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1 Tessalonicesi 5:18: La gratitudine a Dio è la Sua volontà

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 1 Tessalonicesi 5:18: La gratitudine a Dio è la Sua volontà Abbiamo visto nella predicazione precedente che rendere grazie a Dio in ogni circostanza è possibile. Oltre che essere un comandamento, abbiamo anche visto che fa bene alla nostra vita. Mentre ci avviciniamo alla conclusione di quest'anno, molti di noi sono naturalmente portati a fare dei bilanci.  Guardiamo indietro ai mesi trascorsi, alle sfide affrontate, alle gioie vissute, e forse anche alle delusioni incontrate.  In questo momento di riflessione, 1 Tessalonicesi 5:18 ci offre una prospettiva preziosa sulla volontà di Dio per la nostra vita che è quella della gratitudine a Dio. Questa parola ci ricorda che la gratitudine non è semplicemente una risposta emotiva alle circostanze favorevoli, ma è profondamente radicata nella volontà di Dio per noi in Cristo Gesù.  Mentre ci prepariamo a entrare in un nuovo anno, comprendere questa verità può trasformare non solo il modo in cui guardiamo al passato, cioè ...

2 Re 18:5-6: La consacrazione di Ezechia

  2 Re 18:5-6: La consacrazione di Ezechia Quale re di Israele o di Giuda è stato il migliore di tutti?  Molti potrebbero rispondere il re Davide, perché era un uomo secondo il cuore di Dio (1 Samuele 13:14; Atti 13:22). Ma i libri dei Re presentano altri due re che potrebbero meritare il titolo di “migliore di tutti”, vale a dire il re di Giuda Ezechia come anche il suo pronipote, il re Giosia (2 Re 23:25), infatti ricevono elogi straordinariamente alti da chi ha scritto 2 Re.  Se Salomone è noto per la sua saggezza; Giosia per la sua conversione al Signore; Ezechia è noto per la sua fiducia nel Signore. La fede e fedeltà di Ezechia al Signore erano esemplari. Ma prima volevo dire due parole sul contesto storico. Con la distruzione del regno di Israele nel nord e il disastroso regno di Acaz nel sud, la minaccia Assira in quella regione, raggiunse il suo apice. Nonostante ciò, il giovane re Ezechia intraprese l’audace compito di riformare la religione di Giuda e di ribell...

Una preghiera di dipendenza (Salmo 86:11-12) (4)

 Una preghiera di dipendenza (Salmo 86:11-12) (4) Continuiamo la nostra meditazione su questo Salmo meraviglioso che ci fa capire come la preghiera è la dichiarazione che dipendiamo da Dio. Davide si trova in grande difficoltà, la sua vita è a rischio (vv.7,13-14,17), ma comunque ha fede, loda il Signore (vv.8-10), e richiede aiuto al Signore per la consacrazione. In questo salmo vediamo che la preghiera è una richiesta di aiuto per la consacrazione e la formazione del carattere. Nei vv.11-12 leggiamo: “O Signore, insegnami la tua via; io camminerò nella tua verità; unisci il mio cuore al timor del tuo nome. Io ti loderò, Signore, Dio mio, con tutto il mio cuore, e glorificherò il tuo nome in eterno”. Quanto più siamo consapevoli della natura di Dio, tanto più questo rifletterà e influenzerà anche i nostri desideri.  I vv.11-12 si riferiscono al desiderio di formare delle giuste abitudini, al desiderio di avere uno sviluppo di una mentalità le cui decisioni saranno sempre più ...

Deuteronomio 4:39-40: La sollecitazione della manifestazione di Dio

 Deuteronomio 4:39-40: La sollecitazione della manifestazione di Dio Tozer diceva: “È impossibile mantenere salde le nostre pratiche morali e i nostri atteggiamenti interiori retti mentre la nostra idea di Dio è errata, o inadeguata. Se vogliamo riportare il potere spirituale nella nostra vita, dobbiamo iniziare a pensare a Dio più da vicino a come Egli è." Nelle predicazioni precedenti di Deuteronomio 4, abbiamo visto la singolarità della manifestazione di Dio (vv.32-34); abbiamo poi visto gli scopi della manifestazione di Dio (vv.35-38), ora nei vv.39-40 noi vediamo la sollecitazione della manifestazione di Dio. I vv.39-40 concludono il discorso fatto fino in questo momento: sapendo chi è il Signore, che è l’unico Dio, nessuno è come Lui in tutto l’universo, e sapendo cosa ha fatto, Israele deve sapere e riconoscere che è il solo Dio e a Lui devi obbedire. Non farlo significa rifiutare la felicità e la lunga vita che Egli offre. Nella sollecitazione della manifestazione di Dio c...

Cause della preghiera inefficace (2) La disobbedienza (1 Giovanni 3:21-22).

