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1 Corinzi 15:1: Un Vangelo da proclamare e ricordare.

1 Corinzi 15:1: Un Vangelo da proclamare e ricordare. “Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato”. Il Vangelo è il messaggio centrale del cristianesimo. Il Vangelo è una notizia che deve essere comunicata perché è qualcosa che abbiamo ricevuto (v. 3) e creduto (2 Corinzi 4:13). L’apostolo Paolo era un predicatore e si sentiva obbligato a predicare il Vangelo (Romani 1:14; 1 Corinzi 9:16), era stato prescelto e chiamato da Dio per proclamare Suo Figlio (Atti 9:15; Galati 1:15-16; 2:7-8; Efesini 3:1-13). Come per il profeta Geremia, la Parola di Dio, quindi il Vangelo, ardeva nel cuore dell’apostolo, come un fuoco impossibile da reprimere (Geremia 20:9). Questo versetto ci dice che Paolo aveva predicato il  Vangelo alla chiesa di Corinto (Atti 18:1-18), era il loro padre spirituale (1 Corinzi 4:15), e ora riteneva necessario ricordarglielo ancora.

Filemone 25: Gesù è il nostro modello e forza per perdonare.

Filemone 25: Gesù è il nostro modello e forza per perdonare. “La grazia del Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito”. Chi di noi non ha ricevuto qualche torto? Sappiamo per esperienza che perdonare chi ci ha fatto del male, per la nostra natura, non è facile per nessuno, ma non è impossibile! La benedizione di grazia con cui l’apostolo Paolo aveva cominciato la lettera (v.2) salutando Filemone e la chiesa in casa sua, è espressa anche alla fine di questa. Paolo scrisse questa lettera a Filemone, un cristiano di sua conoscenza, che aveva ricevuto la salvezza dai peccati grazie alla predicazione dell’apostolo. Paolo scrisse questa lettera per chiedere a Filemone di accogliere e, quindi perdonare Onesimo. Onesimo, quando non era ancora cristiano, era uno schiavo di Filemone, gli rubò dei soldi e fuggì dal suo padrone a Roma. A Roma, in qualche modo, Paolo lo incontrò e gli predicò il Vangelo e Onesimo si convertì (vv.10-11). L’apostolo si era affezionato allo schiavo (vv....