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La chiamata al discepolato. La Sovranità di Gesù.

Marco 1:16-20: La chiamata al discepolato. La Sovranità di Gesù. Forse ci saremmo aspettati che Marco riportasse prima di ogni altra cosa un miracolo spettacolare di Gesù, o un sermone potente, oppure qualche altra cosa sensazionale, invece riporta la semplice chiamata di quattro semplici uomini (quattro pescatori) per essere Suoi discepoli.  Forse ci saremmo anche aspettati che Marco raccontasse tutti i particolari relativi al tempo, al luogo, alle circostanze precise di questa chiamata, ma non lo fa, mostra solo l’essenziale, ciò che reputa veramente rilevante.  In questo brano vediamo la chiamata di quattro discepoli in due momenti diversi. Con Giovanni in prigione Gesù avrebbe potuto decidere di continuare a esercitare il Suo ministero da solo, ma ha scelto di non farlo perché evidentemente aveva delle ragioni molto importanti. 

Il servo di Dio: un uomo devoto

Giacomo 1:1 Il servo di Dio, un uomo devoto. Il servo di Dio: un uomo devoto! L’autore si presenta come Giacomo, nome diffusissimo ai quei tempi. Nel Nuovo Testamento vengono menzionati diversi Giacomo; Giacomo figlio di Zebedeo (Marco 1:19; Atti 1:13; 12:2); Giacomo figlio di Alfeo (Marco 3:18; Atti 1:13); Giacomo il piccolo (Marco 15:40); Giacomo padre di Giuda (Atti 1:13; Luca 6:16); Giacomo fratello di Gesù (Matteo 13:55; Marco 6:3; Atti 12:17; 15:13; 21:18; Giacomo 2:9,12; 1 Corinzi 15:7); Giacomo fratello di Giuda (Giuda 1). Gli studiosi, pur notando l'ottimo greco utilizzato, riconoscono nell'autore un Ebreo per i frequenti riferimenti all'Antico Testamento: Abramo, Isacco, Raab, Giobbe ed Elia, cita la legge, il Signore degli eserciti, Elia che "pregò con preghiera" (un modo di dire ebraico) e usa espressioni come "lavarsi le mani" e "purificare i cuori" che hanno radici nell'Antico Testamento. Una cosa da sottolineare è che l’a...