Cause della preghiera inefficace (2) La disobbedienza (1 Giovanni 3:21-22). L'esploratore spagnolo Cortez nel 1519 sbarcò a Vera Cruz con una piccola forza di settecento uomini per iniziare la sua conquista del Messico. La leggenda ci dice che ha intenzionalmente dato fuoco alla sua flotta di undici navi. Presumibilmente, i suoi uomini sulla riva osservarono il loro unico mezzo andare a picco nel Golfo del Messico. Ora avevano solo una direzione per spostarsi: in avanti verso l'interno messicano per affrontare qualunque cosa si trovava davanti a loro senza fuggire. La Bibbia ci chiama a questo tipo di risolutezza: l'impegno assoluto per Dio nell’obbedienza e  nel fare ciò che è gradito a Lui comportandoci come autentici cristiani. Il nostro comportamento condizionerà l’esaudimento delle preghiere. In questi versetti il primo aspetto che troviamo è: I LA CONFIDANZA (v.21) Nel v.21 leggiamo: “Carissimi, se il nostro cuore non ci condanna, abbiamo fiducia da...

1 Giovanni 3:21-22: La preghiera esaudita.

1 Giovanni 3:21-22: La preghiera esaudita. L'esploratore spagnolo Cortez nel 1519 sbarcò a Vera Cruz con una piccola forza di settecento uomini per iniziare la sua conquista del Messico. La leggenda ci dice che ha intenzionalmente dato fuoco alla sua flotta di undici navi. Presumibilmente, i suoi uomini sulla riva osservarono il loro unico mezzo andare a picco nel Golfo del Messico. Ora avevano solo una direzione per spostarsi: in avanti verso l'interno messicano per affrontare qualunque cosa si trovava davanti a loro senza fuggire. La Bibbia ci chiama a questo tipo di risolutezza: l'impegno assoluto per Dio nell’obbedienza e  nel fare ciò che è gradito a Lui comportandoci come autentici cristiani. Il nostro comportamento condizionerà l’esaudimento delle preghiere. In questi versetti il primo aspetto che troviamo è: I LA CONFIDANZA (v.21) Nel v.21 leggiamo: “Carissimi, se il nostro cuore non ci condanna, abbiamo fiducia davanti a Dio”. In questo verse...

Isaia 40:6-8: La verità di Dio non cambia.

Isaia 40:6-8: La verità di Dio non cambia. "Una voce dice: 'Grida!' E si risponde: 'Che griderò?' 'Grida che ogni carne è come l'erba e che tutta la sua grazia è come il fiore del campo. L'erba si secca, il fiore appassisce quando il soffio del SIGNORE vi passa sopra; certo, il popolo è come l'erba.  L'erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro Dio dura per sempre'". (Salmo 90:5-6). Dio è immutabile e la sua verità non cambia mai! Isaia mette in evidenza la natura fragile dell’uomo e la parola di Dio eterna e immutabile. A differenza del corpo dell’uomo, che appassisce e svanisce, la parola di Dio dura per sempre. Quando Dio parla, la sua parola esprime la verità; e quella verità non può essere annullata o modificata (cfr. Giovanni 10:35). La verità di Dio non cambia perché Dio è Onnisciente e Presciente, se Dio non sapesse tutte le cose sarebbe mutevole nella sua conoscenza e quindi nella verità. Noi, a volte d...

Matteo 11:29: I comandi di Gesù che danno riposo.

Matteo 11:29: I comandi di Gesù che danno riposo. “Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me”. Come mai, nonostante il rapporto con Gesù Cristo, sia intensamente attraente e desiderabile, molte persone, anche cristiani, hanno difficoltà a relazionare con Lui? “La  vita abbondante” (Giovanni 10:10), promessa da Gesù, per queste persone è lontana! Così, anche se desiderano questo rapporto con Gesù, sono scoraggiati e depressi spiritualmente parlando. Perché avviene questo nonostante tutte le buone intenzioni e gli sforzi? Avviene perché non abbiamo capito, o non pratichiamo il segreto della vita cristiana. Non basta avere volontà, o essere sinceri, o seguire tutte le discipline spirituali (come la preghiera, il digiuno, la meditazione della Bibbia, ecc.), ciò che è importante è prendere il giogo di Gesù e imparare da Lui.

La parabola del buon Samaritano (Luca 10:25-37).

 La parabola del buon Samaritano (Luca 10:25-37). Guardando i telegiornali, o dei reportage, o leggendo i giornali, ci rendiamo conto che la sofferenza è grande nel mondo.  Ci sono molte associazioni umanitarie onlus (senza scopo di lucro) in diversi campi e così ci sono molte associazioni di filantropia.  La parola “Filantropia” indica un sentimento di amore (filìa) nei confronti degli esseri umani (ànthropos).  Nell'uso corrente un filantropo è una persona generosa che fa attività di beneficenza.  Uno di questi è Bill Gates il fondatore di Microsoft si è ritirato dagli affari per dedicarsi a un’associazione da lui fondata nel Gennaio del 2008 la “Bill & Melinda Gates Foundation”, oggi, rappresenta l’istituzione filantropica più ricca al mondo, con circa 37,3 miliardi di dollari è considerata la fondazione più grande del mondo ed è attiva nella ricerca medica, nella lotta all'AIDS e alla malaria, nel miglioramento delle condizioni di vita nel ter...

