritorno a Nazaret. Charles Colson afferma: “Non è quello che facciamo che conta, ma quello che un Dio sovrano sceglie di fare attraverso di noi. Dio non vuole il nostro successo; Egli ci vuole. Egli non richiede i nostri risultati; esige la nostra obbedienza”. Ancora una volta in questi versetti vediamo l’obbedienza di Giuseppe, un esempio per tutti noi. Dio richiede da tutti noi l’obbedienza (Levitico 25:18; Deuteronomio 13:4; 26:16; 32:46; 1 Samuele 15:22; Romani 6:16-18; 1 Pietro 1:14-16).

Il ritorno a Nazaret (Matteo 2:19-23).

Il ritorno a Nazaret (Matteo 2:19-23). Charles Colson afferma: “Non è quello che facciamo che conta, ma quello che un Dio sovrano sceglie di fare attraverso di noi. Dio non vuole il nostro successo; Egli ci vuole. Egli non richiede i nostri risultati; esige la nostra obbedienza”. Ancora una volta in questi versetti vediamo l’obbedienza di Giuseppe, un esempio per tutti noi. Dio richiede da tutti noi l’obbedienza (Levitico 25:18; Deuteronomio 13:4; 26:16; 32:46; 1 Samuele 15:22; Romani 6:16-18; 1 Pietro 1:14-16).

Matt. 2:16-18:La strage dei bambini in Betlemme.

Matt. 2:16-18:La strage dei bambini in Betlemme. Dopo un breve lasso di tempo passa, Erode si rende conto che i magi non torneranno a dirgli dove stava Gesù, e così egli utilizza le informazioni che ha ricevuto in precedenza dai capi dei sacerdoti, dagli scribi e dai Magi.  Egli sa dai capi religiosi il luogo di nascita del Messia (2:5-6) e sa dai magi quando nacque Gesù (2:7); con queste informazioni farà uccidere tutti i figli maschi, da due in giù, nella zona di Betlemme. Dio protegge Gesù dalla collera di Erode, ma non impedisce a Erode la strage di altri bambini. In questi versetti vediamo la collera di Erode, la crudeltà di Erode, il compimento della profezia della strage dei bambini.

La strage dei bambini in Betlemme (Matteo 2:16-18).

La strage dei bambini in Betlemme (Matteo 2:16-18). Dopo un breve lasso di tempo passa, Erode si rende conto che i magi non torneranno a dirgli dove stava Gesù, e così egli utilizza le informazioni che ha ricevuto in precedenza dai capi dei sacerdoti, dagli scribi e dai Magi.  Egli sa dai capi religiosi il luogo di nascita del Messia (2:5-6) e sa dai magi quando nacque Gesù (2:7); con queste informazioni farà uccidere tutti i figli maschi, da due in giù, nella zona di Betlemme. Dio protegge Gesù dalla collera di Erode, ma non impedisce a Erode la strage di altri bambini. In questi versetti vediamo la collera di Erode, la crudeltà di Erode, il compimento della profezia della strage dei bambini.

Matteo 2:13-15:Il progetto malvagio di Erode e la fuga in Egitto di Giuseppe e famiglia.

Matteo 2:13-15: Il progetto malvagio di Erode e la fuga in Egitto di Giuseppe e famiglia. Dai magi l’attenzione si sposta alla famiglia di Gesù e a Erode. Questo episodio è racchiuso nel contesto (Matteo 2:1-23) che contiene il tentativo di Erode di uccidere il suo rivale Gesù, e l’intervento divino nel proteggere Gesù. Ci sono due grandi temi che si intrecciano: la provvidenza divina o la sua sovranità nella storia della salvezza e la frustrazione continua delle forze del male nel tentativo di distruggere la volontà di Dio.  Dio governa questo mondo eppure molte persone non credono questo. Giovanni Calvino disse: “ Non c'è niente di cui è più difficile convincere gli uomini rispetto che la provvidenza di Dio governa questo mondo”. Un credente, Frederick Nolan, stava fuggendo dai suoi nemici in un periodo di persecuzione in Nord Africa; inseguito da loro per valli e monti, non trovava nessun posto dove nascondersi, fino a quando non cadde esausto in una grotta as...