2 Giovanni 5: Non è un comandamento nuovo!

2 Giovanni 5: Non è un comandamento nuovo! “Amiamoci gli uni gli altri”. I cristiani devono amarsi. Questa è la base della vita cristiana che tutti i credenti, costantemente, devono ricordare e a cui deve essere sempre ricordato. Giovanni include se stesso con i suoi lettori, egli non è esente dall’amare gli altri.  L’amore è un comandamento (Matteo 22:37-39). Precedentemente Giovanni aveva scritto che “amiamoci gli uni gli altri” non è un nuovo comandamento, ma quello che hanno avuto fin dal principio (vv.4-5). L’amore, dunque, è un qualcosa che deve essere ricercato e praticato. “Fin dal principio”, si riferisce all'inizio della loro esperienza cristiana, dal momento che ognuno di loro è venuto alla fede e ha cominciato a ricevere l'istruzione nella fede; quindi è qualcosa che devono continuare a praticare. L’amore è importante. L’amore è centrale non solo per Giovanni, ma anche per Gesù. Dopo aver citato per tre volte nel Vangelo (Giovanni 13:34; 15:12, 17), Giova...

Luca 1:6-7: Essere luce in un mondo corrotto moralmente.

Luca 1:6-7: Essere luce in un mondo corrotto moralmente. Erano entrambi giusti davanti a Dio e osservavano in modo irreprensibile tutti i comandamenti e i precetti del Signore.  Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile, ed erano tutti e due in età avanzata. Il carattere generale del sacerdozio ai tempi di Zaccaria e ed Elisabetta era profondamente contaminato dalla corruzione dei tempi, ma in mezzo a questa corruzione vi erano Zaccaria ed Elisabetta, erano giusti e irreprensibili. Zaccaria ed Elisabetta erano una luce! “Giusti” indica che servivano Dio fedelmente come Dio voleva (Genesi 17:1; Cfr. Atti 23:1; 24:16),  camminavano con Dio, e Dio li approvava, li considerava positivamente, li gradiva (davanti a  Dio, Genesi 6:8; 7:1; Ezechiele 14:14; Luca 16:15; Atti 4:19; Ebrei 13:21). “Davanti a Dio” ci fa capire che noi non dobbiamo comportarci come i Farisei per essere osservate dagli uomini (Matteo 23:5-7). Noi dobbiamo cercare l’approvazione di ...

Due tipi di uomini a confronto.

Matteo 7:24-27: Due tipi di uomini a confronto. Ferdinand Waldo Demara Jr. noto anche come “ il grande impostore ”, aveva abbandonato la scuola ai tempi del liceo. Un libro ed un film hanno raccontato la storia della sua vita e delle tante professioni che svolse. Senza possedere né credenziali e né qualifiche, lavorò in diversi momenti come funzionario dell’università, professore di psicologia, monaco trappista, assistente guardiano di una prigione in Texas e chirurgo della marina canadese in Corea, addirittura fece un intervento di tonsillectomia, di amputazione di arti e rimozione di un proiettile dal petto di un uomo! Eppure la sola conoscenza medica che possedeva, l’aveva racimolata dai libri a bordo della sua nave! Per un po’ di tempo, quest’uomo insegnò persino in una scuola superiore e molti lo ritenevano il migliore di quella scuola! Ma come riuscì questo uomo ad essere impiegato in così tante ed improbabili occupazioni? Falsificando le prove, producendo documenti falsi, co...

Le prove che conosci Dio.

In che misura Dio può essere conosciuto è stato vigorosamente dibattuto sia in filosofia e sia nella teologia. I filosofi hanno raggiunto una posizione agnostica (Kant, Fichte, Comte, Spencer, ecc.), mentre alcuni hanno assunto una posizione atea (Feuerbach, Marx, Freud, ecc.). Nella teologia la possibilità per l'uomo di conoscere Dio non è mai stato messo in dubbio o negato. Dio incomprensibile, ma conoscibile! La Chiesa cristiana confessa da un lato, che Dio è incomprensibile ma anche dall'altro lato, che egli può essere conosciuto. (Giobbe 11:7; Isaia 40:18; Giovanni 17:3; 1 Giovanni 5:20). Giovanni Calvino: "Io considero che conosciamo Dio non ammettendo semplicemente l’esistenza di un qualche Dio, ma comprendendo quanto è a noi necessario sapere e giova alla sua gloria, in breve ciò che è convenevole."