Il progetto malvagio di Erode e la fuga in Egitto di Giuseppe e famiglia (Matteo 2:13-15).

Il progetto malvagio di Erode e la fuga in Egitto di Giuseppe e famiglia (Matteo 2:13-15). Dai magi l’attenzione si sposta alla famiglia di Gesù e a Erode. Questo episodio è racchiuso nel contesto (Matteo 2:1-23) che contiene il tentativo di Erode di uccidere il suo rivale Gesù, e l’intervento divino nel proteggere Gesù. Ci sono due grandi temi che si intrecciano: la provvidenza divina o la sua sovranità nella storia della salvezza e la frustrazione continua delle forze del male nel tentativo di distruggere la volontà di Dio. 

Matteo 2:3-8: La reazione di Erode alla visita dei magi.

Matteo 2:3-8: La reazione di Erode alla visita dei magi. Gli spagnoli stavano assediando la cittadina di San Quintino, sulle frontiere della Francia. I suoi bastioni erano in rovina; febbre e carestie decimavano i suoi difensori; tradimento esisteva tra la sua popolazione terrorizzata. Un giorno gli spagnoli spararono sopra le mura di cinta una pioggia di frecce, a cui furono allegate piccoli foglietti di pergamena, promettendo agli abitanti che se si fossero arresi, le loro vite e le loro proprietà sarebbero state risparmiate. Il governatore della città era il grande capo degli Ugonotti, Gaspard de Coligni; la sua unica risposta fu scritta su un pezzo di pergamena, la legò a un giavellotto, la scritta era: “Reghem habemus”, cioè  "Abbiamo un re!" , e lo scagliò nel campo del nemico. Cosa possiamo dire noi cristiani? Chi è il nostro Re a cui vogliamo rimanere fedeli? È Gesù Cristo!

La visita dei magi (Matteo 2:3-8). (2). La reazione di Erode.

La visita dei magi (Matteo 2:3-8). (2). La reazione di Erode. Gli spagnoli stavano assediando la cittadina di San Quintino, sulle frontiere della Francia. I suoi bastioni erano in rovina; febbre e carestie decimavano i suoi difensori; tradimento esisteva tra la sua popolazione terrorizzata. Un giorno gli spagnoli spararono sopra le mura di cinta una pioggia di frecce, a cui furono allegate piccoli foglietti di pergamena, promettendo agli abitanti che se si fossero arresi, le loro vite e le loro proprietà sarebbero state risparmiate. Il governatore della città era il grande capo degli Ugonotti, Gaspard de Coligni; la sua unica risposta fu scritta su un pezzo di pergamena, la legò a un giavellotto, la scritta era: “Reghem habemus”, cioè  "Abbiamo un re!" , e lo scagliò nel campo del nemico. Cosa possiamo dire noi cristiani? Chi è il nostro Re a cui vogliamo rimanere fedeli? È Gesù Cristo!

Luca 1:5: Dio è all’opera nei momenti più bui!

Luca 1:5: Dio è all'opera nei momenti più bui! Al tempo di Erode, re della Giudea, c'era un sacerdote di nome Zaccaria, del turno di Abìa; sua moglie era discendente d'Aaronne e si chiamava Elisabetta.   Giovanni Battista ha un posto speciale nel piano di Dio, la sua entrata in scena nel mondo è stato un evento molto significativo, è stato un punto di svolta (Luca 16:16). Giovanni nacque nel periodo di Erode, re della Giudea. Erode era un uomo crudele e paranoico (Matteo 2:16-17) e doppio nei rapporti (Matteo 2:1-12). Egli non ha esitato a uccidere con mezzi violenti, o con avvelenamenti, pur di raggiungere i suoi scopi. Uccise i suoi concorrenti, i suoi nemici e un certo numero di Ebrei ricchi, confiscò le loro ricchezze per i propri forzieri.  I suoi molti matrimoni (dieci mogli) portarono a una discordia interna e alla lotta per il suo trono. Per evitare che i suoi figli macchinassero contro di lui per succedergli al trono, Erode uccise almeno tre di loro: Ale...